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BAMBINI NEL BOSCO di Beatrice Masini, Fannucci Editore, febbraio 2010

Apri il libro e leggi difilato, prendendo appunti per un giudizio finale; ti appassioni alle vicende dei personaggi tanto che la parola fine arriva in un baleno. Concludi d’aver letto una gradevole favola per ragazzini e sei li lì per deporre il libro, quando alcune note di agenzia attirano la tua  attenzione:

(ANSA) - ROMA, 5 MAR - Il turismo sessuale ha una nuova raccapricciante attrattiva: i bambini haitiani, quelli colpiti dal terremoto, orfani e poveri. [...]

(ANSA) - GENOVA, 20 MAG - Al via il processo con rito abbreviato alle due maestre accusate di maltrattamenti ai bambini ospitati nell'asilo Cip e Ciop di Pistoia [...]

ANSA) - ROMA, 20 MAG – (2010) Smarriti in una clinica di Cipro gli embrioni di sette coppie italiane sull'isola per ottenere la fecondazione assistita eterolologa. [...]

Allora capisci che nel bosco coi bambini, è urgente che ti ci perda pure tu. Torni a sfogliare per rileggere con spirito diverso, meditando che sofferenze e solitudini dei bambini dei non luoghi, sono identiche a quelle dell’infanzia che vive sulla Terra. Da nessuna parte, neppure nelle favole, esiste per i bambini un’isola veramente felice.

Il romanzo di BEATRICE MASINI, che ha partecipato al Premio Strega, è ambientato in un mondo sconosciuto, illuminato da un tiepido astro  dalla luce verdognola. “E’ per via dell’Aster, sì. Quando è scoppiata la bomba  è cambiato qualcosa anche nel cielo, certe lune sono schizzate via e sopra di noi è rimasto l’Aster, che è tiepido e vicino e quindi ci mantiene sempre così come siamo.”

 

La storia ha inizio in una specie di campeggio, dove trovano posto: la BASE, ossia direzione-ricezione-smistamento e i GUSCI, abitazioni  in cui vivono diversi GRUMI o gruppi.

 

Protagonisti i bambini:

 

DISCHIUSI, se provenienti da procreazione in provetta:  “via via che trovavamo i depositi, se gli impianti di crioconservazione avevano tenuto fino a quel momento, abbiamo deciso di farli crescere”. La mente di questi bimbi, non avendo vissuto “il Prima”,  non presenta  alcun ricordo.

 

AVANZI, se bambini orfani, ma concepiti secondo natura. “Li abbiamo trovati in giro. Sono dei sopravvissuti. Rimasti da soli, senza genitori, senza adulti.” A questi ultimi, che, se pure per poco,  hanno vissuto “Il Prima, e stanno ora vivendo “Il Dopo”, nonostante gli psicofarmaci somministrati tutti i giorni per eliminarne ogni possibile traccia,  affiorano i COCCI, cioè  lampi di  memoria, inquietanti e dolorosi. 

 

Il lettore si appassionerà all’avventura di Tom, Hana, Glor, Zerosette, Cranach, Orla, Ninne e Dudu (cui in seguito andrà ad aggiungersi Lu), i bambini del Grumo Tredici fuggiti dal campo per inoltrarsi nel bosco (ignari della telecamera di Jonas e Ruben, ex bimbi, che li segue dalla Base). Con loro hanno portato un libro: l’ascolto delle fiabe, sollecitando mille domande che non trovano risposta, li aiuterà a prendere coscienza di sè.

 

La permanenza nel bosco si protrarrà per qualche mese. Costretti a tornare alla base, non saranno più come i bambini che ancora si azzuffano, arrotolandosi  nel fango.  Con l’attuarsi del  programma VISITE, per loro inizierà una nuova storia.

 

 

Bambini nel bosco di Beatrice Masini: un  romanzo per ragazzi e adulti.  Conta 200 pagine.

 

dania

 

 

 

 

 

 

 


BAMBINI NEL BOSCO di Beatrice Masini
dania
25/11/2010