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L’ELEGANZA DEL RICCIO  di Muriel Barbery, Edizioni e/o 2008.

L’eleganza del riccio di Muriel Barbery è ambientato al numero sette di  rue de Grenelle a Parigi, in un condominio “che conta.otto appartamenti di gran lusso” abitati da altrettante famiglie, e dove il servizio di portierato è affidato alla Signora Renée Michel, principale protagonista del romanzo.

L’autrice lascia che sia la stessa Renée a raccontarsi in prima persona. Nonostante questa sia una donna dotata di vivace intelligenza e detentrice di un bagaglio culturale non indifferente – ottenuto attraverso un costante impegno da autodidatta – tiene nascoste queste sue qualità per riflettere agli occhi dei datori di lavoro l’immagine anonima, goffa e semianalfabeta, confacente allo stereotipo del personale addetto alla guardiola.
 
Figlia di povera gente di campagna, Renée non ha conseguito alcun titolo di studio oltre la licenza elementare, ciononostante non vi è argomento su  cui non sappia disquisire ma, riservata e ligia al suo ceto proletario, inspiegabilmente, è sempre attenta a non lasciar  trapelare nulla.

Dal canto loro gli inquilini dello stabile, avviluppati nella supponenza della loro condizione borghese, fanno andirivieni in portineria senza neppure  “vedere” quell’essere al  loro servizio, tanto che per alcuni non sono bastati ventisette anni per imparare il suo nome.

Rimasta vedova di Lucien, Renée conta solo un’amica, Manuela, una domestica che presta servizio a ore presso famiglie del condominio e che due volte alla settimana fa sosta in portineria per conversare davanti a una tazza di tè. Impossibile non confrontare la signorilità di Manuela con la volgarità di alcune datrici di lavoro…

Ma non bisogna generalizzare: così come non tutte le persone borghesi, non tutti gli inquilini di rue de Grenelle sono privi di buona educazione, sensibilità e generosità: Madame Michel ne è consapevole e sa apporre i dovuti distinguo.   Proverà  disgusto per le signore che trattano la cameriera come fosse un cane rognoso; disappunto per chi non ha saputo approfittare delle opportunità per appropriarsi delle regole grammaticali e di ogni altra forma del bello. Ma proverà anche riconoscenza e nostalgia per l’anziana  brava persona; pietà per il giovane caduto in basso; simpatia per l’amante degli animali…

Un sentimento tutto nuovo, quasi materno, Renée lo riserverà a Paloma Josse, una dodicenne molto intelligente, già alle prese con crisi esistenziali. Un personaggio interessante questo, che i  lettori de’ “L’eleganza del riccio” impareranno a conoscere – a partire da pagina 14 – attraverso le sue  pagine del “Diario del movimento del mondo” e del quaderno dei “Pensieri Profondi”, tutti racconti e riflessioni scritti in prima persona che, convergendo su quelli della principale protagonista,  rendono tutt’una la trama del romanzo.

Sarà proprio questa ragazzina, definita in seguito “anima gemella”, ad avere il privilegio di raccogliere la confidenza del segreto che da sempre attanaglia il cuore di Renée. E sarà sempre  lei a coalizzare con Kakuro Ozu, il nuovo inquilino di nazionalità giapponese, per far crollare il muro che questa  si è costruita intorno  per salvaguardarsi  da  ogni possibile lusinga del mondo dei ricchi.

Grazie all’amicizia vera di  Kakuro Ozu, che ha saputo guardare oltre le apparenze, Renée troverà  il coraggio di essere  finalmente se stessa.

L’eleganza del riccio, di Muriel Barbery:  321 pagine di scorrevole e piacevole lettura, dalle quali si potranno  trarre  molteplici riflessioni sui comportamenti sociali. E, in particolar modo con Paloma, sul senso della vita.

Ndr: Secondo alcuni lettori, l’autrice ha presentato una portinaia troppo acculturata e dal linguaggio particolarmente  forbito,  per essere vera. Al contrario di questi, ritengo che Madame Renée Michel sia estremamente credibile e, con lei, anche il suo bagaglio culturale: l’intelligenza è un dono naturale; la sete di conoscenza viene sollecitata da qualcuno, che potrebbe essere insegnante, medico, prete, o chissachì…  Se accolto questo impulso, anche laddove non esista possibilità di frequenza scolastica, ognuno, con costante impegno da  autodidatta,. potrà costruirsi un  proprio bagaglio culturale. Giusto come ha fatto la principale protagonista del romanzo. 

Nello scorrere  L’eleganza del riccio,  i lettori troveranno citazioni di  frasi significative tratte da “Guerra e Pace” e “Anna Karenina” di Lev Nikolaevic Tolstoj,  un implicito invito dell’autrice alla lettura o all’approfondimento di queste  due importanti opere letterarie.

dania

16 dicembre 2008


L'ELEGANZA DEL RICCIO di Muriel Barbery
dania
17/12/2008