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Lettera alla "Maggioranza"

C’ero anch’io domenica in piazza.
Alla vista di tutta quella gente, non nascondo che mi è tornata la felicità degli anni in cui si manifestava il dissenso e i problemi si portavano in "piazza". Avrei voluto dire a chi mi era vicino: "visto cosa intendo per partecipazione politica?".
Avrei voluto, ma non l’ho fatto! Mi sono ricordato, invece, di aver letto il volantino da Lei fatto circolare qualche giorno addietro a Veglie. Su questo volantino Lei si rivolgeva ai cittadini Vegliesi, e non solo, accusando una certa signora Minoranza di dire bugie circa il sansificio, argomento ormai diventato di interesse prima extraprovinciale e addirittura regionale, visto l’interessamento di alcuni assessori regionali oltre l’interesse dei comuni di San Pancrazio e Avetrana, che seppur adiacenti al territorio di Veglie, sono sicuramente di altre provincie.

Gentile Signora Maggioranza, non voglio giudicare chi dice il vero e chi il falso (almeno, non con questa lettera). Non è il mio compito.
Vedendo tutta la gente in piazza mi è tornato in mente che Lei in quel volantino si rivolgeva con una certa presunzione e forse arroganza ad un organo amministrativo scelto ed eletto a rappresentare una parte della popolazione votante di Veglie (proprio come Lei); parte che avrebbe certamente e più correttamente potuto indicare come OPPOSIZIONE poiché Lei Sig.ra Maggioranza governa Veglie e lo fa senza rappresentare la maggioranza degli elettori, ma solo il 37% dei Vegliesi che hanno votato (3.535 voti: 11.941elettori, 9.881 votanti, 9552 voti validi), mentre è chi le siede di fronte che rappresenterebbe, paradossalmente, la maggioranza. Credo che la presenza di tutte quelle persone in Piazza domenica sera, dovrebbero averglielo ricordato!
A parte il personale risentimento verso chi usa l’arroganza e la presunzione per affermarsi, con questa lettera vorrei farLe notare quanto tempo e quali energie Lei abbia sperperato litigando con l’opposizione e cercando inutili giustificazioni nei confronti delle varie associazioni politiche ed ambientaliste. Associazioni e parti politiche che, pur facendo egregiamente la loro parte, e, seppure animate da tanta buona fede e buona volontà, hanno fatto apparire (in un periodo di vacanze e di caldo, un momento in cui la voglia di approfondire qualsiasi argomento era sdraiata sotto l’ombrellone), come la solita guerra tra i soliti politici che vogliono "far cadere il sindaco" e i soliti crociati pronti a dichiarare guerra alla famiglia Panarese, vedi canalone, circonvallazione, ponte sulla cava, camion che attraversano Veglie e chi più ne ha più ne metta … .

