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ĄĄ ĄĄ A s s o c i a z i o n e In g e g n e r i e A r c h it e t ti L i b e ri P r o f e s s io n i s ti ĄĄSede legale : Via Casa Savoia n.4 73010 Vegl ie ( LE ) www.aialp. i t - info@aialp. i t tel . 0832.969468 ¨C 0832.970522 fax.0832.970571 tel . 0832.969468 ¨C 0832.970522 fax.0832.970571ĄĄ ĄĄĄĄ Spett.le Regione Puglia c.a. Ass. Angela Barbanente
Via delle Magnolie, 8 Z. Industriale MODUGNO (BA) Sig. Sindaco Comune di Leverano Via F. Turati, 3 - 73045 Sig. Sindaco Comune di Carmiano Piazza Assunta, 3 - 73041 Sig. SINDACO Del Comune di Veglie p.co Rimembranze - 73010 Via delle Magnolie, 8 Z. Industriale MODUGNO (BA)
Sig. Sindaco Comune di Leverano Via F. Turati, 3 - 73045
Sig. Sindaco Comune di Carmiano Piazza Assunta, 3 - 73041
Sig. SINDACO Del Comune di Veglie p.co Rimembranze - 73010
Oggetto : osservazioni relative alla realizzazione di un parco eolico di propriet¨¤ della societ¨¤ " Nextwind s.r.l.," con sede in Potenza alla via del Gallitello n.229. Avviso pubblico Comune di Veglie del 01.10.2009
La pubblicazione dellĄŻavviso pubblico di cui sopra relativo alla installazione di un parco eolico costituito da 47 Generatori alti circa 110 mt nel territorio ricadente nella Provincia di Lecce nei
comuni di Veglie, Carmiano e Leverano, induce codesta associazione ad alcune considerazioni di rilievo su tale intervento che necessariamente portano ad esprimere un parere decisamente contrario per le motivazioni di seguito esposte. comuni di Veglie, Carmiano e Leverano, induce codesta associazione ad alcune considerazioni di rilievo su tale intervento che necessariamente portano ad esprimere un parere decisamente contrario per le motivazioni di seguito esposte. Premesse Si precisa sin dĄŻora che lĄŻassociazione AIALP ¨¨ assolutamente favorevole alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per i benefici che esse comportano sullĄŻambiente in quanto non inquinano, sono inesauribili, contribuiscono a tenere pulito il nostro pianeta, fanno risparmiare, ed sono incentivate in varie forme dallo Stato. Alcuni degli associati sono per altro impegnati come professionisti nella progettazione o direzione degli stessi. AIALP vuol porre allĄŻattenzione dei destinatari alcune problematiche che potrebbero annullare gli effetti positivi di tali impianti, in alcuni casi ottenendo un feedbach assolutamente negativo. A nostro avviso esiste un problema politico e la domanda ¨¨ : "in che modo", "dove" e in che
"entit¨¤" vanno realizzati tali interventi affinch¨Ś il tutto si traduca in effetto positivo per lĄŻambiente,
il territorio e per i cittadini. EĄŻ ormai noto che la realizzazione del parco eolico e delle opere connesse alla realizzazione di un
impianto di simile portata ha come primo, pi¨´ vistoso ed evidente effetto, la devastazione irreversibile dei valori paesaggistici e panoramici. Tale impatto viene notevolmente amplificato dal fatto che gli impianti, spesso aggregati in aree di confine tra pi¨´ comuni, vengono contestualmente presentati separatamente con pi¨´ progetti nelle stesse aree : risulta che sono in corso almeno altri tre progetti di parchi eolici in aree limitrofe a quella dove dovr¨¤ sorgere quello in questione. Un esempio drammatico in tal senso ¨¨ rappresentato dalla Valle del Fortore nel Sannio, al confine tra le regioni Campania, Puglia e Molise, dove diverse amministrazioni pubbliche hanno imprudentemente consentito lĄŻinstallazione ognuna di una certo numero di pale eoliche cosicch¨Ś oggi i crinali di tutto il comprensorio ospitano quasi 600 torri. LĄŻeffetto visivo e prospettico da qualsiasi punto si osservi la vallata ¨¨ tale che lĄŻintero aspetto dei luoghi risulta pesantemente trasformato e ci¨°, unitamente alla rumorosit¨¤ delle pale, ha contribuito a far decadere in modo definitivo qualsiasi valenza turistica di questo territorio. Alla devastazione del paesaggio si accompagna poi il grave danno arrecato allĄŻambiente naturale, nelle sue varie componenti. Spesso le aree scelte per la realizzazione degli impianti costituiscono habitat di elevato pregio naturalistico e paesaggistico, o ricadono in territorio di elevata vocazione turistica e agricola ( es. parco negroamaro, ). I progetti che si stanno proponendo, a nostro avviso, non tengono conto della presenza di questi elementi caratterizzanti del territorio Salentino. LĄŻinsieme delle torri e delle infrastrutture inoltre, esercitano