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"IL SINDACO E' L'ORGANO RESPONSABILE DELL'AMMINISTRAZIONE DEL COMUNE"
da:MESSAGGI VEGLIESI DEL 26 settembre 2008 (n.9)

Seduta consiliare del 26 settembre
La seduta del 26 settembre è stata aperta alle ore 18,15 ed è stata chiusa alle ore 19,15.
Presenti 18 consiglieri.
Il Consigliere Cosimo Spagnolo si è dichiarato indipendente dalla sua maggioranza.

I consiglieri di minoranza hanno letto il documento allegato e non hanno partecipato al voto di due delibere, così come è da intendere correttamente la astensione dichiarata prima del voto e con la lettura della dichiarazione sottoscritta da sei consiglieri di minoranza.

DICHIARAZIONE AL CONSIGLIO COMUNALE DEL 26 SETTEMBRE 2008
-Al Presidente del Consiglio del Comune di Veglie
-Al Prefetto di Lecce

Attentato all’unitarietà dell’ordinamento comunale
Dopo un mese dal Consiglio comunale del 27 agosto, in cui la maggioranza di Fai ha respinto un emendamento necessario per rendere attuale una mozione presentata dalla minoranza sulla gravissima vicenda dell’OIL Salento, è stato convocato il Consiglio comunale con all’ordine del giorno tre problemi di ordinaria amministrazione.
In questo mese, la vicenda della OIL Salento si è connotata per i seguenti atti amministrativi di rilievo:
-il rigetto da parte dell’Amministrazione delle istanze di annullamento in autotutela del permesso di costruire in sanatoria n. 172 dell’11 agosto 2008, rilasciato sulla pratica edilizia n. 72/09, e del provvedimento di conclusione del procedimento unico n. 50/08 di pari data;
-il rinvio della Conferenza dei servizi convocata dalla Provincia di Lecce per l’autorizzazione all’immissione dei fumi in atmosfera;
-la presentazione da parte della Ditta di una Denuncia inizio attività del 15 settembre 2008: “Variante in corso d’opera al permesso di costruire n. 172 dell’11 agosto 2008 del progetto dell’OIL Salento”;
-la convocazione della terza conferenza dei Sindaci della zona per il 23 settembre che il Sindaco non ha ritenuto di preparare con una conferenza dei capigruppo consiliari e alla quale non ha sentito il dovere di invitare le minoranze, come avvenuto il 25 agosto, anche se su richiesta e insistenza della stessa minoranza.
E’ ovvio sottolineare che, rimanendo in vigore le autorizzazioni dell’11 agosto, la Ditta è legittimata a proseguire e concludere i lavori e, bontà sua, a presentare una Dichiarazione di inizio di attività per ridurre il progetto ma solo “per il momento”. Il Sindaco Fai ha potuto così dichiarare che “eliminando la produzione di olio grezzo, senza l’uso quindi dell’esano, l’impianto può considerarsi fuori dalle industrie insalubri”. Il sindaco, con questa sua dichiarazione, tratta consiglieri e cittadini come degli sprovveduti. Chi non capisce che, essendo la produzione di olio grezzo già autorizzata con i provvedimenti dell’11 agosto, in qualsiasi momento la Ditta può attivarla senza dire e chiedere nulla al Comune di Veglie? Che intorno alla vicenda della realizzazione (per ora!) “non di un sansificio ma semplicemente di uno stabilimento disposto alla lavorazione della sansa vergine” in contrada LACASA si siano mobilitate migliaia di persone, con i rispettivi sindaci e Consigli Comunali (nei diversi paesi di San Pacrazio, Guagnano, Salice, Porto Cesareo, Campi, Nardò) per impedire che l’opificio si realizzi, arrivando a deliberare incarichi legali per ricorrere al Tribunale Amministrativo; che il presidente della Commissione Ambiente della Provincia e il responsabile del Parco del Negroamaro si siano espressi contro tale intervento; che centinaia di piccoli proprietari stiano ricorrendo alle vie legali per tutelare le loro produzioni; che gli studi dei più noti amministrativisti della provincia siano impegnati intorno alle vicende concessorie di questo intervento; che l’assessore all’urbanistica della Regione Puglia, interpellata sulla procedure, abbia espresso parere apertamente contrario, rispetto al parere dell’architetto Anglano, che ha rilasciato la concessione; che “Gazzetta del Mezzogiorno” e“Nuovo Quotidiano di Lecce” pubblichino da più di un mese articoli e dichiarazioni intorno alla realizzazione del sansificio; che TV e siti locali abbiano doverosamente informato i cittadini, compito che doveva essere dell’amministrazione e del sindaco, il quale solo dopo tre mesi ha ritenuto di dover fare un comizio sull’argomento non per informare ma per difendersi e insultare giornalisti e operatori dei siti locali; che il consigliere regionale Piero Manni abbia coinvolto, attraverso un’interpellanza all’assessore regionale all’Ambiente, l’intera Regione Puglia su questo insediamento; che movimenti e partiti di destra e di sinistra per la prima volta si trovino d’accordo nel contrastare l’attività; che la stessa Oil Salento, presenziando ad ogni manifestazione di dissenso, abbia deciso di ammorbidire la sua posizione e rinunciare alla produzione di olio e sia disposta a modificare il progetto; di tutto questo al Consiglio Comunale di Veglie, supremo organo democratico di indirizzo e di controllo dell’attività amministrativa, può anche non importare nulla!
Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale non hanno prodotto un solo atto politico sull’intera vicenda.
Questo silenzio ufficiale consente alla maggioranza di Fai di sostenere tutto e il contrario di tutto, di affermare che è contro il sansificio al mattino, salvo poi smentirlo a mezzogiorno e salvo poi accusare la sera di “strategia della tensione” chi ha informato i cittadini, compresa la minoranza, che viene tenuta ai margini e insultata perché, nel fare il suo dovere, “rompe”. Ma non ci vuole molto a capire che più che di strategia della tensione della minoranza si tratta di “strategia dell’assenza”, per non dire altro…, della maggioranza di Fai.
Un Sindaco che, invocando in modo errato la separazione (in realtà: distinzione) tra potere politico e potere gestionale previsto dalla Legge Bassanini, pubblicamente afferma che lui non c’entra con le autorizzazioni, senza ricordare che poteva intervenire, con un atto doveroso di controllo e di indirizzo, prima dell’11 agosto, e non riesce a spiegare il motivo di questa “dormita”; che continua a sostenere, ad autorizzazione avvenuta, anche dopo gli approfondimenti sempre più inquietanti dell’iter amministrativo della pratica dell’OIL Salento e dopo le tante gravi irregolarità e lacune dell’istruttoria, di non poter intervenire nella vicenda e che il responsabile del SUAP (da lui prima nominato, poi non riconfermato, poi dopo un po’ di mesi rinominato…) dovrà vedersela da solo, anche in presenza di un contenzioso amministrativo: è un Sindaco che si dimentica di ciò che dice la norma (D.lvo. 267/00): “Il sindaco è l’organo responsabile dell’amministrazione del comune” e, perciò, con il suo comportamento apporta un serio attentato all’unitarietà dell’ordinamento comunale. Per evitare quest’ennesimo danno al presente e al futuro del Comune di Veglie, i consiglieri di minoranza non intendono più porre (avendola posta in passato, prima e dopo l’11 agosto, con gli strumenti loro consentiti dalla norma) la questione del sansificio al Consiglio comunale, chiedono che siano il Sindaco e maggioranza a prendere nella sede consiliare una chiara posizione politica a riguardo e, infine, chiedono, perché non si aggravi l’attentato all’unitarietà dell’ordinamento comunale, che il Sindaco promuova la convocazione di un Consiglio Comunale al quale invitare il Prefetto di Lecce per un confronto sul tema: “se a Veglie esistono due comuni (quello di Fai e di Anglano) o il solo comune di Veglie il cui organo responsabile è il sindaco pro-tempore”.
I consiglieri di minoranza si asterranno dal votare le delibere di consiglio comunale fino a quando non sarà assicurata dal sindaco di Veglie, alla presenza del Prefetto di Lecce, l’unitarietà dell’ordinamento comunale.
Veglie 26 settembre 2008
I CONSIGLIERI COMUNALI DI MINORANZA DI CENTRO-SINISTRA E DI CENTRO-DESTRA


da:MESSAGGI VEGLIESI DEL 26 settembre 2008 (n.9)
antonio greco
27/09/2008