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Il «nuovo sansificio» ritorna a Palazzo
La modifica del progetto impone un diverso iter, ma stavolta ci sarà il coinvolgimento di tutti

Gazzetta del Mezzogiornodel 13/9/08
VEGLIE - Il progetto del sansificio ritorna a Palazzo: le vecchie autorizzazioni, di fronte al nuovo progetto, sono ormai carta straccia.
Stavolta, però, il sindaco chiama tutti a raccolta. E sulla valutazione di impatto ambientale decide di far sedere allo stesso tavolo i primi cittadini del comprensorio e i loro tecnici comunali. «Quando la ditta ci presenterà il nuovo progetto - dice il primo cittadino - ho intenzione di consultarmi con i sindaci dell'area insieme ai loro tecnici comunali, per avere sia il parere politico che quello tecnico».
La decisione è emersa durante la conferenza dei servizi, svoltasi ieri in Provincia, in cui dovevano essere indicate le linee da seguire per la Via (Valutazione di Impatto Ambientale) sull'impianto di contrada "La Casa". A quell'appuntamento, però, ha tenuto banco la presentazione del nuovo progetto della Oil Salento.
Come si ricorderà l'8 settembre scorso, la ditta di Luigi Panarese, durante un incontro a Palazzo dei Celestini, ha dichiarato di volere modificare il proprio progetto, proponendo la produzione di solo nocciolino ed archiviando quella di olio di sansa che comporterebbe la lavorazione con l'esano, una sostanza inquinante.
La decisione, comunque, non ha riscosso grandi entusiasmi fra i sindaci dell'area, i quali hanno riconfermato di voler procedere con il ricorso al Tar contro l'iter amministrativo adottato dal Comune di Veglie e scongiurare così l'entrata in funzione dell'opificio.
Adesso, decaduto il vecchio progetto relativo "alla produzione e commercializzazione di oli vegetali e nocciolino di sansa, con essiccazione di sansa, estrazione di oli vegetali con solventi, deposito di liquidi infiammabili e combustibili", l'impresa si appresta a formularne uno nuovo. Che dovrà essere sottoposto alla valutazione di tutti gli Enti pubblici predisposti al rilascio dei pareri, iniziando proprio da dove era partito: il Comune di Veglie.
Inutile dire che gli occhi sono puntati proprio sull'amministrazione comunale di Veglie, che tante polemiche ha suscitato approvando in Consiglio il vecchio progetto. La strada, del resto, si preannuncia in salita, proprio per la mobilitazione generale contro il sansificio: dai sindaci del comprensorio ai numerosi cittadini, dagli imprenditori agricoli e del turismo ad esponenti politici.
E' opinione comune che anche senza la produzione di olio di sansa, l'impianto rimarrebbe un industria insalubre collocata paradossalmente nel Parco del Negroamaro, area a grande vocazione turistica ed agricola.
Katia Manca


Il «nuovo sansificio» ritorna a Palazzo
La modifica del progetto impone un diverso iter, ma stavolta ci sarà il coinvolgimento di tutti
Katia Manca - GdM
13/09/2008