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Il dibattito sulI'impianto della 0iI Salento apparso in questi giorni sulla stampa ha visto numerose imprecisioni. Anche nelle dichiarazioni del sindaco di Veglie le cui affermazioni appaiono perlomeno lacunose.

Innanzitutto sbaglia quando considera l,autorizzazione provinciale alle emissioni come "autorizzazione finale" per l'impianto. La competenza provinciale, infatti, è relativa alla efficacia dei sistemi di contenimento delle emissioni di sostanze inquinanti in atmosfera e prescinde da ogni altra autorizzazione o nulla osta necessari alla realizzazione e all'esercizio dell'impianto.

E' vero che l'impianto non può essere avviato senza l'autorizzazione alle emissioni,ma tale atto è strettamente vincolato alla presenza di efficaci dispositivi di filtrazione dei fumi.

Quella alle emissioni, dunque, non è un,autorizzazione all'esercizio dell'impianto stesso, che è di esclusiva competenza comunale.

E' solo grazie all'autorizzazione alla costruzione, rilasciata dal Comune che l'impianto può essere avviato.

A tale proposito giova ricordare come sia di esclusiva competenza del Sindaco,ove lo ritenga,valutare l'iter autorizzativo ai fini urbanistici ed eventualmente revocarlo in regime di autotutela nel caso egli ravvisi elementi di irregolarità formale.

In ordine all'ipotesi di un procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale ne ho sostenuto l'opportunità sulla prima proposta progettuale, in quanto era presente anche la fase di estrazione dell'olio dalla sansa vergine con solvente esano.

Quel progetto è stato ritirato, anche grazie all'intervento del Comune e della Provincia che hanno guardato con attenzione alle preoccupazioni espresse dai cittadini vegliesi e dalle comunità vicine, ed oggi è all'attenzione degli enti una diversa proposta che ne limita le attività alle sole fasi di essiccazione e di confezionamento del nocciolino riducendo notevolmente l'impatto sull'ambiente.

In più,grazie all'attività istruttoria degli uffici provinciali, è stata completamente stralciata dal progetto la caldaia di produzione vapore anche al fine di evitare ogni possibile alimentazione con combustibili diversi dalla sansa esausta.

Sorprende che nel dibattito in corso nessuno abbia compreso o soltanto valutato questo significativo risultato,frutto dell'impegno civile di tanti cittadini, della Amministrazione Provinciale e del Comune di Veglie,

Come chiunque può intendere, tutto questo ha modificato significativamente la situazione, sicché l'attività proposta non sarebbe, per espressa valutazione degli uffici provinciali competenti, soggetta alle procedure di Via. Ciononostante, il sottoscritto d'intesa con il Presidente della Provincia, al fine di rispondere positivamente alle preoccupazioni espresse da enti locali e cittadini, ha comunque dato indirizzo al settore Scarichi ed Emissioni dell'Assessorato alle Risorse Ambientali di avviare la procedura, con oneri a carico dell'Amministrazione Provinciale, della Verifica preventiva di assoggettabilità a Via dell'impianto in questione,

Faccio infine notare che lo stesso Comune di Veglie,in quanto “autorità competente" ad autorizzare l'impianto in via esclusiva, ai sensi della Legge regionale numero 11 del 2001 potrebbe attivare la procedura di Via qualora lo ritenesse necessario.

Circa la convocazione della Conferenza di Servizi, già rinviata più volte, rammento che l'intero iter procedurale è disciplinato da precise norme, sia nelle modalità che nella tempistica,ed è di esclusiva competenza degli uffici che operano in piena autonomia e nel rispetto della legge e che valuteranno se tenere o meno la riunione odierna.

Ai rappresentanti dell'Associazione vegliese Ambiente Sano faccio presente che non appena è giunta la richiesta di partecipazione alla Conferenza di Servizi (all'Assessorato appena lunedì scorso) è stato trasmesso l'invito per la seduta odierna, malgrado non si tratti di associazione inserita nell'apposito elenco ministeriale,

Ho ritenuto di sollecitarne comunque la partecipazione all'Ufficio poiché ritengo doveroso assicurare il massimo di trasparenza e di partecipazione».

(*Assessore provinciale alle Risorse ambientali)


Gianni Scognamillo








ANCHE IL SINDACO PUO' AGIRE IN REGIME DI AUTOTUTELA.
di Gianni Scognamillo
GDM 16.10.08
16/10/2008