PARTE LA RIFORMA DELLA SCUOLA
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da: Veglieonline, 13 settembre 2002 * "Scuola"
Prima di proseguire con la lettura del Comunicato MIUR, qualche chiarimento sulla Legge 53 del 28 marzo 2003, che ha disegnato le norme generali dell'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale. Tale legge prevede che, entro 24 mesi dall'entrata in vigore della suddetta legge, il Governo è delegato ad adottare uno o più decreti legislativi per le definizione di dette norme. Questo piano di investimenti, varato il 12 settembre 2003, potremmo considerarlo l'inizio della Riforma della Scuola.
La legge n. 53/2003 ha ridisegnato il sistema educativo di istruzione e
di formazione, esso si articola infatti in: ***secondo ciclo, costituito dal sistema dei licei e dal sistema dell'istruzione e della formazione professionale. I licei sono: artistico, classico, economico, linguistico, musicale e coreutico, scientifico, tecnologico, delle scienze umane. Hanno la durata di cinque anni e si articolano in due bienni e in un quinto anno. Si concludono col superamento di un esame di Stato il cui superamento rappresenta titolo necessario per l'accesso all'università e all'alta formazione artistica, musicale e coreutica. (C. Penna)
COMUNICATO MIUR PARTE LA RIFORMA DELLA SCUOLA
Varato un piano di investimenti di
8.320 milioni di euro nel periodo 2004/2008 (Roma, 12 settembre 2003) Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, ha approvato oggi il piano pluriennale di investimenti, predisposto dal Miur come previsto dalla legge 53/2003, a sostegno del sistema educativo nazionale. L'investimento complessivo ammonta a 8.320 milioni di Euro, che saranno stanziati nelle finanziarie dal 2004 al 2008. Il Consiglio dei Ministri ha inoltre esaminato ed approvato in prima lettura lo schema del decreto legislativo riguardante la definizione delle norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo dell'istruzione.
Gli investimenti previsti nel piano pluriennale sono diretti a sostenere il sistema educativo nazionale in tutti i suoi aspetti e nelle singole fasi:
1. riforma degli ordinamenti e degli interventi connessi con la
loro attuazione; B. DECRETO LEGISLATIVO La legge 28 marzo 2003, n.53, ha delegato il Governo ad emanare, entro 24 mesi dalla data della sua entrata in vigore, uno o più decreti legislativi per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e di istruzione e formazione professionale. Lo schema di decreto legislativo esaminato oggi costituisce la prima attuazione della delega legislativa prevista dalla legge 53/2003. Esso definisce le norme generali per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione e prevede l'avvio della nuova scuola dell'infanzia, della nuova scuola primaria e della nuova scuola secondaria di primo grado. Il provvedimento mette a regime la sperimentazione avvenuta nell'anno scolastico 2002/2003, cui hanno aderito 251 istituzioni scolastiche, e le migliori pratiche realizzate dalle scuole nell'ambito della propria autonomia.
1. l'anticipo graduale delle iscrizioni alla scuola dell'infanzia delle bambine e dei bambini che compiono i tre anni, e alla scuola primaria dei bambini e delle bambine che compiono i sei anni entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento. Nell'anno scolastico 2003/2004 hanno potuto iscriversi i bambini e le bambine che hanno compiuto i tre anni ed i sei anni entro il 28 febbraio. Per la scuola dell'infanzia, l'anticipo ha carattere sperimentale. Per gli anni scolastici successivi potranno essere disposte ulteriori anticipazioni ai nati fino al 30 aprile con decreto del Ministro; 2. l'introduzione di più libertà di scelta per le famiglie e di più autonomia didattica e organizzativa per le scuole, in relazione a piani di studio personalizzati, al fine di realizzare l'obiettivo della legge di favorire la crescita e la valorizzazione degli allievi, nel rispetto dell'identità e delle inclinazioni di ciascuno di essi. A questo fine, l'orario scolastico viene così riorganizzato:
· per la scuola dell'infanzia da un minimo di 24 a 30 ore
settimanali a scelta delle famiglie; 3. l'affidamento, per l'intera durata del corso sia della scuola primaria, sia della scuola secondaria di primo grado, al docente "tutor", delle funzioni di orientamento per la scelta delle attività opzionali, di coordinamento delle attività educative e didattiche, di cura delle relazioni con le famiglie e di cura della documentazione del percorso formativo compiuto dall'allievo; 4. l'introduzione del portfolio delle competenze, che dovrà documentare il percorso formativo seguito da ogni allievo fin dalla scuola dell'infanzia 5. l'introduzione dell'insegnamento della lingua inglese e dell'alfabetizzazione informatica fin dal primo anno della scuola primaria; 6. l'introduzione della seconda lingua europea e il potenziamento dell'alfabetizzazione informatica a partire dalla prima classe della scuola secondaria di primo grado; 7. la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale per ciascun studente ai fini della validità dell'anno, a partire dalla scuola secondaria di primo grado; 8. la valutazione, periodica e annuale, a partire dalla scuola secondaria di primo grado, affidata ai docenti, dovrà accertare il raggiungimento di tutti gli obiettivi formativi ai fini del passaggio al periodo didattico annuale o biennale successivo, valutando anche il comportamento degli alunni, e ferma restando la possibilità di non ammettere all'anno successivo dello stesso biennio in caso di accertate gravi carenze; 9. l'abolizione dell'esame di Stato alla fine della 5° classe della scuola primaria, per favorire la continuità didattica.
