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Nella sintesi fatta dagli amici di Controvoce sulla serata di presentazione della lista “Veglie nel Cuore”, alla fine, si legge che Maurilio Nicolaci, candidato a sindaco, ha dichiarato “un secco no al megasansificio”.

Sulla posizione personale di Maurilio Nicolaci ci posso anche credere, non riesco a dare una spiegazione al silenzio-assenzo di sette candidati della stessa lista che pur non avendo presa manifestamente posizione contro il sansificio, hanno permesso di fatto la sua realizzazione.

Ci vuole coraggio per nascondere la verità o incoscienza  per mistificarla.?
 Mi è difficile dare una spiegazione alla conversione improvvisa , forse ad opera di “San Sificio”?  dei seguenti candidati nella lista “Veglie nel Cuore”:
Antonio Cascione,
Francesco D’Elia,
Giovanni Maggiore,
Cosimo Mangia,
Raffaele Ruberti,
Maurizio Spagnolo,
Marcello Vadacca.

Mi chiedo ancora dov’erano, questi consiglieri e assessori, quando circa duemila cittadini e cinque sindaci dei paesi vicini hanno manifestato lecitamente il loro dissenso nei confronti di quel grosso impianto industriale? Dove erano quando i cittadini hanno dovuto tirare soldi dalle proprie tasche per veder rispettato un loro diritto: il diritto alla salute? Dove erano quando si diceva che la realizzazione di quell’impianto era un autentico illecito e facendo finta di non sentire hanno permesso che la questione venisse portata prima davanti ai giudici del TAR di Lecce e poi del Consiglio di Stato con impegno economico dei nostri concittadini non indifferente?
Questa non è polemica ma sono fatti. Fatti realmente accaduti che verranno scritti nella storia Veglie e che certamente non verranno modificati dagli slogan di convertiti dell’ultimo minuto, senza sapere quanto questa conversione ambientalista sia frutto di un mero calcolo propagandistico o una profonda conversione. Ma non ho sentito nessun “mea culpa”  e quindi devo pensare trattasi di un puro calcolo propagandistico.

La redazione di Veglieonline

Gennachi nicola