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CASARANO IL PDL CHIEDE DI TENERE CONTO DELLE OBIEZIONI DELLA PROVINCIA GALLIPOLI BRUTTO EPISODIO SUL CORSO ROMA

 

«Sansificio, impossibile smaltire 150 tonnellate di “prodotto”» Bulli in azione malmenato studente calabrese

 

«C’è il rischio che in futuro l’opificio possa utilizzare biomasse»

 

ALBERTO NUTRICATI
GIUSEPPE ALBAHARI

 


   • C A S A R A N O. Ancora deve sorgere ed il sansificio è già al centro di forti polemiche. È Giampiero Marrella, capogruppo consiliare di FI-Pdl, a sollevare alcune preoccupazioni in merito all’impianto per l’essiccazione della sansa che dovrebbe nascere in contrada Caselle, a ridosso del confine con Collepasso.
   «L'azienda - spiega il consigliere - sorgerà su un terreno di 14 ettari; l’opificio, però, occuperà 800 metri quadri ed avrà due camini da 15 metri. L’impianto lavorerà 750 tonnellate di sansa al giorno e produrrà quotidianamente 150 tonnellate di acqua di vegetazione. Queste acque o verranno smaltite nella fogna bianca, di cui però il luogo è sprovvisto, oppure si useranno dei campi di spandimento in loco. Tuttavia, tecnici del settore mi hanno detto che difficilmente i campi saranno in grado di smaltire 150 tonnellate al giorno. Insomma non si può certo dire che si tratti di un’azien - da che produce banane».
   Benché il sansificio abbia già ottenuto l’autorizzazione da parte dello Sportello unico, Marrella sottolinea come restino in piedi alcune osservazioni contenute nel parere di massima rilasciato dalla Provincia. Secondo tali osservazioni, la sansa andrebbe collocata al chiuso e in compartimenti stagni, e non, come previsto dal progetto, in grandi vasche senza copertura, che danno origine ad «emissioni diffuse di sostanze odorigene». In relazione alle fasi di essiccazione della sansa e di estrazione dell’olio e al confezionamento della sansa esausta sono necessari sistemi di filtraggio per abbattere le emissioni, ma neppure di questo ci sarebbe traccia nel progetto.
   «Poiché l’iter non è ancora finito - continua l’azzurro - il Comune potrebbe procedere con una sospensiva o una revoca dell’au - torizzazione in autotutela senza che questo comporti rischi di richieste risarcitorie da parte dell’azienda, la Bioenergia Investimenti Spa, che al momento della domanda di autorizzazione, il 10 dicembre del 2007, risultava già in possesso dei terreni su cui lo stabilimento dovrà sorgere».
   Ma c'è di più. «Contrariamente a quanto sostenuto dal sindaco - aggiunge Marrella - l'opificio potrà produrre energia elettrica da biomasse. Al momento, l’impian - to rimane di essiccazione di sansa, ma la dice lunga il fatto che nel parere legale richiesto dal Comune si faccia espresso riferimento ad alcune normative nazionali e regionali su impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Per altro, il parere legale si dimostra cauto, invitando l’Amministrazione ad acquisire lo specifico parere della Provincia come “precondizione valutativa indispensabile”».
   Intanto, per oggi è previsto a Collepasso, in piazza Dante alle 18.30, un comizio a cui parteciperanno consiglieri di Collepasso, Casarano, Matino e Supersano.
   • GALLIPOLI. Brutta avventura per gli studenti del liceo scientifico di Reggio Calabria in viaggio d’istruzione in città, e segnatamente per un diciassettenne che con alcuni compagni si era allontanato dalla comitiva. Intorno alle ore 23, mentre sul corso Roma passeggiavano in direzione del centro storico, gli studenti sono stati apostrofati da giovani gallipolini in sella a 4 scooter. A quel punto sono evidentemente scattati dei meccanismi perversi: il bullismo, in primo luogo, di cui la scuola è spesso palestra; la spavalda legge del branco. In ogni caso, è successo che il passeggero è sceso da uno degli scooter ed ha tentato d’impossessarsi degli occhiali che uno studente aveva appeso all’oc - chiello del bavero del giaccone. Alla resistenza opposta dall’ospi - te diciassettenne, il gallipolino, poi risultato suo coetaneo, ha reagito percuotendolo e si è poi allontanato con i compagni.
   Nel frattempo, la scena non è passata inosservata al docente che era rimasto con il grosso del gruppo e che ha chiamato il 113. La «volante» del locale commissariato di polizia è stata tempestiva, non solo nell’accorrere, ma anche nell’identificare i due spacconi a bordo dello scooter. Essendo minore e incensurato, il bullo è stato solo denunciato, ma quello che a scuola è bullismo, fuori dalle mura fin troppo amiche diventa reato: dovrà rispondere di violenza privata e percosse; la posizione dell’altro centauro è al vaglio degli agenti.
   Il sindaco Giuseppe Venneri ha espresso solidarietà agli studenti, «augurandosi di poterli nuovamente ospitare affinché possano sperimentare il vero volto, accogliente, solidale ed affabile, della comunità». Era stato preceduto dal vice questore Leo Nicolì, che consapevole dell’impor tanza rivestita dal turismo per l’economia e l’immagine cittadine, aveva anticipato le scuse a nome della città.

 


CASARANO: «Sansificio, impossibile smaltire 150 tonnellate di “prodotto”»
GDM
16/02/2009