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Ricordo alla sig. Serena Saponaro che i cittadini non sono per niente stupidi, infatti sanno benissimo che nella sua lista sono presenti alcuni candidati che contro la battaglia di cui lei si fa paladina, cioè la tutela del territorio, non hanno mosso un minimo sforzo. Semmai lo sforzo era al contrario visto che si impegnavano, solo qualche tempo fa, a favore di grossi impianti industriali solo adesso non più accetti.

Purtroppo la storia una volta scritta non può essere cancellata, rimane indelebile come l’attuale debito del comune di cui si parla tanto e di cui nessuno si prende la responsabilità. Di sicuro non posso farlo io, visto che non ho mai amministrato il paese. Mi sembra riduttivo però addossare il debito del Comune al sindaco Fai, se ci sono stati errori amministrativi di gestione, questi sono stati fatti, a mio parere, nel corso degli ultimi 15 anni. Se rileggiamo le ultime tre amministrazioni passate, Fai-Carlà-Greco il quadro è abbastanza chiaro: si eleggono sempre le stesse persone che passano da uno schieramento all’altro, quindi se un debito esiste, chi più chi meno, hanno le loro responsabilità tutte e tre amministrazioni con le loro unità di spicco. 

Il mio invito ora passa ai comizi pubblici per fare chiarezza su questi temi, sarà molto divertente vedere che si accusano l’un l’altro senza che nessuno ammetta le proprie colpe.

Veglie ha veramente voglia di cambiare è lo dimostrerà con il voto del 28-29 Marzo e non con le parole buttate al vento.

Se non sarà cosi vuol dire che questo è un paese in salute, con il bilancio comunale in attivo, un’agricoltura in continuo sviluppo(infatti nascono nei campi pannelli solari invece che vigneti e uliveti), l’illuminazione pubblica che quando è accesa sembrano le 12 anziché delle 24 e i semafori accesi………e se le cose non funzionano invece della minoranza questa volta si dimette la maggioranza…

EVVIVA VEGLIE, NUOVA - FUTURA - NEI NOSTRI CUORI - CI SARA’ LA SVOLTA – CON UNIONE PER VEGLIE…

                                                                                           C.C.