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Replica all'articolo dell'avv. Catamo

Pur affascinato dall’epicicloide lunare e non meno lusingato dalla “dotta” considerazione delle mie repliche (seppur ritenute “stucchevoli”), tento modestamente di replicare alle osservazioni dell’avv.Catamo (persona di nobile cultura), auspicando che le mie dissertazioni non siano poi ritenute tanto “sprezzanti”, ma – spero – quantomeno utili per attenzionare problematiche di degno interesse.
Reputo che nell’affrontare un problema di qualsivoglia genere e specie occorra muovere dall’esatto inquadramento dei presupposti di fatto, per poter poi giungere a conclusioni parimenti corrette; difatti se i presupposti sono falsati lo saranno altrettanto le consequenzialità.
La causa dell’incidente occorso viene prospettata dall’avv. Catamo come connessa a motivi di visuale dell’incrocio.
Dagli elementi in possesso a questo ufficio non risulta che l’automobilista per motivi di visuale abbia male osservato il segnale di stop; e che in ragione di ciò ne sarebbe scaturita una mala-osservazione dello stop.
Come si fa a dir ciò? Chi lo dice? Un testimone?
E’ una constatazione di fatto, o è una mera congettura personale?
Risulta invece che il conducente non avrebbe affatto osservato il segnale di stop.
Allora il problema non è il semaforo, ma come compiere in tutta sicurezza la manovra dello stop.
Più volte con l’amico Presidente del Club Ferrari, Totò Ingrosso, convinto assertore delle tecniche di “guida sicura” e sempre attento alle tematiche della sicurezza stradale, abbiamo fatto una riflessione condivisa: pochissimi conducenti osservano correttamente il segnale di stop.
Con¬siderata l’estrema pericolosità di questa manovra, il primo principio è quello di procedere con la massima prudenza per evitare l’incidente stradale, previsto dal 1° comma dell’art.145 del Codice della Strada; l’obbligo di arresto è un presupposto indefettibile, spesso disatteso.
Un’ultima considerazione va fatta. Il veicolo di servizio della P.M. procedeva sulla via Bosco direzione fuori centro abitato, quindi l’altro veicolo, che usciva da via Veneto direzione via Italia Nuova, senza dare precedenza avrebbe invaso sia la prima, che la seconda corsia di via Bosco.

Lì 27.07.2009.
Il Comandante della P.M. di Veglie
Cap. dott.Massimiliano Leo


Replica all'articolo dell'avv. Lorenzo Catamo del 21.7.09
Cap. M. Leo
27/07/2009