Veglieonline.it >>> chiudimi  ***   Stampa questa pagina

«Via libera solo di fronte a garanzie»
Intervento del sindaco Fai:
«Ecco la vera storia dell'Oil Salento»

VEGLIE - Ci risiamo. La delicata vicenda dell'impianto di produzione e commercializzazione di oli vegetali e nocciolino di sansa proposto dalla "Oil Salento" è il nuovo pretesto colto dalle opposizioni per alimentare il loro insano progetto di continuo discredito dell'azione politico-amministrativa dell'attuale maggioranza.

In questa circostanza, peraltro, l'eterogeneo gruppo consiliare animato da Antonio Greco ha realizzato il suo capolavoro demagogico a discapito dell'immagine esterna del Comune di Veglie e della sua operosa comunità.

Con estrema lucidità (forse anche derivante da precise ambizioni elettorali in vista delle prossime provinciali), ha tentato di creare un clima di enorme confusione nell'opinione pubblica diffondendo interpretazioni volutamente distorte dell'operato dell'Amministrazione.

Bisogna puntualizzare, in primo luogo, che in occasione del Consiglio comunale dello scorso 27 agosto nessun consigliere di maggioranza o di opposizione è stato chiamato a dichiararsi favorevole o contrario al sansificio. La versione fatta circolare (anche attraverso cronache giornalistiche evidentemente basate su dichiarazioni della minoranza) non corrisponde alla realtà.

Durante la seduta in questione, infatti, l'Assemblea ha esaminato una mozione sul sansificio presentata dalla minoranza il 28 luglio 2008 e un emendamento alla stessa, sempre della minoranza, tendente a far assumere al sindaco un'iniziativa finalizzata ad ottenere un annullamento in autotutela del provvedimento conclusivo del procedimento unico n, 50/08 e del permesso di costruire in sanatoria n. 172/08, entrambi riguardanti il sansificio, adottati dal responsabile del Settore comunale Urbanistica/Suap.

Ebbene, a chiare lettere e senza possibilità di fraintendimenti, rispetto all'emendamento ho dato comunicazione al Consiglio di aver già provveduto, con nota prot. 10928 del 25 agosto 2008, a richiedere al responsabile del Suap di valutare la possibilità di annullamento in autotutela dei suddetti atti assegnando il termine di cinque giorni. Quest'iniziativa, peraltro, scaturiva da due specifiche istanze presentate dal Comitato "Ambiente sano" e da alcuni cittadini.

Per queste ragioni i consiglieri di maggioranza hanno respinto, perché ormai tardivo, l'emendamento dell'opposizione. Tutto qui. Il voto che è stato espresso dai consiglieri di maggioranza era riferito all'emendamento dell'opposizione e non al sansificio.

Chiarito ciò, bisogna fare velocemente qualche passo indietro per avere un quadro della situazione.

Allo scopo di esaminare le problematiche connesse al funzionamento della grande struttura proposta dalla "Oil Salento", il 6 agosto scorso, con nota prot. 10451, il Comune di Veglie ha promosso un incontro per l'11 agosto con la partecipazione dell'assessore provinciale all'Ambiente, dei sindaci dei Comuni di Campi, Carmiano, Guagnano, Leverano, Salice e San Pancrazio, del segretario comunale di Veglie e dei responsabili dei Settori comunali Urbanistica/Suap e Affari generali e Ambiente.

Questa riunione, è bene sottolinearlo, non è prevista da alcuna procedura istruttoria per il genere di pratica in questione.

Durante l'incontro, al quale risultò assente giustificato l'assessore provinciale Gianni Scognamillo, il responsabile comunale del Suap, architetto Antonio Anglano, precisò che "il progetto è conforme alle prescrizioni di legge e che il relativo procedimento autorizzatorio si è conpiuto con l'accoglimento".

A costo di apparire banale, ritengo sia opportuno ricordare che dopo l'introduzione del principio della separazione tra politica e gestione (Legge 142/1990), da anni ormai gli organi politici del Comune (Sindaco, Giunta e Consiglio) sono distinti da quelli burocratici (i responsabili dei Settori e degli Uffici); i primi possono svolgere soltanto funzioni di indirizzo e direttive, i secondi funzioni decisionali, operative e gestionali.

Ciò significa che in nessun caso l'organo politico può sostituirsi a quello burocratico e viceversa.

Il rilascio dell'autorizzazione urbanistica, pertanto, era ed è di esclusiva competenza del responsabile del Suap. L'organo politico conserva, però, la prerogativa di vigilare sull'operato del funzionario preposto e di procedere alla sua eventuale revoca in caso di gravi comportamenti non conformi alle direttive e alle leggi.

Si può sollevare l'inopportunità del provvedimento alla vigilia della riunione con i sindaci, ma null'altro può essere eccepito rispetto all'operato del funzionario, soprattutto in assenza di verifiche propedeutiche ad eventuali fondate contestazioni sul suo operato tecnico.

