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ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2010
Cinque armate, non tutte equipaggiate allo stesso modo, si sono sparse sul territorio di Veglie alla conquista di un “suffragio elettorale”, candidare la propria preferenza al voto del 28 e 29 Marzo 2010. In questa tornata elettorale, in nome di quel “diritto e dovere” al voto a cui ogni cittadino è chiamato a compiere, ci si trova a dover assecondare logiche di una politica “surrealista”. Davanti a certe situazioni, volendo comportarsi da uomini “reali”, ci sarebbe solo il “non voto” come arma da usare a bonifica di un campo minato da logiche individualistiche e da una legge elettorale sbagliata, che vede una minoranza al governo mentre la maggioranza si ritrova all’opposizione. Domandiamoci, allora, perché andiamo a votare? Lealtà, onestà, abnegazione, condivisione, solidarietà, sviluppo sociale e territoriale, benessere, lavoro, assistenza anziani e diversamente abili…quanti bei discorsi dietro ad ogni di queste parole. Tutti pronti a giurare fedeltà all’applicazione dei valori morali e sociali ma perché ci dovete trasferire le vostre confusioni? Perché tanta voglia di correre ad amministrare la cosa pubblica, mi chiedo, sarà forse che i vari contendenti hanno una visione di un modello diverso di sviluppo del territorio, oppure, perché la nostra libertà inizia là dove finisce quella dell’altro? “VEGLIE FUTURA” “LA SVOLTA PER VEGLIE” “VEGLIE NEL CUORE” “UNIONE PER VEGLIE” “VEGLIE NUOVA” cinque liste civiche ma i partiti che fine hanno fatto!!! Non può essere solo la politica del cosiddetto trasformismo, questa è Magia. La primavera precede di una sola settimana le consultazioni elettorali, chissà se il risveglio della natura coinciderà con quello dei Vegliesi. Qualunque sia il vincitore, di minoranza popolare, date a Veglie una nuova stagione.
Andrea COPPOLA ......date a Veglie una nuova stagione. andrea coppola 20/03/2010 |