un impatto pesantemente negativo su flora e fauna. Ogni centrale richiede la realizzazione di strade, di manufatti, di scavi per la posa dei cavi, di cabine di trasformazione (una per ogni torre),ecc. Sono opere che vanno a perturbare gravemente gli equilibri degli ecosistemi e che comportano la distruzione di intere comunit¨¤ animali e vegetali. Vista la localizzazione degli impianti progettati risultano particolarmente a rischio uliveti, vigneti , aziende agricole in genere poich¨Ś lĄŻoccupazione delle aree, la costruzione delle strade di accesso, delle infrastrutture e delle linee per il collegamento alla rete di trasmissione nazionale non pu¨° non interessare tali importanti colture e strutture del territorio circostante. Lo sviluppo della rete stradale di servizio, proporzionata per giunta allĄŻaccesso di mezzi pesanti di eccezionali dimensioni, non solo rompe la continuit¨¤ dei delicati ambienti ma altera fortemente il drenaggio dei terreni provocandone mutamenti irreversibili a svantaggio di un territorio gi¨¤ martoriato per allagamenti nel periodo invernale. LĄŻapertura delle strade di servizio per esempio, che dovrebbero necessariamente raggiungere ogni singola torre, non potrebbe non arrecare danni alla stabilit¨¤ dei suoli, mutando gli aspetti idrogeologici e alterando la circolazione superficiale delle acque. "entit¨¤" vanno realizzati tali interventi affinch¨Ś il tutto si traduca in effetto positivo per lĄŻambiente,
il territorio e per i cittadini. EĄŻ ormai noto che la realizzazione del parco eolico e delle opere connesse alla realizzazione di un
impianto di simile portata ha come primo, pi¨´ vistoso ed evidente effetto, la devastazione irreversibile dei valori paesaggistici e panoramici. Tale impatto viene notevolmente amplificato dal fatto che gli impianti, spesso aggregati in aree di confine tra pi¨´ comuni, vengono contestualmente presentati separatamente con pi¨´ progetti nelle stesse aree : risulta che sono in corso almeno altri tre progetti di parchi eolici in aree limitrofe a quella dove dovr¨¤ sorgere quello in questione. Un esempio drammatico in tal senso ¨¨ rappresentato dalla Valle del Fortore nel Sannio, al confine tra le regioni Campania, Puglia e Molise, dove diverse amministrazioni pubbliche hanno imprudentemente consentito lĄŻinstallazione ognuna di una certo numero di pale eoliche cosicch¨Ś oggi i crinali di tutto il comprensorio ospitano quasi 600 torri. LĄŻeffetto visivo e prospettico da qualsiasi punto si osservi la vallata ¨¨ tale che lĄŻintero aspetto dei luoghi risulta pesantemente trasformato e ci¨°, unitamente alla rumorosit¨¤ delle pale, ha contribuito a far decadere in modo definitivo qualsiasi valenza turistica di questo territorio. Alla devastazione del paesaggio si accompagna poi il grave danno arrecato allĄŻambiente naturale, nelle sue varie componenti. Spesso le aree scelte per la realizzazione degli impianti costituiscono habitat di elevato pregio naturalistico e paesaggistico, o ricadono in territorio di elevata vocazione turistica e agricola ( es. parco negroamaro, ). I progetti che si stanno proponendo, a nostro avviso, non tengono conto della presenza di questi elementi caratterizzanti del territorio Salentino. LĄŻinsieme delle torri e delle infrastrutture inoltre, esercitano un impatto pesantemente negativo su flora e fauna. Ogni centrale richiede la realizzazione di strade, di manufatti, di scavi per la posa dei cavi, di cabine di trasformazione (una per ogni torre),ecc. Sono opere che vanno a perturbare gravemente gli equilibri degli ecosistemi e che comportano la distruzione di intere comunit¨¤ animali e vegetali. Vista la localizzazione degli impianti progettati risultano particolarmente a rischio uliveti, vigneti , aziende agricole in genere poich¨Ś lĄŻoccupazione delle aree, la costruzione delle strade di accesso, delle infrastrutture e delle linee per il collegamento alla rete di trasmissione nazionale non pu¨° non interessare tali importanti colture e strutture del territorio circostante. Lo sviluppo della rete stradale di servizio, proporzionata per giunta allĄŻaccesso di mezzi pesanti di eccezionali dimensioni, non solo rompe la continuit¨¤ dei delicati ambienti ma altera fortemente il drenaggio dei terreni provocandone mutamenti irreversibili a svantaggio di un territorio gi¨¤ martoriato per allagamenti nel periodo invernale. LĄŻapertura delle strade di servizio per esempio, che dovrebbero necessariamente raggiungere ogni singola torre, non potrebbe non arrecare danni alla stabilit¨¤ dei suoli, mutando gli aspetti idrogeologici e alterando la circolazione superficiale delle acque. il territorio e per i cittadini. EĄŻ ormai noto che la realizzazione del parco eolico e delle opere connesse alla realizzazione di un
