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L’AGORA’ COME MOMEMTO DI CONFRONTO DEMOCRATICO. SANSIFIO: VOLONTA’ POLITICA E VOLONTA’ DEMOCRATICA. Comitato Ambiente Sano: chieso al sindaco un consiglio comunale aperto. E’ nostra impressione che sia in atto un silenziosa delegittimazione della volontà, meglio, dei bisogni dei cittadini. Se i rappresentati negli organi elettivi del comune e della provincia sono l’espressione della volontà democratica dei cittadini e di questi ne rappresentano gli interessi, possiamo affermare, senza dubbio di errore, che questa capacità di rappresentare, da parte di alcuni politici, è seriamente compromessa. Il riferimento è specifico al comportamento di alcuni nostri politici che tra affermazioni di garantismo assoluto per la salute della "gente"( a 360 gradi è il termine usato) operano, pur nella probabile rettitudine normativa, in uno squallore etico che dà messaggi evidenti di schieramenti di parte. E’ possibile notare questi comportamenti sia da parte dei politici comunali che provinciali.Vediamo cosa è criticabile nel nostro comune. VEGLIE sindaco Fai: Afferma di non aver firmato nessuna concessione a costruire alla Oil Salento. Niente di più vero! Un cavaliere della verità. Ma…. Ma un sindaco di un paese di 14 mila anime, di fronte ad una tanto legittima quanto formale richiesta a costruire una insalubre industria come il sansificio, non può affidare la decisione solo ed esclusivamente nelle mani di una sola "persona". Quando un sindaco può disporre di suoi concittadini, con presupposti tecnico-professionali utili per una lettura critica del progetto, e questi affermano che quel sansificio, nello specifico territorio salentino, E’ DANNOSO PER LA SALUTE DELLA GENTE E PER LE DIVERSE ATTIVITA’ PRODUTTIVE del suo comune, ...il sindaco ha il DOVERE (e qui siamo nel campo dell’etica) di ascoltarli e di dare una critica valutazione alle loro proposte. La volontà degli amministrati sarebbe venuta fuori, alla luce del sole, e si sarebbe potuta evitare l’attuale confusione che non giova a nessuno, neanche alla società Oil Salento. Un sindaco non si può presentare come paladino della salute dei suoi cittadini e poi non comprendere o non voler comprendere che la Puglia , essendo la seconda regione in assoluto per l’immissione dei fumi nell’aria, in dieci anni ha superato la Lombardia per il tasso di mortalità per tumori. Un sindaco non sa o non vuol sapere che il 90% dei tumori trova le sue cause in ciò che è immesso nell’ambiente. E come pensa, allora, che un sansificio, un impianto di cogenerazione di energia non possa immettere nell’aria sostanze chimiche che causano i tumori? Si legga l’indagine epidemiologia, commissionata dalla stessa Provincia, sulle cause di morte per tumore nella ex USL di Maglie per capire come certe industrie, tipo la Copersalento (leggasi anche sansificio), contribuiscono a rendere insalubre l’ambiente. Sebbene la tecnologia oggi abbia apportato validi adeguamenti tecnici agli impianti, la storia con cui è stato approvato il progetto in questione non lascia certo pensare che tale tecnologia farà miracoli qui a Veglie. Ci sarebbe molto da dire, poi, sull’iter amministrativo del progetto se Associazioni agrituristiche, proprietari terrieri dei dintorni del sansificio e i sindaci dei paesi vicini hanno ritenuto rivolgesi al TAR per chiedere che vengano tutelati i loro interessi. E allora che cosa possiamo dire per concludere? Diciamo che il sindaco di Veglie non ha mai manifestato la minima volontà di andare fattivamente incontro ai suoi concittadini. Anzi, pur prevedendo le norme vigenti che il sindaco avrebbe dovuto dare ampia divulgazione del progetto, a Veglie abbiamo assistito a comportamenti che vanno in direzione opposta. Ecco, allora, che comincia a manifestarsi il suo grossolano errore. Il sindaco Fai ha dimenticato di informare o non ha voluto informare i suoi concittadini del grosso progetto della Oil Salento. Infatti se si fosse ispirato ad un corretto comportamento, il nostro sindaco, nel mese di maggio o giugno e anche prima, avrebbe dovuto attivare una qualunque via di corretta informazione. Se questo fosse stato fatto, oggi i cittadini non avrebbero avuto bisogno di costituirsi in un comitato per salvaguardare i propri diritti, non ci sarebbe stato bisogno che sindaci del "comprensorio La Casa", liberi cittadini vegliesi e non vegliesi occupassero civilmente la piazza con il "capo" del paese assente. Non è dignitoso non fare gli onori di casa quando arrivano tanti invitati nel proprio territorio. Per finire ricordiamo che il comitato "Ambiente Sano" ha fatto richiesta di convocazione urgente di un CONSIGLIO COMUNALE APERTO, deluda anche questa richiesta, sindaco, eviti di confrontarsi una volta tanto con i suoi concittadini e potrà appendere ad un chiodo la sua fascia tricolore, perché non sarà più rappresentativo. "LE ISTITUZIONI QUANDO NON ASCOLTANO IL POPOLO HANNO SOLO DA RIMETTERCI". La Redazione di veglieonline
5/10/2008 L’AGORA’ COME MOMEMTO DI CONFRONTO DEMOCRATICO. SANSIFIO: VOLONTA’ POLITICA E VOLONTA’ DEMOCRATICA. Comitato Ambiente Sano: chiesto convocazione consiglio comunale aperto. la redazione 5/10/2008 |