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Buongiorno Signor Sindaco, sicuramente anche Lei avrà un luogo in cui conserva con gelosia le cose importanti. Io, nel mio "cassetto" che ho scoperto essere troppo grande, ho rinvenuto un piccolo depliant del 1996 a cura dell'Amministrazione Comunale di Veglie: "Millennio, proposte culturali per la comunità cittadina". Senz'altro avrà memoria, essendo stato in qualche modo protagonista in quegli anni della scena politica locale, ma ho comunque piacere a ricordarLe le parole del prof. Antonio Greco: "Millennio - autunno: un titolo che funge da cornice. Con il quadro intendiamo celebrare uomini ed eventi del millennio che si chiude chiamando i cittadini a conoscere il loro passato e a progettare il loro futuro." […] "programma (fatto di quattro sezioni: i concerti, dibattiti, storia locale, teatro) integrato con i grandi temi nazionali e mondiali, moderno perché aperto all'attualità e alla ricerca, locale per i protagonisti che lo animano, popolare perché aperto a tutti." Non la tedio elencandole dettagliatamente il programma musicale, quello di teatro composto da laboratori e interventi in paese, di storia locale dove si è discusso dall'ipogeo all'Arneo, dalla Cripta e Icenzi Patera. Volevo solo elencarLe i nomi di alcuni relatori che in quell'autunno hanno dato un contributo alla crescita culturale del nostro territorio: Antonio Maruccia, Lucia Denitto, Angelo Semeraro, Guglielmo Minervini, Franco Cassano. Hanno discusso di Criminalità organizzata nel Salento, di Sud, di Volontariato. Pensa che questi siano argomenti desueti per il nostro territorio? Pensa che in questi ultimi quindici anni vi sia stata una crescita culturale tale da poter ritenere questi valori condivisi da un intero territorio? Crede che una ottima proposta culturale non abbia impatto sul territorio che amministra? Crede che la creatività e la forza di Goffredo Fofi che parlava dalla Sala Consigliare del Comune di Veglie non abbia prodotto nessun risultato? Sono consapevole che, come dice Vendola, non è il momento del raccolto e nemmeno quello della semina ma è il tempo di dissodare i terreni, di renderli fertili dopo anni di aridità. Signor Sindaco, Le chiedo di essere vigile, di non permettere che le poche manifestazioni culturali siano terreno per dare visibilità a partiti politici o a personaggi locali. Angelo Guglielmi da Fabio Fazio ha dichiarato che non esistono programmi culturali ma che esiste un modo culturale di fare i programmi, che la cultura non è una cosa ma è un modo di fare le cose. Non Le rubo altro tempo, chiudo con la speranza che le prossime giornate, settimane, mesi dedicati alla cultura abbiano alla base le parole di Guglielmi e che se "la partecipazione è il fondamento di una democrazia e il disimpegno è la rinuncia ad essere cittadino", far nascere luoghi in cui impegnarsi a sognare e costruire un futuro migliore sia per Lei e la sua maggioranza obiettivo primario.
Buon lavoro Andrea De Ferraris
referente La fabbrica di Nichi - Veglie lafabbricadiveglie@gmail.com "non esistono programmi culturali ma esiste un modo culturale di fare i programmi" A. De Ferraris 28/06/2010 |