Il tutto mentre a Veglie, contemporaneamente, si combatteva l’importante battaglia per la sopravvivenza delle Cantine Associate e dei contadini già provati dalla siccità e dalla mancata retribuzione dell’uva conferita alle stesse cantine nel corso degli ultimi tre anni.
Abbiamo letto dichiarazioni di associazioni e smentite di amministratori; abbiamo assistito a riunioni di ambientalisti e consigli comunali caotici e tanto incomprensibili da sembrare improvvisati. Si è parlato di colpe e di colpevoli accusando uno l’altro e l’altro l’uno e tutti insieme qualcun altro. Si è detto di imperizia dei tecnici e di colpe dei politici … se mi permette, signora Maggioranza, Lei, anziché litigare con l’opposizione ed aspettare le dichiarazioni per poi smentirle il giorno dopo, e Voi consiglieri di opposizione invece di alzare la voce e gridare allo scandalo e alla prepotenza degli imprenditori di turno e al servilismo degli amministratori di maggioranza, avreste potuto anzi dovuto a tempo debito approfittare della presenza di tecnici appassionati (biologi, ostetriche e medici, professionisti seri e capaci con l’opinabile anomalia dell’ adesione politica…) all’interno del consiglio comunale, sia tra le fila della maggioranza che sugli scranni dell’opposizione, per sedervi e porvi tutti insieme alcune domande che prescindono dagli interessi politici (poltrone, forse è meglio dire ancutieddhi) e sono invece essenziali per la serena sopravvivenza di una comunità. Non so se ancora si fa in tempo … se doveste smettere di litigare, vi propongo un punto su cui ragionare, tratto da un articolo pubblicato sulla rivista della lega tumori nel settembre 2008:
- (…) la provincia di Lecce, come dimostrano i dati rilevati dall’Osservatorio Epidemiologico Regionale della Puglia, è poi addirittura più colpita da certe forme di tumore ( polmone, vescica, leucemie) rispetto alle altre provincie pugliesi: un dato inaspettato, apparentemente inspiegabile, che deve indurre tutti alla riflessione …(omissis)… È evidente pertanto come nel nostro ambiente siano sempre più presenti fattori di rischio (nel suolo, nelle acque, nell’atmosfera, nel cibo, ecc), responsabili dell’aumento di incidenza e di mortalità per tumore.

1998

 

1999

 

2000

 

2001

 

2002

 

2003

 

2004

 

decessi

TG

decessi

TG

decessi

TG

decessi

TG

decessi

TG

decessi

TG

decessi

 

BA

2566

21,2

2576

21,3

2652

21,8

2674

21,9

2541

20,8

2664

21,8

2699

22,1

FG

1368

21,0

1337

20,6

1397

21,5

1423

22,0

1327

20,5

1515

23,4

1431

22,1

BR

845

20,9

881

21,8

926

23,0

915

22,7

925

23,0

975

24,3

928

23,2

TA

1235

21,1

1208

20,9

1291

22,1

1260

21,7

1239

21,4

1288

22,2

1272

21,9

LE

1825

23,0

1891

23,7

1880

23,9

1959

24,5

1990

25,3

1990

25,2

2074

25,9

Puglia – mortalità per tutti i tipi di tumore (M+F) (TG x 10.000 residenti) Tabella estratta dalla rivista Lega contro i tumori.

Se qeusta tabella vi dovesse risultare lontana, se non addirittura estranea, posso (a vostra richiesta) indicarvi un "quadrilatero" di Veglie compreso tra quattro strade di cui la più lunga non supera i 500mt. dove 20 sfortunati abitanti ci hanno lasciato prematuramente perché colpiti da: 1 T. fegato, 2 T. polmone, 2 leucemia, 4 T. utero, 3 T. testa, 4 T. mammella , 2 T. vescica, 2 melanoma … altri fortunatamente sopravvivono ad interventi demolitivi e altamente invalidanti subìti!
Non state a ragionare se il sansificio fa danno: si sa con certezza!, non rimanete in attesa che qualcuno per delibera provinciale o regionale, o che qualche azienda (A.R.P.A.) o peggio gli amministratori dei paesi vicini vengano a dirvi se i fumi inquinano tanto, poco o a sufficienza, ma guardatevi intorno, guardate negli occhi i famigliari che hanno vissuto lo strazio della malattia in casa e chiedetevi se la vostra scelta di sviluppo produttivo ha tenuto conto dei costi umani ed ambientali.
Siete stati eletti anche per questo!
Voglio chiudere questa mia lettera riportando la citazione di Sir Geoffrey Rose dal suo libro "The strategy of preventive medicine" che diceva: - Le decisioni che più condizionano la salute di un Paese non sono prese nelle stanze del ministero della salute, ma in quelle dell’ambiente, dell’istruzione, del lavoro e, specialmente, del tesoro.

CORDIALMENTE
Spedicato Marcello


Lettera alla Maggioranza
Marc. Spedicato
2/10/2008