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COMUNE DI VEGLIE
Assessorato all’Ambiente, al Mezzogiorno e alle politiche comunitarie

Prot. n. 13147 Veglie, 12-10-2009
 Al Parlamento Europeo   Strasburgo
Al Consiglio della Comunità Economica europea Bruxelles
Al Comitato economico e sociale della Cee Bruxelles
Al Comitato delle Regioni         Bruxelles
Alla Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale Bruxelles
Alla Commissione Ambiente Bruxelles
Al Presidente della Repubblica  Roma
Al Presidente del Consiglio dei Ministri Roma
Al Ministro delle Politiche agricole Roma
Al Ministro dell’Ambiente         Roma
Al Presidente della Regione Puglia Bari
All’Assessore all’Agricoltura della Regione Puglia Bari
All’Assessore all’Ambiente della Regione Puglia Bari
A tutte le associazioni sindacali
A tutti i Comuni del Salento
Agli Organi di Informazione

OGGETTO : Richiesta di un nuovo regolamento comunitario per impiantare nuovi
vigneti a  solo scopo energetico

Raccomandata a. r.

La Politica Comunitaria dell’ultimo decennio è contraddittoria; da una parte
afferma che vuole ridurre l’inquinamento atmosferico in conformità
dell’accordo di Kyoto e dall’altra distrugge migliaia di ettari di vigneto
che , come sappiamo, produce l’ossigeno per circa nove mesi l’anno.
Solo quest’anno in Italia sono state presentate domande di estirpazione di
vigneto pari a 25.928 ettari di cui circa 9.000 in Puglia.
Le estirpazioni avvenute nel passato hanno prodotto il fallimento di alcune
cantine sociali nel Salento ed altre stanno in cattive acque.
Nel solo Comune di Veglie la produzione di uva è passata in pochi anni da
90.000 a 10.000 quintali.
La coltivazione della vite durante la 1^ Repubblica ha prodotto ricchezza
agli agricoltori meridionali che hanno potuto sopravvivere grazie ad una
classe dirigente che ha governato tenendo presente gli interessi di tutte le
classi sociali specialmente degli agricoltori.
Il vino che le cantine sociali non riuscivano a vendere veniva acquistato
dallo Statoa prezzo remunerativo e trasformato in alcool .
Adesso , la Comunità Europea ha imposto la distillazione a prezzi stracciati
e solo quando lo ritiene opportuno.
Eppure l’alcool è una risorsa materiale che la Comunità Europea non vuole
sfruttare .
Vuole sfruttare invece le biomasse dei semi di girasole , che inquinano e
non producono ossigeno, e non le biomasse dei derivati dell’uva.
Perché il Brasile può utilizzare come carburante l’alcool prodotto in Italia
e noi no? Mistero della politica europea !
Eppure il petrolio è un prodotto che noi importiamo a caro prezzo e che è
destinato a finire ; qualcuno ha addirittura calcolato che dovrebbe finire
tra qualche decennio !
Se l’Europa decidesse una diversa politica energetica avremmo come
conseguenza :
-un ambiente più pulito ;
-un’economia più giusta a vantaggio degli agricoltori ;
-una maggiore durata del petrolio ;
-una maggiore occupazione ;
-una maggiore giustizia sociale .
La politica europea sinora ha salvaguardato l’industria ed ha affossato
l’Agricoltura.
Si ringraziano le Autorità per la cortese attenzione e si resta in attesa di
comunicazioni al riguardo.

Il Presidente del Consiglio                                               Il Sindaco
(dr. Pietro CALCAGNILE )                                    ( dr. Fernando FAI )


Richiesta di un nuovo regolamento comunitario per impiantare nuovi vigneti a solo scopo energetico
pietro calcagnile
19/10/2009