CONVOCAZIONE CDM N. 123 DEL 12 SETTEMBRE 2003 Il Consiglio dei Ministri è convocato venerdì 12 settembre 2003, alle ore 9,30 a Palazzo Chigi, per l’esame del seguente ordine del giorno: -
decreto legislativo riguardante la riorganizzazione del Ministero per i
beni e le attività culturali (BENI CULTURALI) – esame preliminare;
CONSIGLIO DEI MINISTRI N.123 DE
12 SETTEMBRE 2003 La Presidenza del Consiglio del
Ministri comunica: Successivamente il Consiglio ha esaminato e deliberato i seguenti provvedimenti: su proposta del Ministro
dell'economia e delle finanze, Tremonti: L'imposta sul reddito delle società sostituisce l'Irpeg e adegua tutte le regole del prelievo sugli utili prodotti dalle società all'evoluzione in atto nei Paesi europei (riduzione delle aliquote, semplificazione). E' fissata un'aliquota unica di tassazione (33%), con la scomparsa della Dual income tax e con l'eliminazione del meccanismo del credito d'imposta sui dividendi distribuiti (e dei relativi canestri A e B). Diventano irrilevanti ai fini fiscali le plusvalenze realizzate su partecipazioni societarie (principio della participation exemption) e viene introdotta per la prima volta la tassazione sugli imponibili complessivi delle società facenti parte di un gruppo (consolidato nazionale e mondiale). E' prevista, per la società di capitali a ristretta base azionaria, la possibilità di optare per la tassazione del reddito direttamente in capo ai soci (come per le società di persone). Per contrastare l'abuso di forme di finanziamento attivate ai fni di vantaggio fiscale, sono introdotte misure contro la thin capitalization, ovvero penalizzazioni per le società troppo indebitate verso i soci. Scompare l'imposta sostitutiva sugli effetti fiscali delle operazioni societarie straordinarie (fusioni, scissioni, conferimenti ecc.), cui si applicheranno le regole fiscali ordinarie. Nello schema di decreto legislativo, inoltre, sono contenute anche alcune norme necessarie per adeguare la disciplina tributaria alle innovazioni della riforma delle società, destinata a entrare in vigore dal 1° gennaio 2004. Il provvedimento sarà sottoposto alle Commissioni parlamentari di merito per il parere; su proposta del Ministro
dell'istruzione, dell'università e della ricerca, Moratti: - un decreto presidenziale che riordina le scuole e gli istituti di carattere atipico. Si tratta dell'istituto “Augusto Romagnoli” di Roma e di tre istituti per i sordomuti, che avevano compiti di “Scuole speciali” e che vengono riordinati per supportare le scuole autonome ai fini della integrazione degli allievi portatori di handicap, rispettivamente, della vista e dell'udito.Il provvedimento ha ricevuto il parere della Conferenza unificata e della competente Commissione della Camera dei deputati; su proposta del Ministro per le
politiche comunitarie, Buttiglione, e del Ministro delle comunicazioni,
Gasparri: su proposta del Ministro degli
affari esteri, Frattini, e del Ministro della difesa, Martino: E' stato inoltre approvato il Piano programmatico di interventi finanziari per la Scuola, presentato dal Ministro Moratti, che sarà inviato alla Conferenza Stato-Regioni per la necessaria intesa. L'esame dello schema di decreto legislativo di riorganizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali è stato rinviato ad una prossima riunione. Il Consiglio ha inoltre dichiarato lo stato di emergenza nel territorio della provincia di Taranto, a causa degli eccezionali eventi atmosferici dell'8 settembre scorso (per i quali il Governo ha destinato 10 milioni di euro), mentre è stato prorogato lo stato di emergenza nella città di Napoli per il crollo di un edificio nel quartiere di Arenella. Il Consiglio ha quindi adottato le seguenti deliberazioni: su proposta del Presidente del
Consiglio: su proposta del Ministro per
l'innovazione e le tecnologie: su proposta del Ministro del
lavoro e delle politiche sociali: Il Consiglio, infine, su proposta del Ministro per gli affari regionali, La Loggia, ha esaminato talune leggi regionali a norma dell'art. 127 della Costituzione. La seduta ha avuto termine alle ore 12,25 |