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L’interrogazione del consigliere regionale
Pietro Manni, all’assessore regionale all’Ambiente, Michele Losappio , riconduce la circonvallazione di
Veglie al centro di nuove polemiche. Nel mirino l“autorizzazione all’ampliamento di una cava e la costruzione di un viadotto. «La Provincia di Lecce - dice Manni - ha dovuto accollarsi le spese di un viadotto lungo 180 metri, costato quanto l’intera circonvallazione, a cui è da aggiungere l’indennizzo che sarà costretta a pagare alla ditta per le pretese di risarcimento dei danni subiti all’attività estrattiva per la costruzione del viadotto. Danni da risarcire anche se l’impresa ha scavato abusivamente? - si chiede Manni - L’impresa Panarese ha avuto un’autorizzazione regionale all’ampliamento dell’attività estrattiva che ha interessato il tracciato della circonvallazione, già approvato nel 1997, senza il parere del Comitato tecnico attività estrattiva. Lo stesso commissario prefettizio del Comune di Veglie - commenta Manni - ha chiesto nel 2000 alla Regione la revoca del decreto regionale di ampliamento della cava. Non risulta che la Regione abbia mai dato risposta. Inoltre, il commissario prefettizio - continua Manni - chiedeva di verificare se la ditta Panarese avesse presentato all’Ufficio Minerario ogni 24 mesi il piano topografico dei lavori effettuati. Anche questa volta, nessuna risposta, al contrario, la Regione rilasciava parere favorevole al progetto di ampliamento ulteriore della cava”. KATIA MANCA Circonvallazione di Veglie spese moltiplicate Katia Manca 16/05/2007 |