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La salute è di tutti: Copersalento ce la garantisca

 

Nessuna posizione ideologica o partitica se non si vuole essere assassini di se stessi

                                            

I “guasti tecnici” lamentati dalla Copersalento non hanno permesso di effettuare i rilievi, richiesti dalla stessa azienda per dimostrare che il dato rilevato a maggio da Arpa Puglia, relativo alla presenza di diossina superiore del 420% ai limiti di legge, potrebbe essere errato.

 

Alla luce delle scelte successive operate da Copersalento, è da credere che quei guasti tecnici siano insuperabili, se è vero come è vero che l’azienda ha rinunciato alle prove tecniche richieste in sua difesa ed ha presentato un piano industriale per i prossimi sei mesi, in cui comunica di non usare combustibile CDR, causa delle emissioni di diossina registrate da Arpa Puglia.

 

Verosimilmente abbiamo tutti respirato diossina, stiamo respirando diossina, forse mangiamo diossina attraverso i prodotti agricoli delle zone vicine allo stabilimento.

 

Il problema è grave, riguarda tutti e non si presta ad interpretazioni di ordine ideologico o partitico, se non si vuole essere assassini di se stessi.

 

È una situazione in cui l’onere di eliminare ogni dubbio spetta all’azienda, ma se questa non è in condizioni di fare effettuare i rilievi necessari, lascia ampi spazi per ritenere che la struttura sia obsoleta e che i rischi per la salute dei cittadini ci siano stati e ci siano ancora.

 

Infatti una struttura di questo tipo malfunzionante è pericolosa per l’uomo e per l’ambiente non solo quando brucia CDR che può sprigionare diossina, ma anche quando brucia nocciolino o altro combustibile che può liberare gas venefici per le persone.

 

Poiché non facciamo parte dei comitati del “NO”, pensiamo sia ragionevole pretendere dalla Copersalento la rinuncia al piano industriale proposto per i prossimi sei mesi, l’attivazione delle garanzie a tutela del personale, un grosso investimento nell’azienda, al fine di portarla ai livelli di sicurezza che oggi la scienza garantisce.

 

Diversamente problemi ci saranno anche col nocciolino e questa volta le comunità del territorio si iscriveranno tutte ai comitati del “NO” chiedendo ed ottenendo la definitiva chiusura.

 

Se è questo che l’azienda vuole continui pure per la sua strada, che però non sarà lunga, considerato che molte prescrizioni di legge ancora non sono state eseguite, malgrado di tempo ne sia passato abbastanza.

 

                                                                     Il Coordinamento del Partito Democratico di Maglie                                                                                       

                                                                                                         

 


LA SALUTE E' DI TUTTI: LA COPERSALENTO CE LA GARANTISCA
PD MAGLIE
8/11/2008