impianto di simile portata ha come primo, pi¨´ vistoso ed evidente effetto, la devastazione irreversibile dei valori paesaggistici e panoramici. Tale impatto viene notevolmente amplificato dal fatto che gli impianti, spesso aggregati in aree di confine tra pi¨´ comuni, vengono contestualmente presentati separatamente con pi¨´ progetti nelle stesse aree : risulta che sono in corso almeno altri tre progetti di parchi eolici in aree limitrofe a quella dove dovr¨¤ sorgere quello in questione. Un esempio drammatico in tal senso ¨¨ rappresentato dalla Valle del Fortore nel Sannio, al confine tra le regioni Campania, Puglia e Molise, dove diverse amministrazioni pubbliche hanno imprudentemente consentito lĄŻinstallazione ognuna di una certo numero di pale eoliche cosicch¨Ś oggi i crinali di tutto il comprensorio ospitano quasi 600 torri. LĄŻeffetto visivo e prospettico da qualsiasi punto si osservi la vallata ¨¨ tale che lĄŻintero aspetto dei luoghi risulta pesantemente trasformato e ci¨°, unitamente alla rumorosit¨¤ delle pale, ha contribuito a far decadere in modo definitivo qualsiasi valenza turistica di questo territorio. Alla devastazione del paesaggio si accompagna poi il grave danno arrecato allĄŻambiente naturale, nelle sue varie componenti. Spesso le aree scelte per la realizzazione degli impianti costituiscono habitat di elevato pregio naturalistico e paesaggistico, o ricadono in territorio di elevata vocazione turistica e agricola ( es. parco negroamaro, ). I progetti che si stanno proponendo, a nostro avviso, non tengono conto della presenza di questi elementi caratterizzanti del territorio Salentino. LĄŻinsieme delle torri e delle infrastrutture inoltre, esercitano un impatto pesantemente negativo su flora e fauna. Ogni centrale richiede la realizzazione di strade, di manufatti, di scavi per la posa dei cavi, di cabine di trasformazione (una per ogni torre),ecc. Sono opere che vanno a perturbare gravemente gli equilibri degli ecosistemi e che comportano la distruzione di intere comunit¨¤ animali e vegetali. Vista la localizzazione degli impianti progettati risultano particolarmente a rischio uliveti, vigneti , aziende agricole in genere poich¨Ś lĄŻoccupazione delle aree, la costruzione delle strade di accesso, delle infrastrutture e delle linee per il collegamento alla rete di trasmissione nazionale non pu¨° non interessare tali importanti colture e strutture del territorio circostante. Lo sviluppo della rete stradale di servizio, proporzionata per giunta allĄŻaccesso di mezzi pesanti di eccezionali dimensioni, non solo rompe la continuit¨¤ dei delicati ambienti ma altera fortemente il drenaggio dei terreni provocandone mutamenti irreversibili a svantaggio di un territorio gi¨¤ martoriato per allagamenti nel periodo invernale. LĄŻapertura delle strade di servizio per esempio, che dovrebbero necessariamente raggiungere ogni singola torre, non potrebbe non arrecare danni alla stabilit¨¤ dei suoli, mutando gli aspetti idrogeologici e alterando la circolazione superficiale delle acque. impianto di simile portata ha come primo, pi¨´ vistoso ed evidente effetto, la devastazione irreversibile dei valori paesaggistici e panoramici. Tale impatto viene notevolmente amplificato dal fatto che gli impianti, spesso aggregati in aree di confine tra pi¨´ comuni, vengono contestualmente presentati separatamente con pi¨´ progetti nelle stesse aree : risulta che sono in corso almeno altri tre progetti di parchi eolici in aree limitrofe a quella dove dovr¨¤ sorgere quello in questione. Un esempio drammatico in tal senso ¨¨ rappresentato dalla Valle del Fortore nel Sannio, al confine tra le regioni Campania, Puglia e Molise, dove diverse amministrazioni pubbliche hanno imprudentemente consentito lĄŻinstallazione ognuna di una certo numero di pale eoliche cosicch¨Ś oggi i crinali di tutto il comprensorio ospitano quasi 600 torri. LĄŻeffetto visivo e prospettico da qualsiasi punto si osservi la vallata ¨¨ tale che lĄŻintero aspetto dei luoghi risulta pesantemente trasformato e ci¨°, unitamente alla rumorosit¨¤ delle