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La Gazzetta del mezzogiorno, 10/03/2007

SANSIFICICIO: VEGLIE-MAGLIE: STORIE PARALLELE IN TEMPI DIVERSI!
COOPERSALENTO, QUATTRO ANNI DI DUBBI
Blasi: «Le analisi sui microinquinanti sono ferme al 2003 e intanto aumentano i tumori»
E’ necessario che i cittadini sappiano qual è la qualità dell’aria che respirano. Da Sergio Blasi, sindaco di Melpigano, giunge un appello a Provincia e Regione perché sia finalmente avviata una fase di controlli regolari e di informazione alle popolazioni.
“Raccolgo la preoccupazione della mia cittadinanza - scrive Blasi -, così come quella di tutti coloro che abitano nell’immediata vicinanza, per riprendere la questione della Copersalento. Di come sulla puzza che ammorba di notte, più che di giorno, come a colpire al fianco le persone, non ci siano sufficienti chiarezze, rassicurazioni da parte degli uffici tecnici ambientali della Provincia e della Regione”.
Ma non è solo questione di miasmi: “La Copersalento -continua Sergio Blasi -, oltre a bruciare sansa brucia rifiuti, il Cdr che arriva da chissà dove. Sappiamo che i controlli e le analisi sui microinquinanti, quelle sostanze che immesse nell’aria non hanno odore, ma che sono le più pericolose perché attaccano le parti molli provocando carcinomi, sono ferme al 2003. Quattro anni senza sapere di che natura è l’aria che si respira”.
Ma ciò che chiede il sindaco di Melpignano alla Provincia ed alla Regione non è solo che si dia finalmente il via a controlli quadrimestrali così come è prescritto dalla legge, ma che gli enti chiariscano a quale normativa faranno riferimento. Infatti la Copersalento è un impianto industriale, ma poiché brucia rifiuti può anche essere assimilata ad un inceneritore, in quest’ultima ipotesi, evidentemente, sarebbe soggetta a regole più severe di quelle previste per un sansificio: “I parametri di controllo per i termovalorizzatori sono certamente più restrittivi e, quindi, più rassicuranti per la nostra salute.
Raccolgo – conclude Sergio Blasi – la preoccupazione della gente per rimetterla nelle mani della Provincia e della Regione, perché avviino le risposte, le rassicurazioni e soprattutto la certezza che le regole sulla sicurezza ambientale non si promettono solo durante la fase delle rivolte cittadine, ma sono una normalità quotidiana”.
La domanda di attenzione che Blasi rivolge a Provincia e Regione non riguarda solo la copersalento, ma anche altre realtà industriali come la Colacem di Galatina e la Corvaglia di Diso.
Camillo De Donno
SANSIFICICIO: VEGLIE-MAGLIE: STORIE PARALLELE IN TEMPI DIVERSI!
COOPERSALENTO, QUATTRO ANNI DI DUBBI
Blasi: «Le analisi sui microinquinanti sono ferme al 2003 e intanto aumentano i tumori»
Camillo De Donno GdM
10/09/2008