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Comunicato Stampa La vicenda dell’appalto revocato su ordine del Prefetto scuote i vegliesi. Ma non è una novità amministrativa. L’attuale amministrazione guidata da Fai, per 26 mesi, ha considerato la legge, lo statuto e i regolamenti un optional, come in tanti casi rilevato dalla minoranza. E in questo contesto si inserisce l’ultimo episodio in cui è incappato il Comune di Veglie. E’ un episodio molto pesante per la vita amministrativa presente e futura, dai contorni ancora poco chiari e perciò richiede molta prudenza. Ma il Sindaco Fai minimizza la vicenda, pur affermando che non può entrare nel merito della decisione prefettizia; sostiene che, al riguardo, non vi sono responsabilità politiche e, infine, che è in dolce compagnia con altri Comuni. Tutti argomenti che non si addicono a un Sindaco responsabile: se conosce il perché dell’interdizione prefettizia e la ritiene non grave, è tenuto a chiarire ai cittadini e al Consiglio Comunale, con documentazione e trasparenza, i motivi della revoca di un contratto, mai adottata prima, almeno a Veglie; se non conosce il perché del provvedimento prefettizio, è meglio che taccia. E non è corretto affermare che non vi sono responsabilità politiche lasciando intendere che le responsabilità sono solo gestionali e scaricando il tutto su dirigenti e funzionari da lui stesso nominati sulla base di un rapporto fiduciario. Senza dimenticare che questa opposizione ha già da tempo sollevato contestazioni sulle modalità di applicazione del contratto di appalto, ora revocato, con particolare riferimento alla raccolta differenziata e ai vari servizi che doveva offrire in più (grazie ai quali si era aggiudicato l’appalto, e né la parte politica, né dirigenziale si era ancora preoccupata di far applicare). Circa l’affermazione che altri Comuni sono nelle stesse condizioni di Veglie, poi, occorre precisare che la giustificazione è sostenibile solo dopo che sarà dimostrato che la gara di Veglie è stata regolare. Chiediamo che il Sindaco chiarisca subito in Consiglio l’intera vicenda e, con assemblea pubblica e con manifesto, ne dia conto ai cittadini. Se non è in grado nemmeno di fare chiarezza sul caso, si dimetta. I cittadini non possono vivere di sospetti e di illazioni.
Veglie 23.06.2007 Comunicato Stampa La vicenda dell’appalto revocato su ordine del Prefetto scuote i vegliesi Consilieri minoranza 24/06/2007 |