pale, ha contribuito a far decadere in modo definitivo qualsiasi valenza turistica di questo territorio. Alla devastazione del paesaggio si accompagna poi il grave danno arrecato allĄŻambiente naturale, nelle sue varie componenti. Spesso le aree scelte per la realizzazione degli impianti costituiscono habitat di elevato pregio naturalistico e paesaggistico, o ricadono in territorio di elevata vocazione turistica e agricola ( es. parco negroamaro, ). I progetti che si stanno proponendo, a nostro avviso, non tengono conto della presenza di questi elementi caratterizzanti del territorio Salentino. LĄŻinsieme delle torri e delle infrastrutture inoltre, esercitano un impatto pesantemente negativo su flora e fauna. Ogni centrale richiede la realizzazione di strade, di manufatti, di scavi per la posa dei cavi, di cabine di trasformazione (una per ogni torre),ecc. Sono opere che vanno a perturbare gravemente gli equilibri degli ecosistemi e che comportano la distruzione di intere comunit¨¤ animali e vegetali. Vista la localizzazione degli impianti progettati risultano particolarmente a rischio uliveti, vigneti , aziende agricole in genere poich¨Ś lĄŻoccupazione delle aree, la costruzione delle strade di accesso, delle infrastrutture e delle linee per il collegamento alla rete di trasmissione nazionale non pu¨° non interessare tali importanti colture e strutture del territorio circostante. Lo sviluppo della rete stradale di servizio, proporzionata per giunta allĄŻaccesso di mezzi pesanti di eccezionali dimensioni, non solo rompe la continuit¨¤ dei delicati ambienti ma altera fortemente il drenaggio dei terreni provocandone mutamenti irreversibili a svantaggio di un territorio gi¨¤ martoriato per allagamenti nel periodo invernale. LĄŻapertura delle strade di servizio per esempio, che dovrebbero necessariamente raggiungere ogni singola torre, non potrebbe non arrecare danni alla stabilit¨¤ dei suoli, mutando gli aspetti idrogeologici e alterando la circolazione superficiale delle acque. Ancora, si pu¨° affermare che esiste un problema di "smaltimento" che non si pu¨° "rimandare" alle future generazioni : le dimensioni degli aereo generatori (molti modelli dellĄŻultima generazione superano le 200 tonnellate lĄŻuno) e delle relative fondamenta in cemento, rendono proibitivi i costi di rimozione di queste strutture, una volta che queste non venissero pi¨´ utilizzate a causa degli eccessivi costi di manutenzione o dellĄŻobsolescenza dovuta al progresso tecnologico. Come gi¨¤ avvenuto altrove, si avrebbero cimiteri di centrali eoliche abbandonate al degrado ed al
disfacimento, monumenti pi¨´ che eloquenti allĄŻinsipienza, per non dire altro, dei responsabili della gestione del territorio. CONCLUSIONI * La realizzazione dellĄŻimpianto eolico in questione rappresenta un vero e proprio IMPIANTO
INDUSTRIALE, e pertanto gi¨¤ in quanto tale la sua ubicazione in aree pregevoli dal punto di
vista ambientale, agricola e turistica (soprattutto turismo rurale considerati i molteplici impianti agrituristici presenti ) risulta del tutto incompatibile con la vocazione di questi territori,
con lĄŻaggravante che ci¨° comporter¨¤ la costruzione di infrastrutture di servizio, come strade e linee elettriche, che ne accrescono il gi¨¤ notevole impatto sullĄŻambiente e sulle sue varie componenti. * Non ¨¨ accettabile che, come invece ¨¨ diventata prassi usuale, la localizzazione e la dimensione degli impianti vengano decise solo in base a contrattazioni tra le ditte produttrici ed i comuni interessati, "svendendo" i valori ambientali pi¨´ significativi dei territori, tra lĄŻaltro con danni anche economici assai notevoli per lĄŻagricoltura, lĄŻagriturismo, il turismo naturalistico, lĄŻallevamento del bestiame, eccetera. Questi impianti rischiano davvero di compromettere irrimediabilmente la naturale vocazione turistica/agricola del nostro territorio che ormai riguarda sia le marine che l'entroterra ; * Non ¨¨ accettabile che si deturpi in maniera incontrollata un territorio come il nostro , senza tener conto degli effetti che tali impianti possano indurre alle popolazioni residenti quando, come in questo caso, in un raggio di 5-7 KM dallĄŻubicazione dellĄŻimpianto vi ¨¨ insediata una popolazione di quasi 100.000 abitanti !; * Non ¨¨ ammissibile che nel solo Comune di Veglie risultano presentati progetti per lĄŻinstallazione di circa 150 Pale eoliche e impianti di fotovoltaico che interessano circa 50 ettari !! E per di pi¨´ in
