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Lettera ai miei concittadini
Candidarmi per le elezioni comunali in questo momento della mia vita è senz’altro qualcosa di insolito. Gli incoraggiamenti, le insistenze non sono mancati. La motivazione: dare il mio contributo a superare il momento di difficoltà della vita del nostro paese. Con una stato di chiara malattia, in cui vediamo quotidianamente la nostra Veglie, non mi sembra opportuno elencare tutti malanni di cui soffre, cadrei in luoghi comuni che in questi giorni riempiono la nostra testa e la nostra vita. Di fronte ad una preoccupante situazione, mi chiedo, a cosa serve fare un programma bello affascinante che, esperienza insegna, verrà in buona parte disatteso. Di fronte ad un paese che non riesce più a guardare avanti, di fronte ad un paese cui è rimasta solo la forza della disperazione, di fronte a un paese che sente il bisogno di esprimere la sua grande impotenza popolando Piazza Umberto I con circa duemila persone insieme ad i propri sindaci, quale programma può essere utile? Dietro ad ogni contadino, artigiano, imprenditore, professionista, studente o disoccupato c’e un essere umano che si vive le sue sconfitte quotidiane e percepisce la sensazione di essere molto vicino al fondo. Domina il pensiero che ci è stata tolta la possibilità di sperare in un futuro. Il diritto di essere…., il dovere di fare…., il senso civico di partecipare a…. , sono fuggiti dal nostro paese. Ognuno naviga a naso senza sapere dove va. Ci lamentiamo di tutto. E’ arrivato il momento di convincerci che “non si piange sulla propria storia ma SI CAMBIA ROTTA”. Non ci sono miracoli che ci possano tirare fuori da questa situazione, Tocca a noi rimboccarci le maniche e tutti insieme cambiare la rotta della nostra storia. Tutti insieme, facendo scelte condivise anche se dolorose. Gli amministratori avranno il dovere di ascoltare prima di decidere, gli amministrati avranno il dovere di farsi ascoltare prima di decisioni importanti che riguardano la nostra vita cittadina. La critica è sempre ben accetta, la propaganda…..mortifica la verità. E non ci sarà futuro per Veglie senza verità. Sono questi i principi cui mi sono ispirato nella mia vita e a questi continuerò ad ispirarmi.
Nicola Gennachi LETTERA AI MIEI CONCITTADINI di nicola gennachi nicola gennachi 12/03/2010 |