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LA FIERA DEI SORRISI
Chissà perché in questo periodo si regalano sorrisi! Camminando per il paese i saluti si sprecano, i baci si distribuiscono come si fa con il mangime alle galline, e le strette di mano e le pacche sulle spalle sono d’abitudine. Sarà che sta aumentando l’educazione di “alcune” persone vegliesi? NO! Semplicemente siamo nel periodo di elezioni. Fra qualche mese sarà finito tutto e ritornerà l’indifferenza tra la gente.
Tutto questo non dovrebbe essere normale, ma le persone ormai ne sono abituate e soprattutto accettano l’umiliazione. Ma non si rendono conto del male che fanno a se stessi e al paese, assecondando i soliti candidati o i potenti della situazione, che solo a causa della loro rosea situazione economica, credono di poter comandare. Noi cittadini vegliesi dovremmo rispolverare il nostro orgoglio e dovremmo cercare di non farci abbindolare da false promesse o regali del momento, perché non abbiamo bisogno dell’elemosina. Al contrario se proprio vogliamo dare un senso al nostro voto, dovremmo informarci sui programmi dei partiti o sulle intenzioni future dei candidati, i quali dovrebbero essere in grado di dimostrare le loro capacità. Ma nella maggior parte dei casi i suddetti candidati non hanno alcuna capacità, se non quella di accomodarsi su una poltrona di pelle, dirigendo i loro “sporchi affari”. Quindi l’unica possibilità che hanno per aggiudicarsi un voto è quella di fare buon viso a cattivo gioco: ecco che inizia la fiera dei sorrisi. Tutti questi candidati a scalpitare tra un partito e l’altro, tra una riunione e l’altra, a parlare tra loro, a litigare e confrontarsi sulla possibilità di vittoria e sulle strategie (lecite o illecite) di racimolare più voti possibili, mentre girando per le strade spiattellano sorrisi e frasi rassicuranti. Di certo però durante i loro incontri non parlano dei problemi del paese o della necessità di riportarlo in vita, bensì si ingegnano per trovare il modo meno spudorato per riempirsi le tasche. Nella certezza che pochi (o nessuno) si candidano per gli interessi della collettività, ma solo per i propri secondi fini, è d’obbligo affermare che finora l’unico gruppo che si è esposto a favore dei cittadini è stato UNIONE PER VEGLIE, che promette di rinunciare allo stipendio per risanare la situazione economica del paese. Di questo bisogna dargli merito.
In conclusione noi cittadini vegliesi dovremmo pensare che il nostro voto fa la differenza e che è inutile piangerci addosso dopo averlo sprecato per votare un candidato che non lo meritava. Cittadini facciamoci furbi e votiamo con coscienza. Pretendiamo il cambiamento e prospettive future concrete, perché il lupo perde il pelo ma non il vizio! e solo Dio può promettere il paradiso.
E.T.
LA FIERA DEI SORRISI E.T. 10/02/2010 |