GRAZIA PER AMINA LAWAL

a cura di : Claudio Penna, 18 settembre 2002 * "Eventi" - Chiudi

Contemporaneamente alla gioiosa notizia dell'assoluzione di Safya, è giunta la drammatica notizia della condanna alla lapidazione di Amina Lawal, incriminata dopo aver ammesso di aver avuto un bambino dopo il divorzio. Un tribunale di Bakori, nello stato di Katsina, l'ha condannata venerdì scorso, ma la notizia è giunta solo oggi (25/03/02).

Amina è stata condannata, per adulterio, alla morte per lapidazione.
Mobilitiamoci, inondiamo di mail l'ambasciata della Nigeria, anche in appoggio al presidente Obasanjo che vuol cancellare la pena capitale nel suo paese.

Possiamo fare qualcosa anche noi? Certamente.

Possiamo scrivere all'Ambasciata della Nigeria Via Orazio 18- 00193 Roma, oppure inviare una e-mail (meglio tutte e tre) a: EMBASSY@NIGERIAN.IT Veglieonline ha già predisposto tutto, clicca sui relativi pulsanti per:

Inviare una email in italiano    

Inviare una email in inglese    

... automaticamente verrà inviata un'email all'indirizzo embassy@nigerian.it con il seguente messaggio:

«Alla cortese attenzione di
Sua Eccellenza Olusegun Obasanjo, Presidente della Nigeria

Caro Presidente, le scriviamo per chiederle di fare tutto il possibile per salvare la vita di una cittadina del suo paese, Amina Lawal, condannata alla lapidazione, per adulterio, da una corte islamica dello stato di Katsina. Anche se, in base alla legge islamica, Amina dovrebbe essere punita, crediamo pure che non manchino nelle leggi del suo paese, in particolare a livello federale, norme in base alle quali Amina potrà avere un destino diverso.

Caro Presidente, siamo molto preoccupate/i non solo del destino di Amina, ma anche per il ricorso a pene disumane, come le centinaia di fustigazioni inflitte alle ragazze che hanno relazioni prematrimoniali, le amputazioni degli arti per furto o altri reati minori, tutte pene applicate negli stati del nord della Nigeria in nome della sharia.

Un intervento a favore di Amina Lawal non significa solo salvare una donna dall'esecuzione. Rappresenta una conferma dei principi contenuti nella risoluzione della Commissione diritti umani dell'ONU per una moratoria universale delle esecuzioni capitali, significa rispondere all'appello rivolto alla comunità internazionale dalla Commissione, in quanto stato membro della stessa comunità.
Grazie».

«To the attention of
His Excellency, Olusegun Obasanjo, President of Nigeria

Mr. President,

We write asking you to do all that is in your power in order to save the life of a citizen of your country, Amina Lawal, who has been sentenced to death by stoning for the crime of adultery by the Islamic court of the state of Katsina.
Though recognizing that according to Islamic Law Amina should be punished, we are certain that the laws of your country, especially the federal laws that govern it, can provide for a different fate for Amina.

Mr. President, we are extremely preoccupied, not only for the fate of Amina, but also at the use of inhumane forms of punishment, such as flagellation of one hundred strokes for girls who have premarital relationships and the amputation of body parts for theft and other petty crime, all of which are used in the states of north Nigeria in the name of the Sharia.

An act on your behalf in favour of Amina Lawal, will mean more than just saving a life, it will be an affirmation of the UN Commission for human right's resolution for a universal abolishing of capital punishment and a response to the outcry on the part of the Comission directed to the international community, of which Nigeria is an integral part.
Thanks
»

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