un territorio costruito e a vocazione edificatoria in quanto lo strumento urbanistico consente la
realizzazione di case rurali in zona agricola permettendo a molti cittadini di realizzarsi una piccola abitazione nonch¨¨ in alcuni casi riqualificare aree agricole in stato di semi-abbandono * Non si comprende come strumenti urbanistici quali il PUTT/p siano cos¨Ź restrittivi per le costruzioni di modeste entit¨¤ ( muri di recinzioni, case rurali etc.) al fine di tutelare il territorio e poi si consenta la costruzione di parchi eolici nelle stesse aree o appena limitrofe! ( vedi caso in questione); occorre pertanto che le Regioni varino piani energetici accurati che tengano conto dei valori ambientali e in attesa di tali piani, deve essere imposta una moratoria alla realizzazione di nuovi impianti di simile portata in zone cos¨Ź "delicate"; * Non si conoscono i concreti effetti positivi che impianti di simile portata potrebbero e dovrebbero avere sul territorio interessato in quanto ad oggi sia lĄŻenergia che i capitali prodotti transitano direttamente verso il nord o in terra straniera, senza alcun beneficio quindi per la popolazione residente; * Risultano mediamente depositati presso le Amministrazioni Comunali mediamente dai 5 ai 10 progetti tra impianti eolici e fotovoltaici, alcuni soggetti a DIA altri ad autorizzazione unica: se fossero tutti autorizzati da domani ci ritroveremo in un territorio con paesaggio lunare costituito da disfacimento, monumenti pi¨´ che eloquenti allĄŻinsipienza, per non dire altro, dei responsabili della gestione del territorio. CONCLUSIONI * La realizzazione dellĄŻimpianto eolico in questione rappresenta un vero e proprio IMPIANTO
INDUSTRIALE, e pertanto gi¨¤ in quanto tale la sua ubicazione in aree pregevoli dal punto di
vista ambientale, agricola e turistica (soprattutto turismo rurale considerati i molteplici impianti agrituristici presenti ) risulta del tutto incompatibile con la vocazione di questi territori,
con lĄŻaggravante che ci¨° comporter¨¤ la costruzione di infrastrutture di servizio, come strade e linee elettriche, che ne accrescono il gi¨¤ notevole impatto sullĄŻambiente e sulle sue varie componenti. * Non ¨¨ accettabile che, come invece ¨¨ diventata prassi usuale, la localizzazione e la dimensione degli impianti vengano decise solo in base a contrattazioni tra le ditte produttrici ed i comuni interessati, "svendendo" i valori ambientali pi¨´ significativi dei territori, tra lĄŻaltro con danni anche economici assai notevoli per lĄŻagricoltura, lĄŻagriturismo, il turismo naturalistico, lĄŻallevamento del bestiame, eccetera. Questi impianti rischiano davvero di compromettere irrimediabilmente la naturale vocazione turistica/agricola del nostro territorio che ormai riguarda sia le marine che l'entroterra ; * Non ¨¨ accettabile che si deturpi in maniera incontrollata un territorio come il nostro , senza tener conto degli effetti che tali impianti possano indurre alle popolazioni residenti quando, come in questo caso, in un raggio di 5-7 KM dallĄŻubicazione dellĄŻimpianto vi ¨¨ insediata una popolazione di quasi 100.000 abitanti !; * Non ¨¨ ammissibile che nel solo Comune di Veglie risultano presentati progetti per lĄŻinstallazione di circa 150 Pale eoliche e impianti di fotovoltaico che interessano circa 50 ettari !! E per di pi¨´ in
un territorio costruito e a vocazione edificatoria in quanto lo strumento urbanistico consente la
realizzazione di case rurali in zona agricola permettendo a molti cittadini di realizzarsi una piccola abitazione nonch¨¨ in alcuni casi riqualificare aree agricole in stato di semi-abbandono * Non si comprende come strumenti urbanistici quali il PUTT/p siano cos¨Ź restrittivi per le costruzioni di modeste entit¨¤ ( muri di recinzioni, case rurali etc.) al fine di tutelare il territorio e poi si consenta la costruzione di parchi eolici nelle stesse aree o appena limitrofe! ( vedi caso in questione); occorre pertanto che le Regioni varino piani energetici accurati che tengano conto dei valori ambientali e in attesa di tali piani, deve essere imposta una moratoria alla realizzazione di nuovi impianti di simile portata in zone cos¨Ź "delicate"; * Non si conoscono i concreti effetti positivi che impianti di simile portata potrebbero e dovrebbero avere sul territorio interessato in quanto ad oggi sia lĄŻenergia che i capitali prodotti transitano direttamente verso il nord o in terra straniera, senza alcun beneficio quindi per la popolazione residente; * Risultano mediamente depositati presso le Amministrazioni Comunali mediamente dai 5 ai 10 progetti tra impianti eolici e fotovoltaici, alcuni soggetti a DIA altri ad autorizzazione unica: se fossero tutti autorizzati da domani ci ritroveremo in un territorio con paesaggio lunare costituito da INDUSTRIALE, e pertanto gi¨¤ in quanto tale la sua ubicazione in aree pregevoli dal punto di
