E.N.P.A. animali "Creature di Dio"

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da: E.N.P.A., 18 febbraio 2002 * "Articoli Vari"

 

                E. N. P. A.
Ente Nazionale Protezione Animali
         Delegazione di Veglie
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                                                        Veglie, lì 18 febbraio 2002
                                                        Al Reverendo don Arcangelo Martina
                                                        C/O Parrocchia del "SS. Rosario"
                                                        V E G  L  I  E

 Oggetto: Riscontro alla nota del Consiglio Pastorale pubblicata su VeglieOnline per la parte inerente il problema del randagismo canino.

                        Si prende atto di quanto riportato nella nota in oggetto e, per la parte che ci riguarda, sentiamo il dovere di rispondere.

                        L'iconografia e la storiografia religiosa hanno sempre dato una grande importanza al rapporto tra i "cristiani" e gli animali considerando, giustamente, questi ultimi come "creature di Dio" che convivono su questa terra aiutando anche il genere umano (si pensi ai Santi Francesco,  Antonio e Rocco stesso che vengono spesso o sempre rappresentati in compagnia di animali). Per questo il tenore della lettera suscita non poca preoccupazione considerando i mittenti e considerando che "il fenomeno del randagismo è frutto unicamente  della sconsideratezza degli uomini". Forse gli autori di questa nota sono sconsiderati come quei proprietari che abbandonano i propri amici? Forse gli autori di questa lettera sono anch'essi disposti ad abbandonare i propri simili? Eppure sappiamo che Sacerdoti e Consigli Pastorali organizzano e partecipano a cerimonie religiose in cui si benedicono animali (da ultimi nel mese di gennaio 2002 - Parroco don Amelio e don Piero)? Si sono notati cani che seguono processioni, funerali e, in alcuni casi, assistono alle Sante Messe non dando il ben che minimo fastidio e rispettati da tutti. 

                        Ci è ben difficile capire il "fastidio" arrecato da queste povere "creature di Dio"  quando vi è gente che le cura, le assiste, gli dà da mangiare e li ospita riparandoli dalle intemperie (questo succede proprio su Via Leverano!  Forse si devono cacciare queste persone per risolvere il problema?).

                        Bisogna avere il coraggio di dire come stanno le cose. Vi è una parte della cittadinanza che è sensibile al problema, che rispetta gli animali come elemento naturale della nostra società; vi è invece un'altra parte della società (e non spetta certo a noi giudicarla) che (predicando bene e razzolando malissimo) a parole si fa propugnatrice del quieto ed amorevole vivere salvo poi a voler rimuovere a tutti i costi ciò che gli sembra brutto, come possono essere dei  cani randagi, ricorrendo anche  a mezzi indegni di una umanità  civile.

                        Una sola cosa vogliamo dire, non con spirito caustico o critico  ma come semplice considerazione, una società che si dice civile deve saper vivere con le sue problematiche e organizzarsi al meglio per potervi coesistere senza sopraffazione di alcuno. Gli animali non hanno la parola per difendere il proprio diritto alla libertà ed alla vita e tocca a noi farci portatori delle loro esigenze se li riteniamo effettivamente "creature di Dio" e non intraprendere azioni che li portano ad essere rinchiusi in luoghi come quel famoso canile di un paese qui vicino che è stato oggetto di un servizio giornalistico mandato in onda durante la trasmissione "Striscia la notizia" (facendo apprezzare la civiltà delle nostre genti  in tutta Italia!).

                        Noi crediamo che sia sempre meglio avere un cane per amico che un amico cane.

                        Concludiamo questa nota riportando di seguito una preghiera che deve essere ben compresa:  

"Preghiera del cane"
"Oh Signore di tutte le creature, fa che l'uomo mio padrone, sia così fedele verso gli altri uomini, come io gli sono fedele.  Fa che egli sia affezionato alla sua famiglia e ai suoi amici come io gli sono affezionato. Fa che egli custodisca onestamente i  beni che Tu gli affidi, come onestamente custodisco i suoi. Dagli, oh Signore, un sorriso facile e spontaneo, come  facile e  spontaneo è il mio scodinzolare. Fa che egli sia pronto alla gratitudine come io sono pronto a lambire. Concedigli una pazienza pari alla mia, che attendo i suoi ritorni senza lagnarmi. Dagli il mio coraggio e la mia prontezza a sacrificare per lui tutto, da ogni comodità fino alla vita stessa, Conservagli la mia giovinezza di cuore e la mia giocondità di pensiero. Oh Signore di tutte le creature, fa che come io sono veramente cane, egli sia sempre veramente uomo".
(Piero Scanziani - Scrittore e Cinofilo) 

                        Amichevolmente sempre disponibili distintamente la salutiamo.                                                                E. N. P. A.
                                              Ente Nazionale Protezione Animali
                                                        Delegazione di Veglie
                                                    Il Coordinatore  Operativo
                                                          (dott. Fabio Donateo)