Un mese inutile? 

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da: Veglieonline, 27 gennaio 2002 * "Liberi pensieri"

 

La crisi della maggioranza è stata risolta. Sono stati superati i dissidi. L'ambiguità era riferita solo a comportamenti politici. L'ambiguità, sostenuta all'atto delle dimissioni, e riferita alla maggioranza, era solo politica. Ritengo che le considerazioni che hanno portato alla mia precedente posizione siano state ampiamente superate dal dialogo e dal confronto politico. Abbiamo riscontrato una comunione di idee e la possibilità di riprendere una proficua collaborazione.

Queste sono solo alcune delle frasi dell'articolo apparso sulla Gazzetta odierna. E' difficile fare un commento. Siamo comunque alle solite. Si utilizza sempre un parlare poco chiaro alla maggior parte dei cittadini: cosa significa "ambiguità politica"? A quali comportamenti è riferita? Quali sono i frutti di questa cosiddetta ambiguità politica?

Abbiamo avuto forse un mese inutile, un mese da dimenticare, da lavare, da spazzare via perché davvero inutile? Manifesti colorati hanno invaso e colorato Veglie, mai visti tanti manifesti su uno stesso argomento troneggiare in tutti gli angoli di Veglie. Titoloni giganti, evidenziati, sottolineati. 
Avevo scritto due articoli sull'argomento, in qualche modo ammirando chi aveva avuto il coraggio di un gesto così apparentemente sincero, forte, intollerante verso un poco chiaro modo di far politica. Ma nello stesso tempo mi era sembrato poco quel gesto, mi chiedevo a cosa servivano tutte quelle mezze parole, quelle frasi allusive; la sintesi di quegli articoli miei era semplice: è meglio uscire in silenzio che sporcare i muri con manifesti che in realtà non dicevano nulla di nuovo e che oggi si sono rivelati carta straccia!

Tutto si risolve spiegando ai cittadini - che, non dimentichiamolo mai, sono i primi interlocutori ai quali gli amministratori devono rendere conto - che l'ambiguità era solo politica. Anzi, si sottolinea che addirittura era riferita alla maggioranza: questo è stato aggiunto per mitigare un po' il tutto? O peggiora in realtà il tutto?

Parlando con un amico mi diceva che è inutile il mio pensare, il mio non capire, il mio rammaricarmi: questa è la politica. Anzi, ci sono i politici e gli intellettuali che in genere viaggiano su binari diversi; è necessario che gli intellettuali (io non faccio parte di questi) parlino, che dicano la loro; ma non si può pretendere che i politici badino a queste cose. La politica sembra che viaggi su altri binari, ha altre ideologie, ha una sua etica, un suo modo di agire, ha suoi interessi.

Oggi sembra che sia assurdo pensare diversamente, pensare che chi si propone come amministratore possa farlo per il bene comune, per il bene di tutti i cittadini, per dare una spinta in avanti a tutte le forze del paese, forze culturali, sportive, creative, politiche; possa pensare effettivamente a tutti i bisogni di tutti i cittadini. Sembra che la politica abbia altre strade.
Se così non fosse, risulta davvero difficile capire il perché di tante lotte interne, di ripensamenti così plateali, di una dignità così calpestata. Volentieri si cederebbe il posto ad altri se ci si rendesse conto che non si è in grado di gestire una situazione; volentieri si diffamerebbe chiaramente qualcuno se ci si rendesse conto che costui - qualora esistesse - rema chiaramente contro gli interessi dei cittadini, interessi che invece deve curare.

Auguriamo a questa Amministrazione di procedere, dopo aver superato i problemi interni, dopo aver finalmente capito di avere una comunione di idee, per il bene di tutti i cittadini; lavoro a cui sono stati preposti dagli stessi cittadini che, scusate la ripetizione, non possono stare solo a guardare ma vogliono anche esprimere le loro idee e le loro libere opinioni.
Veglieonline è nato proprio per questo.