vista ambientale, agricola e turistica (soprattutto turismo rurale considerati i molteplici impianti agrituristici presenti ) risulta del tutto incompatibile con la vocazione di questi territori,
con lĄŻaggravante che ci¨° comporter¨¤ la costruzione di infrastrutture di servizio, come strade e linee elettriche, che ne accrescono il gi¨¤ notevole impatto sullĄŻambiente e sulle sue varie componenti. * Non ¨¨ accettabile che, come invece ¨¨ diventata prassi usuale, la localizzazione e la dimensione degli impianti vengano decise solo in base a contrattazioni tra le ditte produttrici ed i comuni interessati, "svendendo" i valori ambientali pi¨´ significativi dei territori, tra lĄŻaltro con danni anche economici assai notevoli per lĄŻagricoltura, lĄŻagriturismo, il turismo naturalistico, lĄŻallevamento del bestiame, eccetera. Questi impianti rischiano davvero di compromettere irrimediabilmente la naturale vocazione turistica/agricola del nostro territorio che ormai riguarda sia le marine che l'entroterra ; * Non ¨¨ accettabile che si deturpi in maniera incontrollata un territorio come il nostro , senza tener conto degli effetti che tali impianti possano indurre alle popolazioni residenti quando, come in questo caso, in un raggio di 5-7 KM dallĄŻubicazione dellĄŻimpianto vi ¨¨ insediata una popolazione di quasi 100.000 abitanti !; * Non ¨¨ ammissibile che nel solo Comune di Veglie risultano presentati progetti per lĄŻinstallazione di circa 150 Pale eoliche e impianti di fotovoltaico che interessano circa 50 ettari !! E per di pi¨´ in
un territorio costruito e a vocazione edificatoria in quanto lo strumento urbanistico consente la
realizzazione di case rurali in zona agricola permettendo a molti cittadini di realizzarsi una piccola abitazione nonch¨¨ in alcuni casi riqualificare aree agricole in stato di semi-abbandono * Non si comprende come strumenti urbanistici quali il PUTT/p siano cos¨Ź restrittivi per le costruzioni di modeste entit¨¤ ( muri di recinzioni, case rurali etc.) al fine di tutelare il territorio e poi si consenta la costruzione di parchi eolici nelle stesse aree o appena limitrofe! ( vedi caso in questione); occorre pertanto che le Regioni varino piani energetici accurati che tengano conto dei valori ambientali e in attesa di tali piani, deve essere imposta una moratoria alla realizzazione di nuovi impianti di simile portata in zone cos¨Ź "delicate"; * Non si conoscono i concreti effetti positivi che impianti di simile portata potrebbero e dovrebbero avere sul territorio interessato in quanto ad oggi sia lĄŻenergia che i capitali prodotti transitano direttamente verso il nord o in terra straniera, senza alcun beneficio quindi per la popolazione residente; * Risultano mediamente depositati presso le Amministrazioni Comunali mediamente dai 5 ai 10 progetti tra impianti eolici e fotovoltaici, alcuni soggetti a DIA altri ad autorizzazione unica: se fossero tutti autorizzati da domani ci ritroveremo in un territorio con paesaggio lunare costituito da vista ambientale, agricola e turistica (soprattutto turismo rurale considerati i molteplici impianti agrituristici presenti ) risulta del tutto incompatibile con la vocazione di questi territori,
con lĄŻaggravante che ci¨° comporter¨¤ la costruzione di infrastrutture di servizio, come strade e linee elettriche, che ne accrescono il gi¨¤ notevole impatto sullĄŻambiente e sulle sue varie componenti. * Non ¨¨ accettabile che, come invece ¨¨ diventata prassi usuale, la localizzazione e la dimensione degli impianti vengano decise solo in base a contrattazioni tra le ditte produttrici ed i comuni interessati, "svendendo" i valori ambientali pi¨´ significativi dei territori, tra lĄŻaltro con danni anche economici assai notevoli per lĄŻagricoltura, lĄŻagriturismo, il turismo naturalistico, lĄŻallevamento del bestiame, eccetera. Questi impianti rischiano davvero di compromettere irrimediabilmente la naturale vocazione turistica/agricola del nostro territorio che ormai riguarda sia le marine che l'entroterra ; * Non ¨¨ accettabile che si deturpi in maniera incontrollata un territorio come il nostro , senza tener conto degli effetti che tali impianti possano indurre alle popolazioni residenti quando, come in questo caso, in un raggio di 5-7 KM dallĄŻubicazione dellĄŻimpianto vi ¨¨ insediata una popolazione di quasi 100.000 abitanti !; * Non ¨¨ ammissibile che nel solo Comune di Veglie risultano presentati progetti per lĄŻinstallazione di circa 150 Pale eoliche e impianti di fotovoltaico che interessano circa 50 ettari !! E per di pi¨´ in
