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 BOTTA E RISPOSTA : TRA LA FINE DEL 1949 E L’INIZIO DEL 1950 AVVENNE L’OCCUPAZIONE DELLE TERRE NEL SALENTO: L’EPOPEA DEI «BRACCIANTI IN BICICLETTA» E DI CIÒ CHE SUCCESSE ANCHE IN SEGUITO
Arneo, quaranta giorni quaranta notti

   
  
 Riceviamo da Antonio Greco, presidente del Gal «Terra d’Arneo» (Veglie) questa lettera di chiarimenti sull’ar - ticolo di Vito Antonio Leuzzi sulle vicende dell’Arneo tra 1949 e 1950, da noi pubblicato il 30 dicembre con il titolo «Terra, terra! Puglia 1950, la rivolta in bicicletta». La pubblichiamo con la risposta delo storico Vito Antonio Leuzzi.
   • «Leggo nella «Gazzetta del Mezzogiorno» di mercoledì 30 dicembre 2009 l’articolo di Vito Antonio Leuzzi, che scrive: «Il più importante movimento di lotta della terra si sviluppò tra la fine di dicembre 1949 e gli inizi di gennaio del 1950 nell'Arneo (...)». Seguono stralci del racconto del poeta Bodini. L’ar - ticolo si conclude con «L’occupazione dell’Arneo si protrasse nel nuovo anno, il 1950, senza dar luogo ad incidenti (...)».
   Sull’articolo del noto ed esperto storico dott. Leuzzi mi permetto di notare quanto segue. È vero che già «nel novembre del 1949 una massa di braccianti disoccupati invadeva le terre incolte dell’Arneo, ma i proprietari promisero formalmente la concessione in enfiteusi di settemila ettari. Se ne distribuiscono 680, poi le promesse vengono dimenticate (...)», come scrive lo stesso Bodini. Le proteste e la repressione, però, di cui scrive Bodini per la rivista romana «Omnibus» sono quelle che vanno dal 27 dicembre 1950 al 3 gennaio 1951, mentre il dott. Leuzzi sembra riferire i testi del Bodini alle occupazioni delle terre del novembre 1949 se, a conclusione dell’articolo scrive: «L’occupazione dell’Arneo si protrasse nel nuovo anno, il 1950, senza dar luogo ad incidenti (...)». E questo non è vero se gli incidenti e la repressione avvenne proprio tra il 27 dicembre 1950 e il 3 gennaio 1951 con l’arresto di numerosi contadini.
   Bodini si reca a Veglie il 6 gennaio 1951 con il trenino della Sud Est che da Lecce lo conduce a Salice e dopo la visita sul campo scrive due pezzi per la rivista «Omnibus» che pubblica il primo con il titolo «L’aeroplano fa la guerra ai contadini» il 4.2.1951 e il secondo con il titolo «L’Arneide, ultimo atto» (sul processo ai contadini arrestati il 3 gennaio 1951) il 10.5.1951. I fatti descritti da Bodini nei due articoli sono, inequivocabilmente quelli della fine dell’anno 1950-inizio 1951.
   È del tutto evidente che aver anticipato di un anno i fatti più importanti delle lotte dell’Arneo, come risulta dall’articolo pubblicato dalla «Gazzetta», genera non solo confusione ma è anche un errore storico.
[Antonio Greco]


di VITO ANTONIO LEUZZI

   Le vicende dell’Arneo si svilupparono in due momenti distinti tra loro: la prima fase tra dicembre 1949 e gennaio 1950 ed una fase più lunga, che ebbe inizio circa un anno dopo e si protrasse per il 1951 ed oltre. Le testimonianze da me indicate si riferiscono alla prima fase, «quaranta giorni e   quaranta notti», ma il racconto, ben circostanziato, dei protagonisti include tutto il periodo successivo come si può facilmente verificare dal volume dell’Istituto Gramsci di Bari del 1984, Memoria operaia e contadina in Puglia. Censimento delle fonti orali, curato da chi scrive ( le interviste furono raccolte da Luigi Chiriatti).
   L’occupazione della seconda fase, che toccò anche altre aree del Salento, tra cui i Laghi Alimini, assunse caratteri diversi (non considerati nel mio articolo non solo per ragioni di spazio) ed in stretta correlazione con le denunce politiche dell’«insufficienza» della Riforma Agraria (legge stralcio). L’aspetto repressivo della forza pubblica ebbe, però, carattere comune con molte analogie tra le due fasi. Il riferimento al racconto di Vittorio Bodini del 1951, è stato indicato per la sua alta carica simbolica.
   La informo che l’Ipsaic include nel suo Archivio, di cui sono il responsabile, gli atti processuali di quelle lotte «epiche» (Fondo Solidarietà Democratica) e le testimonianze non solo dei protagonisti, ma anche di uno degli avvocati della parte civile, l’onorevole Mario Assennato.
ARNEO 1951:L’EPOPEA DEI «BRACCIANTI IN BICICLETTA» E DI CIÒ CHE SUCCESSE ANCHE IN SEGUITO
gmd
2/01/2009