Nel caso specifico, il responsabile del Suap, ha asserito di aver agito nel rispetto delle prescrizioni e delle leggi.

Un'imposizione per ottenere una modifica del suo operato, dunque, nella fattispecie non può esserci senza commettere un grave abuso di potere da parte politica.

L'inaspettata comunicazione del responsabile del Suap durante la riunione dei sindaci, dunque, ha aperto il dibattito successivo finalizzato alla ricerca di una proposta operativa. In sintesi si è convenuto di aggiornare l'incontro al 25 agosto con l'obiettivo di approfondire il progetto e di valutare le modalità per sottoporre l'intervento a procedura di V.I.A. a titolo prudenziale e cautelativo (l'impianto della Oil Salente non la richiederebbe obbligatoriamente). Nella stessa riunione, inoltre, è stato stabilito di richiedere alla Provincia il differimento della Conferenza di servizi per il rilascio dell'autorizzazione alle emissioni in atmosfera.

Quest'ultima, convocata per il 3 settembre 2008, doveva tenersi alla presenza dei rappresentanti della Provincia, del Comune di Veglie, dell'Arpa Dap di Lecce, del Servizio di Igiene dell'AuslLe/1 e della "Oil Salento".

E' qui il caso di ricordare che l'impianto in questione, senza questa specifica autorizzazione (che è cosa diversa dalla VIA.) non può entrare in funzione, anche in presenza di conclusione dell'iter amministrativo dell'Ufficio tecnico comunale.

Al termine della riunione dell'11 agosto, ho quindi provveduto ad informare, con nota prot. 10609, il presidente della Provincia Giovanni Pellegrino e l'assessore provinciale all'Ambiente Gianni Scognamillo dell'esito dell'incontro.

In questa lettera fra l'altro chiedevo di intervenire nell'interesse dei Comuni confinanti e valutare la possibilità di ricorrere ad una procedura di VIA., onde approfondire l'impatto che tale impianto può produrre su una congrua parte del territorio provinciale.

La disponibilità della Provincia ad attivare la procedura di VI.A. è stata poi anticipata dall'assessore Scognamillo in occasione della seconda riunione tenutasi a Veglie alla presenza dei sindaci interessati, dei funzionari comunali e dei consiglieri di minoranza Valerio Armonico e Antonio Greco.

La discussione, durante la riunione del 25 agosto, è stata molto articolata e incentrata, soprattutto, sull'opportunità di adottare eventuali provvedimenti di autotutela per l'annullamento del permesso di costruire in sanatoria n. 172/08 e del procedimento unico n. 50/08.

Peraltro l'assessore Scognamillo si è impegnato ad allargare a tutti i Comuni la Conferenza dei servizi che la Provincia prossimamente riconvocherà (dopo aver annullato quella programmata per il 3 settembre).

In quella circostanza il segretario generale del Comune di Veglie, Pierluigi Cannazza, ha fra l'altro espresso "forti perplessità in ordine agli effetti dell'annullamento poiché, se questo non risultasse fondato, emergerebbero una serie di responsabilità a carico dell'Ente in termini di rilevante risarcimento del danno".

Nonostante ciò, come ho accennato sopra, lo stesso giorno, ho richiesto al responsabile del Suap di attivarsi per valutare le istanze di annullamento in autotutela.

Due giorni dopo la Provincia di Lecce ha comunicato formalmente "l'intendimento di assoggettare a V.i.A. l'intervento" e la "Oil Salento" si è dichiarata disponibile, a proprie spese, a proporre "all'autorità competente, la verifica dell'eventuale impatto ambientale che il funzionamento del sansificio produrrà nel territorio".

Quest'ultima disponibilità, sottoscritta direttamente dall'amministratore unico dell'azienda Luigi Panarese, è molto importante perché di fatto mette al riparo il Comune rispetto ad eventuali azioni risarcitorie attivabili dall'azienda in caso di esito ad essa non favorevole della V.I.A. (non obbligatoria).

A questo punto non credo ci possano essere più dubbi: l'impianto prima di essere eventualmente attivato, dovrà essere sottoposto a fondamentali verifiche che garantiranno le popolazioni circa gli effetti sulla salute dei cittadini e, se queste verifiche non saranno superate, lo stesso non potrà mai entrare in funzione.

Ritengo, in definitiva, che la situazione sia ormai sotto controllo.

Concludo questo intervento assicurando che, allo stato attuale, nessuna spaccatura è presente all'interno della maggioranza la quale, invece, è coesa e ben determinata a continuare a lavorare per il bene della comunità. Il forfait dei consiglieri Cosimo Spagnolo e Stefania Capoccia non è novità. Il primo non partecipa più alle maggioranze da mesi, la seconda, dopo non aver raggiunto lo scopo di entrare in giunta, fin dall'inizio ha assunto una posizione autonoma.
k.m.


Via libera solo di fronte a garanzie. Ecco la vera storia dell'Oil Salento
K.M. - Gdm
2/09/2008