REFERENDUM PER L'ABROGAZIONE DELL'ELETTRODOTTO COATTIVO

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a cura di: Veglieonline, giugno 2003 * "Articoli Vari" * segnalato da F. Calcagnile

 

Il 15 giugno, si vota su due referendum.
Quello con la scheda arancione riguarda l'abrogazione dell'elettrodotto coattivo.

20-05-2003 - Fonte: elettroreferendum.it

I referendum per l'abrogazione dell'elettrodotto coattivo, per le limitazioni al divieto di residui tossici negli alimenti, per l'abrogazione delle procedure semplificate e degli incentivi finanziari per la realizzazione e l'utilizzo degli inceneritori, sono stati sostenuti da oltre cinquecentomila elettori che li hanno sottoscritti. Siamo chiamati ad esercitare il diritto democratico dei cittadini ad abrogare leggi ingiuste mediante lo strumento referendario.
L' esercizio di tale diritto appare ancora più importante dopo la decisione della Corte Costituzionale, basata sulla erronea convinzione che, di fatto, non è possibile un' alimentazione con cibi privi di sostanze tossiche, per la prima volta afferma in punto di diritto che il cittadino non ha diritto alla preservazione della sanità del proprio corpo evitando l'assunzione di cibi contaminati, si badi, non da impurità o liquami, nocivi in potenza, ma da sostanze tossiche, cioè sicuramente nocive.
La Corte Costituzionale non ha soltanto denegato il diritto del cittadino a veder applicato, in settori così importanti come l'alimentazione e lo smaltimento dei rifiuti, il principio di precauzione, che la Comunicazione della Commissione Europea del 22 febbraio 2000 indica come applicabile anche ai fini della tutela della salute. La Corte ha negato in questa circostanza l' applicabilità del principio di tutela dagli effetti avversi alla salute accertati! - quali sono quelli delle sostanze tossiche - garantito dall'art. 129 del Trattato di Roma del 1957.
Parimenti la Corte Costituzionale ha inopinatamente cassato il referendum finalizzato all'abrogazione delle procedure semplificate e gli incentivi finanziari per la realizzazione e l'utilizzo degli inceneritori. E che il diritto a nuocere sia ritenuto una conseguenza del sistema produttivo e che sotto questo aspetto il sistema produttivo vada tutelato impedendo che sia modificato a seguito dell'esito di un referendum, vuol dire che le istituzioni democratiche - e cosa di più democratico del voto popolare nel referendum? - e la democrazia stessa sono rese serve di un sistema economico che esige i suoi tributi di morte e di malattia.

Votare SI' al referendum contro l'elettrodotto coattivo assume quindi anche il significato del riscatto dei cittadini, dei lavoratori e dei consumatori verso la negazione di democrazia della Corte Costituzionale. Milioni di elettori potranno esprimersi su un quesito di grande importanza dalle implicazioni sanitarie, ambientali e sociali in quanto:

- l'elettrosmog appare un esempio tipico del conflitto che nei prossimi anni sempre più spesso vedrà confrontarsi da un lato la popolazione -consumatori e lavoratori-, dall'altro i centri finanziari padroni del mercato globale, che possono decidere di introdurre una nuova tecnologia indipendentemente dai rischi ad essa connessi e da un consenso informato della popolazione su tali rischi: ciò è accaduto, recentemente, con i mangimi animali che hanno determinato la BSE, con gli OGM e sta avvenendo ora con la introduzione di biotecnologie connesse alla clonazione e alle terapie geniche; in passato ciò è accaduto con l'introduzione di materiali da costruzione come l'amianto, dei pesticidi nelle coltivazioni, delle centrali nucleari (solo in Italia il popolo è stato chiamato a pronunciarsi sulla tecnologia nucleare). Non è un caso che l'elettrosmog sia stato uno primi campi di applicazione del principio di precauzione ed anche il settore dove lobbies parascientifiche ne hanno negato l'applicabilità ora smentite dall' Organizzazione Mondiale della Sanità.

- la distorsione economica a favore degli elettrodotti ostacola il ricorso alle energie alternative che, come l'energia solare e il ciclo dell'idrogeno, non hanno bisogno di lunghe linee di trasporto della corrente in alta tensione.

L'elettrosmog è il tema sanitario e ambientale sul quale più desta appare l'attenzione dell'opinione pubblica in Italia: sono centinaia i comitati anti elettrosmog sorti spontaneamente in tutta la penisola, capaci di aggregare altre realtà associative e di svolgere la propria battaglia a difesa della salute e dell'ambiente; e sempre nuova materia è fornita dall'affacciarsi di nuove tecnologie di comunicazione e dell'inutile competizione nel settore della produzione e del trasporto dell'energia.

Il Comitato Promotore del Referendum per l'abrogazione delle servitù coattive da elettrodotto

Tratto da: www.elettroreferendum.it