un territorio costruito e a vocazione edificatoria in quanto lo strumento urbanistico consente la
realizzazione di case rurali in zona agricola permettendo a molti cittadini di realizzarsi una piccola abitazione nonch¨¨ in alcuni casi riqualificare aree agricole in stato di semi-abbandono * Non si comprende come strumenti urbanistici quali il PUTT/p siano cos¨Ź restrittivi per le costruzioni di modeste entit¨¤ ( muri di recinzioni, case rurali etc.) al fine di tutelare il territorio e poi si consenta la costruzione di parchi eolici nelle stesse aree o appena limitrofe! ( vedi caso in questione); occorre pertanto che le Regioni varino piani energetici accurati che tengano conto dei valori ambientali e in attesa di tali piani, deve essere imposta una moratoria alla realizzazione di nuovi impianti di simile portata in zone cos¨Ź "delicate"; * Non si conoscono i concreti effetti positivi che impianti di simile portata potrebbero e dovrebbero avere sul territorio interessato in quanto ad oggi sia lĄŻenergia che i capitali prodotti transitano direttamente verso il nord o in terra straniera, senza alcun beneficio quindi per la popolazione residente; * Risultano mediamente depositati presso le Amministrazioni Comunali mediamente dai 5 ai 10 progetti tra impianti eolici e fotovoltaici, alcuni soggetti a DIA altri ad autorizzazione unica: se fossero tutti autorizzati da domani ci ritroveremo in un territorio con paesaggio lunare costituito da con lĄŻaggravante che ci¨° comporter¨¤ la costruzione di infrastrutture di servizio, come strade e linee elettriche, che ne accrescono il gi¨¤ notevole impatto sullĄŻambiente e sulle sue varie componenti. * Non ¨¨ accettabile che, come invece ¨¨ diventata prassi usuale, la localizzazione e la dimensione degli impianti vengano decise solo in base a contrattazioni tra le ditte produttrici ed i comuni interessati, "svendendo" i valori ambientali pi¨´ significativi dei territori, tra lĄŻaltro con danni anche economici assai notevoli per lĄŻagricoltura, lĄŻagriturismo, il turismo naturalistico, lĄŻallevamento del bestiame, eccetera. Questi impianti rischiano davvero di compromettere irrimediabilmente la naturale vocazione turistica/agricola del nostro territorio che ormai riguarda sia le marine che l'entroterra ; * Non ¨¨ accettabile che si deturpi in maniera incontrollata un territorio come il nostro , senza tener conto degli effetti che tali impianti possano indurre alle popolazioni residenti quando, come in questo caso, in un raggio di 5-7 KM dallĄŻubicazione dellĄŻimpianto vi ¨¨ insediata una popolazione di quasi 100.000 abitanti !; * Non ¨¨ ammissibile che nel solo Comune di Veglie risultano presentati progetti per lĄŻinstallazione di circa 150 Pale eoliche e impianti di fotovoltaico che interessano circa 50 ettari !! E per di pi¨´ in
un territorio costruito e a vocazione edificatoria in quanto lo strumento urbanistico consente la
realizzazione di case rurali in zona agricola permettendo a molti cittadini di realizzarsi una piccola abitazione nonch¨¨ in alcuni casi riqualificare aree agricole in stato di semi-abbandono * Non si comprende come strumenti urbanistici quali il PUTT/p siano cos¨Ź restrittivi per le costruzioni di modeste entit¨¤ ( muri di recinzioni, case rurali etc.) al fine di tutelare il territorio e poi si consenta la costruzione di parchi eolici nelle stesse aree o appena limitrofe! ( vedi caso in questione); occorre pertanto che le Regioni varino piani energetici accurati che tengano conto dei valori ambientali e in attesa di tali piani, deve essere imposta una moratoria alla realizzazione di nuovi impianti di simile portata in zone cos¨Ź "delicate"; * Non si conoscono i concreti effetti positivi che impianti di simile portata potrebbero e dovrebbero avere sul territorio interessato in quanto ad oggi sia lĄŻenergia che i capitali prodotti transitano direttamente verso il nord o in terra straniera, senza alcun beneficio quindi per la popolazione residente; * Risultano mediamente depositati presso le Amministrazioni Comunali mediamente dai 5 ai 10 progetti tra impianti eolici e fotovoltaici, alcuni soggetti a DIA altri ad autorizzazione unica: se fossero tutti autorizzati da domani ci ritroveremo in un territorio con paesaggio lunare costituito da un territorio costruito e a vocazione edificatoria in quanto lo strumento urbanistico consente la
