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Strade colabrodo

E' molto interessante l'iniziativa adottata dal Sindaco del Comune di Casarano, per porre fine alle nostre strade colabrodo e pericolose.
Riporto integralmente l'articolo apparso su "il Gallo", anno 15, n. 9 - 3/16 aprile 2010, pag. 3 e 23.

"Da tutti i Comuni del Salento è un "pianto greco" per le strade colabrodo che mettono sempre a rischio l'incolumità delle nostre auto (ma anche di moto e bici) e soprattutto quella dei cittadini. Abbiamo motlo apprezzato in merito l'iniziativa del sindaco di Casarano Ivan De Masi, che ha deciso di porre fine alla cattiva abitudine di non ripristinare a regola d'arte il manto stradale dopo aver eseguito lavori di varia natura.
A prescindere dalla larghezza degli scavi effettuati, il ripristino del manto stradale non sarà limitato alla buca materialmente scavata, ma dovrà comprendere l'intero tratto di careggiata. Gli interventi di ripristino saranno a carico delle ditte, che, per poter lavorare a Casarano, dovranno garantire il rispetto delle disposizioni... Non sarebbe affatto male che anche altri Comuni prendessero ad esempio quanto voluto a Casarano e adottassero la stessa soluzione. Soluzione scontata, naturale, forse addirittura banale, per menti comuni non "viziate" dai farraginosi ragionamenti della politica, ma che fino ad oggi nessuno aveva avuto il coraggio di adottare. [...] L'idea è stata avanzata dal sindaco Ivan De Masi, dall'assessore ai Lavori Pubblici, Marcello Torsello, e dall'assessore all'Urbanistica, Attilio De Marco. Nello specifico, la Giunta ha stabilito che la ripresa del manto bituminoso o di altro tipo venga effettuata "a carreggiata intera". Ultimati gli interventi, le ditte autorizzate alla posa dovranno comunicare la fine dei lavori all'Ufficio Tecnico Comunale, che provvederà ad accertare la regolarità dei ripristini effettuati o ad attivare il loro concreto rifacimnto, salvo i maggiori danni.
In altri termni, a prescindere dalla larghezza degli scavi effettuati, il ripristino del manto stradale non sarà limitato alla buca materialmente scavata, ma dovrà comprendere l'intero tratto di carreggiata. Gli interventi di ripristino saranno a carico della ditte che, per poter lavorare a Casarano, dovranno garantire il rispetto delle disposizioni contenute nella delibera di Giunta."

Questo è quanto... e non è affatto poco! Mi dispiace intervenire su un argomento "quasi chiuso", ma la risposta data da Pietro Calcagnile ad Eugenio Carrozzo, francamente è totalmente insoddisfacente: il Comune appalta dei lavori, i lavori vengono eseguiti, il Comune DEVE controllare che i lavori siano stati eseguiti a regola d'arte, DEVE controllare che la Ditta appaltatrice ha risolto il problema per la quale è stata incaricata, solo alla fine paga o fa rifare i lavori.

NON DEVE essere il cittadino, in prima battuta, a rivolgersi al Comune per dire che i lavori non sono stati eseguiti correttamente. Finora a Veglie ha funzionato così: i lavori sono stati eseguiti, sembra che non ci sia stato nessun controllo, il Comune ha pagato.

Per esempio, ma parlo solo di pochi casi:
- in via M. D'Azeglio, era stato richiesto l'intervento del Comune perché si formavano enormi pozzanghere d'acqua dopo una esile pioggia, tenendo conto delle centinaia di ragazzini che transitano su quella strada per andare a scuola, hanno eseguito dai lavori...si formano ancora pozzanghere d'acqua!
- in via Don I. Negro, angolo via Duca D'Aosta, è stato richiesto moltissime volte l'intervento del Comune perché si ferma acqua creando un fiume in quelle strade, sono stati svolti vari interventi... non è cambiato nulla, da diversi anni.
- lo scorso anno è stato rifatto il manto stradale di via A. Volta, stradina in cui abitano soprattutto anziani, quando piove si forma un fiumiciattolo al centro della strada, rendendo difficilissimo camminare senza lavarsi piedi e caviglie e inzaccherarsi tutto perché la strada è incavata verso l'interno mentre dovrebbe essere piana e leggermente inclinata verso via Luce, perché lì c'è la grata per la raccolta delle acque piovane...
Basta con gli esempi, ce ne sarebbero decine.

Claudio Penna


Casarano e manto stradale: un esempio da seguire e una svolta da prendere
C. Penna
2/04/2010