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UNA LABILE TRACCIA INDELEBILE di Paolo Federici, 0111 Edizioni, 2008 Come Dan Brown ha analizzato l'Ultima Cena di Leonardo Da Vinci, alla ricerca di particolari nascosti da divulgare in un romanzo, così s'è mosso l'autore di questo libro, anche lui alle prese con un codice. Genetico, stavolta. Tutto ha avuto inizio dallo scambio di paternità della Crocifissione di Cristo del refettorio di Santa Maria Delle Grazie a Milano: Giovanni Canavesio da Pinerolo o Giovanni Donato da Montorfano? Da questo dilemma è nato l'interesse per le opere del pittore ligure itinerante, che ha condotto il protagonista fino a Evidenziato il periodo storico ed ascoltate le leggende della Tradizione, questi inizia ad analizzare l'affresco, soffermandosi su stranezze e incongruenze, come fossero messaggi volutamente inseriti da Canavesio per indirizzare i posteri verso reconditi segreti del Nobile Casato Savoia… Si sussurrava, ai tempi, che Amedeo VII, costretto per ragioni di Stato a sposare Bona De Berry, avesse segretamente designato al trono Francesca, la figlia illegittima avuta da Aurora. E anche che non fosse stato colto da morte naturale… Affascinato dalla storia, il protagonista idealizza una possibile mappa delle ramificazioni di quel ceppo Savoia, identificabile da una "impercettibile mutazione genetica" che, a partire dalla capostipite Francesca, viene tramandata a tutta la discendenza. Dalla sua penna scaturiscono così, in capitoli intercalati ad altre argomentazioni, le vicissitudini di vari personaggi, con le loro storie d'amore. Quando la labile traccia indelebile viene identificata col nome scientifico: Teleangiectasia Emorragica Ereditaria, o Morbo di Rendu-Osler. (HHT in inglese), l'io narrante scende in campo in prima persona, con tanto di nome e cognome - Paolo Federici - e continua a raccontare, a dialogare coi lettori, senza perdere il sorriso, anche quando il discorso si fa serio, anche quando la disquisizione si fa informazione, se non divulgazione scientifica. Perché gli preme far sapere che anche una malattia inguaribile può avere dei lati positivi. Che ammalati o sani, la vita di tutti è appesa ad un filo, per cui è importante "saperla affrontare in maniera assolutamente ottimistica, cercando in tutte le cose, sempre e solo il lato positivo"; che "sarebbe bello pensare che i discepoli di Aurora, uniti in un club esclusivo, potessero dare il loro contributo affinché questo nostro mondo, oggi così bistrattato, torni ad essere un posto dove è bello vivere"; ed infine concludere, sottolineando anche l'appartenenza sua e dei figli a quel club speciale: "Noi Rendu-Osleriani, benvoluti dagli Elohim, ci faremo carico di mandare avanti questo pazzo mondo, sorridendo apertamente, senza doverci più vergognare della nostra malattia". UNA LABILE TRACCIA INDELEBILE: Per tutti i lettori, un forte invito all'ottimismo e alla gioia di vivere. 195 pagine divise fra periodi storici e attualità, fantasia e realtà, informazioni e ricerche varie, celie e dialogo coi lettori: il tutto ricucito con un filo pregno di serietà. Uno spasso. Ben compensato il costo del libro! dania UNA LABILE TRACCIA INDELEBILE di Paolo Federici dania 28/09/2009 |