realizzazione di case rurali in zona agricola permettendo a molti cittadini di realizzarsi una piccola abitazione nonch¨¨ in alcuni casi riqualificare aree agricole in stato di semi-abbandono * Non si comprende come strumenti urbanistici quali il PUTT/p siano cos¨Ź restrittivi per le costruzioni di modeste entit¨¤ ( muri di recinzioni, case rurali etc.) al fine di tutelare il territorio e poi si consenta la costruzione di parchi eolici nelle stesse aree o appena limitrofe! ( vedi caso in questione); occorre pertanto che le Regioni varino piani energetici accurati che tengano conto dei valori ambientali e in attesa di tali piani, deve essere imposta una moratoria alla realizzazione di nuovi impianti di simile portata in zone cos¨Ź "delicate"; * Non si conoscono i concreti effetti positivi che impianti di simile portata potrebbero e dovrebbero avere sul territorio interessato in quanto ad oggi sia lĄŻenergia che i capitali prodotti transitano direttamente verso il nord o in terra straniera, senza alcun beneficio quindi per la popolazione residente; * Risultano mediamente depositati presso le Amministrazioni Comunali mediamente dai 5 ai 10 progetti tra impianti eolici e fotovoltaici, alcuni soggetti a DIA altri ad autorizzazione unica: se fossero tutti autorizzati da domani ci ritroveremo in un territorio con paesaggio lunare costituito da realizzazione di case rurali in zona agricola permettendo a molti cittadini di realizzarsi una piccola abitazione nonch¨¨ in alcuni casi riqualificare aree agricole in stato di semi-abbandono * Non si comprende come strumenti urbanistici quali il PUTT/p siano cos¨Ź restrittivi per le costruzioni di modeste entit¨¤ ( muri di recinzioni, case rurali etc.) al fine di tutelare il territorio e poi si consenta la costruzione di parchi eolici nelle stesse aree o appena limitrofe! ( vedi caso in questione); occorre pertanto che le Regioni varino piani energetici accurati che tengano conto dei valori ambientali e in attesa di tali piani, deve essere imposta una moratoria alla realizzazione di nuovi impianti di simile portata in zone cos¨Ź "delicate"; * Non si conoscono i concreti effetti positivi che impianti di simile portata potrebbero e dovrebbero avere sul territorio interessato in quanto ad oggi sia lĄŻenergia che i capitali prodotti transitano direttamente verso il nord o in terra straniera, senza alcun beneficio quindi per la popolazione residente; * Risultano mediamente depositati presso le Amministrazioni Comunali mediamente dai 5 ai 10 progetti tra impianti eolici e fotovoltaici, alcuni soggetti a DIA altri ad autorizzazione unica: se fossero tutti autorizzati da domani ci ritroveremo in un territorio con paesaggio lunare costituito da ALBERI A VENTO E PRATI FOTOVOLTAICI. AIALP chiede con forza e fermezza ai destinatari in indirizzo e principalmente alla Regione Puglia: chiede con forza e fermezza ai destinatari in indirizzo e principalmente alla Regione Puglia:1. di sospendere lĄŻiter autorizzativo dellĄŻimpianto di cui in oggetto e tutte le autorizzazione di impianti simili che riguardano il territorio in questione, per le motivazioni sopra riportate; 2. che la Regione Puglia instauri quanto prima un tavolo di concertazione coinvolgendo le Amministrazioni Comunali, Provinciali, gli enti ed associazioni del territorio per sviluppare un Piano che individui e delimiti con precisione i territori su cui realizzare
gli impianti, lĄŻentit¨¤ e la quantit¨¤, con unĄŻattenta analisi sul bilancio tra benefici/impatti
prodotti dagli stessi . gli impianti, lĄŻentit¨¤ e la quantit¨¤, con unĄŻattenta analisi sul bilancio tra benefici/impatti
prodotti dagli stessi . prodotti dagli stessi . .Veglie li 17.10.2009 In Fede Il Presidente AIALP Ing. Salvatore RUSSO EOLICO:NON PROPRIO COSI' SALUTARE COME ALCUNI VORREBBERO FAR CREDERE Ing. Russo 22/10/2009 |