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Egregio Avv. Catamo Lorenzo, quando - purtroppo - si verificano simili incidenti, ritengo propriamente non si tratti di dibattere nè di impianti semaforici, né di dossi artificiali, o questioni similari; la problematica va preliminarmente e correttamente posta su un piano differente. Occorre anzitutto porsi un interrogativo: se nelle prime ore del mattino (circa alle ore 01:45) un'autovettura in corrispondenza di una intersezione principale regolata da segnaletica di "STOP" conclude la propria corsa in modo spettacolare su un palo della pubblica illuminazione stroncandolo, provocando danni alla segnaletica stradale, devastando un palo semaforico, ed andando a collidere con un'altra autovettura, influisce il funzionamento o meno di un semaforo, che è oltretutto - per legge non può essere attivo a tempi fissi proprio nella fascia notturna dalle ore 23,00 alle ore 07,00?
Allora, una cosa sono le norme dettate a tutela della sicurezza stradale, che nel caso di specie non v'è dubbio che vengono clamorosamente disattese; altra cosa sono le norme dettate a presidio dello scorrimento e fluidità della circolazione stradale, come ad esempio il funzionamento di un semaforo, che serve per regolare, nel tempo, l'avanzamento delle correnti di traffico in una intersezione o tronco stradale. Ebbene, proprio a distanza di poche ore dal predetto evento, un altro spettacolare incidente notturno si è verificato lungo la strada di via F.lli Bandiera, nei pressi della farmacia, laddove un veicolo si è schiantato sul muro di una abitazione, devastandolo; e qui non c'è nessun semaforo che tenga. Le cennate casistiche trovano un minimo comune denominatore, ossia in entrambi i casi viene in gioco l'unico fattore causale essenziale ed esiziale: il mancato rispetto delle elementari norme di guida, l'alta velocità e la conseguente perdita di controllo del veicolo. Vogliamo nascondere la responsabilità individuale degli autori di simili fatti scaricando la responsabilità su altri soggetti?
Non mi pare corretto.
Replica del Comandante della P.M. all'Avv. Lorenzo Catamo Comandante P.M. 18/06/2009 |