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Il ponte è stato aperto. La circonvallazione, finalmente, è stata completata. Anni e anni di battaglie, di denaro speso e sperperato.

Leggendo il comunicato stampa del Comitato per il "Ponte della legalità" sembra assurdo scorrere delle frasi, come "All’inaugurazione della circonvallazione nessuno ha ritenuto opportuno invitare il Comitato che in questi anni ha denunciato le prepotenze, [...] ha lottato contro gli infingardi presenti nelle istituzioni, si è battuto contro l’assessore Cascione, ha raccolto centinaia di documenti e ha pubblicato un libro[...]. Sono presenti, invece, le attuali autorità Comunali Vegliesi che non si sono mai chiaramente ed effettivamente impegnate per il completamento di quest’opera". Un comitato che si batte contro un assessore, per di più ai lavori pubblici che dovrebbe quindi darsi da fare affinché le opere PUBBLICHE vengano portate avanti, onestamente e celermente. Invece bisogna "battersi" per il completamente di un'opera pubblica di grande interesse e utilità per il paese.
All'inaugurazione, però, sono presenti le autorità che - anche questa volta (come già successo nel passato, per es. per la Biblioteca Comunale) si prendono applausi ed onori. Un'amministrazione che, nemmeno questa volta, ha saputo chiarire il proprio pensiero ufficiale, nemmeno questa volta ha chiarito da che parte sta.  Questo dimostra, o almeno sembra faccia capire, che si vuole avere un piede in più scarpe.

Nella situazione Sansificio, troviamo la medesima stasi, troviamo ancora un'amministrazione non dalla parte dei cittadini; un assessore (lo stesso di prima) contro il quale ancora occorre battersi perché una cittadinanza ha idee diverse, ha aspirazioni più  grandi, ha rispetto per la propria salute e per quella dei propri figli. Una cittadinanza che prende coscienza dei propri diritti, che tenta di imporsi di fronte a chi con il proprio denaro tenta di imporre proprie scelte politiche ed economiche.

Sembra naturale, a questo punto, chiedersi: cosa ci guardagna un'amministrazione del genere? Cosa ci guadagna in tutto questo un'assessore del genere? Continua a trattarsi ancora di "bene pubblico", di "cosa pubblica". Mi sembra una domanda legittima, visto il procedere di alcune grandi vicende.

E' anche inutile dire: "ma allora perché  queste persone - da anni - continuano ad occupare certi posti?" - "Chi li vota non si rende conto che le loro scelte non coincidono quasi mai con quelle cittadine?"  Non prendiamoci in giro e non offendiamo le intelligenze pensando, al solito, non hanno capacità critiche e capacità  intellettive. Si sa che molte persone vanno al "potere" perché portate da altri, perché sorrette, in termini di voti, da altre persone che - ovviamente - vorranno poi la difesa di certi privilegi o di certe scelte economico-politiche.

La conclusione del ponte, giustamente definito "della legalità" e del sansificio dovrebbe svegliare di più le coscienze e far prendere alla cittadinanza delle decisioni più concrete. Smettiamola di farci guidare da persone che sembra non abbiano interessi pubblici, interessi di tutti ma  solo interessi di parte.

Claudio Penna


Ponte della "legalità" e sansificio, insegni qualcosa alla cittadinanza vegliese
C. Penna
2/03/2009