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Controrisposta alla redazione di Veglienews. Caro Sig. Veglie News (dato che non ha rivelato la sua identità) Sinceramente non sono afflitto da “Mal di Germania” come invece sostiene lei, però non le nascondo che mi farebbe molto piacere (e non credo solo al sottoscritto) se alcuni servizi al cittadino, come ad esempio un semplice rinnovo della carta d' identità, non passasse come un favore, o magari, sarebbe piacevole entrare in municipio e sentirsi dire “Buongiorno come posso aiutarla?”. Piccole ma grandi cose che farebbero sentire chiunque (e credo anche lei) fiero di chi è al suo servizio...ma forse da lei la cordialità non è di casa, perchè si nota subito dal suo modo di ragionare che mi trovo di fronte ad una mente ghettizzata. La sua domanda "C' è da chiedersi perché sono rientrati in Italia se in Germania funzionava tutto così a meraviglia." non meriterebbe alcuna riposta, dato che è soltanto un' offesa nei confronti di tutte quelle persone migrate per motivi di lavoro e poi ritornate dopo 20-30-40 anni nella loro amata terra natia e dove, hanno investito i risparmi di una vita (accumulati altrove) dando così un contributo all' economia locale. Quindi, se anch' io dovessi ragionare come lei, dovrei biasimare mio padre che per motivi di lavoro è migrato negli anni 60. Io invece caro Sig. Veglie News, le dico che sono fiero di lui (e di chi come lui), perchè grazie a quei sacrifici ha potuto dare il suo piccolo contributo all' economia locale, mandando i soldi necessari per la costruzione della sua prima casa e per tutti i successivi investimenti...e di quei sacrifici oggi, ne sto godendo anche io. E poi non credo che sia da tutti riuscire ad allontanarsi dai proprio affetti per garantire a quest' ultimi una vita più dignitosa. Con questo non voglio assolutamente screditare tutti coloro che hanno avuto la fortuna di realizzarsi senza muoversi da casa, anzi... Ora, per quanto riguarda il discorso dei nostri dipendenti comunali, io non ho sparato nel mucchio criticando l' intera categoria come invece sostiene lei , ma semplicemente ho raccontato un' esperienza vissuta sulla mia pelle all' interno del nostro municipio, quindi il problema è ben localizzato. Forse lei parla come uno caduto dalle nuvole perchè fortunatamente non ha mai avuto bisogno dei servizi comunali o forse, non si è mai fatto un esame di coscienza sulla nostra realtà. Non occorre dare un nome e cognome a quelle inefficienze ma la invito ad usufruire personalmente dei servizi in questione così d' appurare quanto detto e giustificare la natura del mio sfogo, o, meglio ancora, consigliamo al comune di fornire all' uscita di ogni visitatore, un questionario di gradimento sui servizi pubblici. Riguardo il motivo dal quale scaturisce questo dibattito, le rispondo e le confermo che si è trattata di una loro dimenticanza in quanto, successivamente alla residenza, mia moglie chiedeva la scheda elettorale per poter votare all' elezioni provinciali che si tenevano lo stesso anno. Alla sua domanda, gli è stato comunicato che per tali elezioni dovevano trascorrere 2 anni, mentre a quelle comunali poteva già votare, ed aggiunsero inoltre, che avrebbero provveduto loro a fargliela recapitare presso il proprio domicilio. Visto l’avvicinarsi dell' elezioni ed il mancato recapito della tanto agognata tessera, si è recata personalmente presso gli uffici (comunali accompagnata da un conoscente vegliese) con l' intento di ritirarla. Dopo un controllo da parte dei dipendenti, gli è stato risposto che avrebbe dovuto fare richiesta per iscritto entro il 3 marzo...e non ho altro d' aggiungere. Ora, caro Sig. Veglie News, la invito ufficialmente a trascorrere qualche ora insieme all' interno dei nostri uffici pubblici, così da testarne l' efficienze o l' eventuali deficienze, per poi renderle pubbliche su questo rispettabile sito, anche se bisogna tener conto che la maggior parte di chi avrebbe da lamentarsi, purtroppo non ha la possibilità di usare questo sistema di comunicazione. Concludo dicendo, che il mio pacifico e civile sfogo, era anche una sorta di difesa dell' amministrazione ormai uscita e di quella appena in carica, dato che il più delle volte (se non sempre), subiscono accuse ed offese gratuite a causa dell' operato dei loro dipendenti. Ringrazio e saluto tutti coloro che hanno dedicato del tempo prezioso alla lettura della mia disavventura, sperando che sia uno stimolo per qualche altra testimonianza. Ovviamente mi riservo di fare un saluto particolare al Sig. Veglie News, sperando che alla fine della sua prossima lettera leggerò un nome ed un cognome. Saluti. Ilario D’Amato Non "mal di Germania" ma rispetto dei diritti. Ilario D'amato 31/03/2010 |