Veglieonline.it >>> chiudimi  ***   Stampa questa pagina

Tra qualche mese noi vegliesi sceglieremo una nuova compagine amministrativa che sarà impegnata nei prossimi cinque anni a fare scelte molto importanti, visto lo stato di pre-dissesto  finanziario in cui versano  le casse comunali. E'  vero che la condizione finanziaria nazionale non è delle migliori, ma il detto ”mal comune mezzo gaudio” non è per niente adatto a questa situazione. Sarà necessario senso di responsabilità  sia da parte di chi avrà il compito di selezionare i futuri amministratori, sia da parte di  chi avrà il compito di amministrare .
Ma, alla luce di quanto sostenuto da Giovanni Caputo, se si continuerà sulla strada su ci si è incamminati, mutatis mutandis....tutto resta come prima.
Sarebbe il peggior parto politico degli ultimi anni affidato alla nostra comunità cittadina, dopo due interruzioni di gravidanze e una  gravidanza isterica.
Per dimostrare quanto sia vera  seguono  degli esempi che riguardano avvicendamenti politico amministrativi degli anni predenti.
Circonvallazione-ponte: non si capisce perché, di fronte a un bene così importante, gli amministratori di turno abbiano avuto dei dubbi sulla opportunità di completare l'opera. L'opposizione, di contro ha dovuto continuare a puntare i piedi per evitare che una incomprensibile posizione della maggioranza prendesse il sopravvento. 
Rappresentatività civile: abbiamo avuto un sindaco che, in quanto a una dignitosa rappresentatività dell'intera comunità ha molto da imparare se non addirittura tutto. 
Maggioranza: un altro sindaco disarcionato a pochi mesi dalla fine del suo mandato dagli stessi uomini della sua maggioranza; un sindaco che, contrariamente a quanto hanno fatto i suoi predecessori, non prende atto della sfiducia, ma continua ad ammorbare il clima politico, con la sua presenza.
Capacità politico-amministrativa: Abbiamo avuto una minoranza nell'ultimo consiglio comunale, la quale, pur con componenti partitiche di opposta estrazione, ha operato più e meglio della stessa maggioranza. 
Cose apparentemente assurde ma che conducono ad una solo conclusione: ALMENO NEGLI ULTIMI ANNI, VEGLIE HA AVUTO NELL’ESPRIMERE LE MAGGIORANZE AGGREGAZIONI CHE NON ERANO CERTO IL MEGLIO CHE POTESSE ESSERE ESPRESSO DALLA NOSTRA COMUNITA'.
Cosa fare?
Deve essere ben chiaro che i politologi locali avranno di che dire e di che scrivere per queste puntualizzazioni approssimative, ma questo ci preoccupa poco, in quanto è questo che si vocifera tra la gente. Ma i veri problemi di una comunità, come quella vegliese, chi ha il dovere di affrontarli? Chi ha il dovere, nel senso più ampio del termine,  di dare l'input a che  i cittadini possano riconoscersi nelle scelte e condividere l’operato dei loro amministratori?
Un po' tutti penso, ma per chi ha scelto di fare politica, forse oggi è necessario un po' di sentimento rivolto verso il bene comune. Non basta avere il proprio gruzzolo di voti, accumulati in diversi modi, per pretendere di essere inserito in una lista e poi.....
Ai calcoli aritmetici fatti per metter insieme i voti necessari  per  far vincere una lista, che si aggiunga una buona dose di sentimento, necessaria nel fare politica utile a Veglie.
Ma il sentimento da solo non basta, c'è bisogno di uno ulteriore sforzo di umiltà e mettere in soffitta quel ruolo di prime donne demodè incapaci di  interpretare intelligentemente i bisogni di una comunità complessa e articolata come la nostra.
Caputo fa pensare che dopo cinque anni di efficace opposizione fatta da personaggi politici di diversa provenienza partitica , oggi, cinque anni dopo, si ripropone lo stesso schema tattico che senz'altro porterà, per motivi che i più conoscono, ad una sconfitta di chi ha capacità politiche-amministrative ben collaudate.
Per essere più chiaro e senza possibili dubbi interpretativi: negli ultimi anni chi ha amministrato non ha fatto altro che fermare il tempo. Veglie ha perso molte occasioni di crescita, perché? Perché nelle passate elezioni le due liste che hanno poi fatto opposizione , guidate da Vanni Carlà e Antonio Greco, non hanno fatto prima delle elezioni quello che poi hanno fatto dopo. Non sa di assurdo questo se esaminato da una logica del cittadino comune? 
Che cerchino di dare una spiegazione razionale del perché un’opposizione ben fatta  non riesce a costruire una buona maggioranza ? Oggi ci vengono riproposti nuovamente i due schieramenti. Spero che sia una uno scherzo, oppure, per usare una frase fatta,  mi viene il dubbio che“si siano bevuto il cervello”.
Non chiedo scusa per non aver usato perifrasi, veli e metafore o parlato in politichese nel riportare il mio dire. Non è questo il momento di essere sibillini e poco chiari, la condizione del nostro paese  richiede chiarezza da parte di tutti. 
Altre ipotesi di aggregazioni partitiche candidabili per una sana  amministrazione sono comunque possibili, ma non facciamo governare  Veglie, per altri cinque anni, da parte di logiche che ripetutamente hanno dato prova di inadeguatezza.

La redazione di Veglionline





SBAGLIARE E' UMANO, PERSEVERARE E' DIABOLICO Anneo Seneca
nicola gennachi
17/01/2010