Regione Puglia
Gruppo Consiliare del
Partito dellaRifondazione Comunista
Al Presidente del Consiglio Regionale
BARI, 3 maggio 2007
Prot. 68
Interrogazione urgente
All’assessore all’Ecologia
Dottor Michele Losappio
Oggetto: cava estrattiva ditta: F.lli Panarese s.n.c.,
Il sottoscritto consigliere regionale,
premesso che
è venuto a conoscenza che il Comitato per il completamento della circonvallazione di Veglie, in data 19 marzo e 26 aprile 2007, ha manifestato al Presidente della Provincia di Lecce, sen. Giovanni Pellegrino, serie preoccupazioni relative ad oneri economici che impropriamente rischiano di restare a carico della Provincia di Lecce nell’ambito di una controversia relativa a indennizzo e danni conseguenti ad esproprio di un terreno, già della ditta F.lli Panarese, titolare di una cava in agro di Veglie, per la costruzione di un viadotto, resosi necessario per completare un’opera pubblica iniziata nel 1998 e non ancora conclusasi;
che la Provincia di Lecce ha subito notevolissimi danni in quanto, rispetto al verbale di consistenza per l’immissione in possesso di mq. 3.018 del 27 maggio 1999, ha dovuto accollarsi le spese di un viadotto lungo 180 metri con due pile alte 27 e 25 metri, costato quanto è costata l’intera circonvallazione di km 7,450, a cui è da aggiungere l’indennizzo che, in una transazione, sarà costretta a pagare alla Ditta per le pretese di questa di risarcimento dei danni subiti all’attività estrattiva per la costruzione del viadotto;
considerato che in questa lunga vicenda può essere chiamata in causa anche la Regione Puglia in quanto è documentato che:
· la Ditta F.lli Panarese ha scavato abusivamente sulla particella 25 del Foglio 21, almeno fino alla data del decreto di autorizzazione all’ampliamento del dicembre 1999 (cfr. Decreto di sospensione dell’attività abusiva n. 10/98 dell’Ufficio Minerario della Regione Puglia);
· il Decreto 61/99 del Dirigente del Settore Industria Estrattiva, con cui è stato autorizzato l’ampliamento dell’attività estrattiva che ha interessato il tracciato della circonvallazione già approvato nel 1997, è stato emanato senza il parere obbligatorio e vincolante del C.T.R.A.E., secondo quanto disposto dall’art. 8 della Legge Regionale 22 maggio 1985, n. 37;
· con nota in data 25.01.2000 (prot. 15343/99), inviata per conoscenza anche alla Provincia di Lecce, il Commissario Prefettizio del Comune di Veglie ha espressamente chiesto al Presidente della Giunta Regionale e al competente Assessorato la revoca del Decreto Regionale n. 61/99 di ampliamento della cava Panarese, evidenziando che tale decreto era stato adottato in assenza del parere vincolante del C.T.R.A.E. e che sussistevano gravi esigenze di interesse pubblico perché il Decreto interessava anche la particella n. 25 del Foglio 21 e perciò interferiva con la circonvallazione di Veglie “già appaltata e in corso di realizzazione”. Non risulta che la Regione abbia mai dato risposta a tale missiva, al fine di tutelare l’opera pubblica in via di realizzazione;
· con sentenze del Consiglio di Stato n. 6684 del 15.12.2000, del Tar Lecce n. 2043 del 7.6.2002 e del Consiglio di Stato n. 1135 del 10.3.2004 è stata sempre riconosciuta la piena legittimità dell’operato amministrativo della Provincia di Lecce e del Comune di Veglie nella realizzazione dell’opera;
· nessuna risposta risulta sia stata data anche alla nota prot. n. 3010/99, indirizzata al Dirigente dell’Ufficio Minerario Regionale, con la quale il Commissario Prefettizio chiedeva di verificare se la Ditta F.lli Panarese s.n.c., autorizzata all’attività di cava, avesse “presentato all’Ufficio Minerario ogni 24 mesi il piano topografico dei lavori effettuati”;
· con determinazione del dirigente Settore Ecologia del 15 gennaio 2004, n. 8 (Burp n. 13 del 3/2/2004) è stato dato parere favorevole di V.I.A. al S.I.A. ed al progetto di ampliamento ulteriore della cava dei F.lli Panarese, su terreno non confinante con la cava in esercizio, poiché progettato su terreni estesi per Ha 10.12.23, alla distanza di m 550 circa dalla Cava. E questo con solo parere regionale perché “risulta agli atti un parere della provincia di Lecce con il quale la stessa ritiene di non potersi esprimere in mancanza di un adeguato Studio Geologico sottoscritto da professionista all’uopo abilitato. La Ditta ha comunque successivamente ottemperato a tale richiesta. Non risulta agli atti ulteriore parere della Provincia. Non risulta pervenuto parere di competenza del Comune di Veglie” (Burp n. 13/04).
Considerato che con il meccanismo delle autorizzazioni all’ampliamento della cava (ben 4 in 20 anni) si annulla l’autorizzazione precedente e si sposta in avanti di 20 anni il progetto esecutivo previsto dalla Legge Regionale 22 maggio 1985, n. 37, art.12 lett. e) “per la sistemazione e/o il recupero e/o il ripristino delle aree, comunque interessate all' attività estrattiva”; e con questo meccanismo c’è il rischio che il ripristino del territorio sia solo fittizio e intenzionale ma mai effettivo;
Tenuto presente che è difficile poter considerare ampliamento l’autorizzazione a coltivare una cava di altri 10 ettari posti a minimo 550 metri da quella già autorizzata
interroga l’Assessore all’ambiente per sapere
- quali iniziative intende assumere perché quanto prima la Regione, per quanto di sua competenza, possa esercitare il suo potere di controllo e verificare se, nel caso in oggetto, sono state rispettate le norme previste dalla L.R. n. 37/85, con riferimento specifico alle autorizzazioni all’ampliamento del 1999 e 2004 rilasciate alla Ditta F.lli Panarese;
- se vi siano responsabilità circa la mancata risposta alla nota del 25.01.2000 (prot. 15343/99) del Commissario Prefettizio del Comune di Veglie; considerato anche che la mancata revoca dell’autorizzazione ha causato ingenti danni alla Provincia di Lecce;
- se sia possibile eliminare il meccanismo che “il presente decreto annulla il precedente decreto e ad esso si sostituisce per cui la presente autorizzazione è valida anni venti a decorrere dalla data di notifica del presente decreto”, così che “la sistemazione e/ o il recupero e/ o il ripristino delle aree, comunque interessate all'attività estrattiva” rimane sulla carta.
Il Consigliere Regionale
(Piero anni)
Regione Puglia
INTERROGAZIONE URGENTE DEL CONSIGLIERE REGIONALE MANNI
"CAVA ESTRATTIVA F.LLI PANARESE S.N.C."
ALL'ASSESSORE REGIONALE ALL'ECOLOGIA LOSAPPIO
REGIONE PUGLIA
5/05/2007
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