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Buco nell'acqua dell'opposizione che aveva chiesto la discussione del progetto sul sansificio
Sansificio, revoca «improponibile». La minoranza bocciata in aula

La tesi è che «l'esame non rientra tra le competenze dell'Assise».
La minoranza: «Si poteva agire in regime di autotutela»

VEGLIE - Il sansificio della Oil Salento ancora una volta non riesce a trovare posto in consiglio comunale. L'istanza di revoca dell'autorizzazione, presentata l'altro ieri in Consiglio dall'opposizione e dal consigliere di maggioranza Stefania Capoccia su proposta del comitato "Ambiente Sano" è stata giudicata dal direttore generale del Comune Pierluigi Cannazza «improponibile, perché l'esame in oggetto non rientra tra le competenze del consiglio comunale». Una «bocciatura» ufficializzata all'Assise dal presidente del Consiglio, Antonio De Bartolomeo. Un pugno nello stomaco per tutti quei cittadini - tra loro tanti giovani - che speravano di assistere alla discussione sull'impianto di contrada "La Casa".

Chi aveva sottolineato la necessità di affrontare l'argomento in Aula era stato il Comitato "Ambiente Sano" «Perché - si legge nell'atto di indirizzo presentato dalla minoranza - è quantomai opportuno che l'Amministrazione Comunale assuma una posizione chiara in ordine, quantomeno, alla necessarietà di una valutazione di impatto ambientale (Via) sull'intero impianto e, che, per potersi avvalere della suddetta è indispensabile e logico procedere ad un atto di indirizzo per annullare in autotutela il procedimento unico, che ha disposto l'autorizzazione all'impresa».

Una teoria non condivisa però da Cannazza. «Il Consiglio Comunale - ha ribadito - non può annullare un atto del tenico, non ha la competenza per farlo».

E non è servito alla minoranza far notare che «è stato lo stesso assessore Provinciale all'Ambiente Gianni Scognamillo a dichiarare che anche il sindaco di Veglie può agire in regime di autotutela e che lo stesso Comune, qualora lo ritenesse necessario, potrebbe attivare la procedura di Via».

Niente da fare neppure per la richiesta della minoranza, di fronte alla posizione assunta dal Consiglio di esprimersi politicamente sull'argomento così come è avvenuto negli otto Comuni limitrofi. Dalle fila della maggioranza nessuno, neanche il sindaco, ha voluto pronunciarsi.

katia manca
SANSIFICIO, REVOCA «IMPROPONIBILE». La minoranza bocciata in aula
K MANCA-GdM
15/11/2008