VEGLIE - Ieri era attesa, oggi si pensa al futuro prossimo. Questo nelle sorti del sansificio di Veglie che per ora non entrerà in funzione, ma solo per fare in modo che la macchina della giustizia amministrativa e quella della Provincia di Lecce facciano il loro corso, come peraltro auspicato più volte dalla "Oil Salento", titolare dell'impianto finito al centro di mille bufere negli ultimi mesi. Ieri attesa infatti la pronuncia del tribunale amministrativo regionale sui tre ricorsi presentati rispettivamente da alcuni agriturismi, da residenti e dai sindaci del nord Salento, in quest'ultimo caso per portare alla luce presunte illegittimità di tipo urbanistico.

Ma il Tar "si esprime nel merito, si è pronunciato sulla sospensiva al provvedimento impugnato, quella di ieri era solo un'udienza cautelare" sono le parole dell'amministratore delegato della Oil Salento Luigi Panarese. Non essendo in funzionamento l'impianto nè potendo entrare in funzione in breve tempo, è stata l'argomentazione del Tar, non c'è "periculum in mora", per cui non c'è urgenza di procedere alla sospensiva. Così, con l'accordo delle parti, il Tar ha rinviato a gennaio la decisione definitiva. Ma dall'impresa interessata c'è massima disponibilità e soprattutto fiducia "nell'operato della giustizia amministrativa ed in quello dei tecnici della Provincia che si interesseranno della valutazione di impatto ambientale", continua Panarese.

E se anche il sansificio per ora resta inattivo nessuno ha intenzione di chiedere risarcimenti. Intanto non si sospende l'efficacia del provvedimento impugnato perché materialmente è in corso la verifica preliminare di assoggettabilità alla Via (la valutazione di impatto ambientale) da parte della Provincia. Quindi il reale danno ambientale di cui si è tanto parlato è in realtà oggetto di verifica preliminare ed infatti il Tar su questo punto non ha ritenuto soffermarsi più di tanto.