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Il Consiglio di Stato ribalta la decisione del Tar di Lecce, ma le sorti dell'amministrazione comunale si conosceranno definitivamente solo il prossimo 21 luglio

 

L'ASSISE NON SI TOCCA

VEGLIE - Contrordine: il consiglio comunale di Veglie non si tocca, almeno fino al prossimo 21 luglio.

Un decreto monocratico urgente del Consiglio di Stato ribalta la decisione del Tar di Lecce, che pochi giorni fa, aveva sospeso i provvedimenti di surroga degli undici consiglieri dimissionari. E riporta sostanzialmente la situazione al punto di partenza, legittimando, almeno per il momento, le surroghe degli 11 consiglieri di maggioranza e opposizione che avevano rassegnato le loro dimissioni.

Il presidente della quinta sezione del Consiglio di Stato, ha accolto le varie censure mosse dal Comune alla decisione del Tar, dando sostanzialmente ragione alla tesi sostenuta dal professor Ernesto Sticchi Damiani, legale di Palazzo di Città. Ma non è entrato nel merito della questione. La parola fine all’intera vicenda sarà pronunciata solo il 21 luglio prossimo, quando lo stesso Consiglio di Stato con una udienza collegiale, deciderà sulla effettiva legittimità dei provvedimenti assunti dal consiglio comunale di Veglie. Fino a quella data non vi saranno pericoli di commissariamento.

La vicenda, va ricordato, prende le mosse all’indomani delle dimissioni del consigliere di maggioranza Antonio de Bartolomeo, cui fa seguito l’immediata convocazione dell’Assise per la sua surroga, e le successive dimissioni di altri dieci consiglieri.

Per l’opposizione, le undici dimissioni dovevano portare allo scioglimento del consiglio. Tesi diversa era quella sostenuta dall’amministrazione comunale. Da qui il braccio di ferro e il ricorso ai giudici, prima del Tar e poi del Consiglio di Stato. Per quest’ultimo, la convocazione dell’assise fra la prima dimissione e le altre, ha fatto venir meno il presupposto della simultaneità, presupposto necessario allo scioglimento dell’amministrazione.


l'assise non si tocca
GdM
7/07/2009