Come insegnare ai  bambini ad evitare il "lupo cattivo"

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da: Gazzetta del Mezzogiorno, 25 giugno 2001 - "Articoli Vari"

È possibile insegnare ai bambini l'antica e preziosissima virtù della prudenza? Soprattutto nei confronti di persone che potrebbero abusarne? Sì, se si utilizzano modi e strategie adatti ai più piccoli. Ci ha provato il ministero francese del Lavoro e della Solidarietà sociale, in associazione con il ministero dell'Educazione nazionale, che ha preparato e divulgato un utile «Passaporto per il paese della prudenza», gentilmente inviatomi dalla signora Valeria Q. di Fréjus (Francia). Un libriccino semplice ed efficace, che meriterebbe di essere divulgato anche in italiano.
Già l'uso di questa dimenticata parola - la prudenza - merita un plauso. (Ri)educare i bambini alla prudenza significa sviluppare un talento autoprotettivo che sarà prezioso per tutta la vita, e strategico addirittura in quegli anni delicati in cui è più facile diventare oggetto di abuso nelle mani dei predatori.
Come si fa a diventare un Eroe di Prudenza? Per arrivare a questo traguardo, ogni bambino dovrà imparare a proteggersi e per questo riconoscere ed evitare le situazioni pericolose. In questo gioco, in questo allenamento particolare a diventare più forte e lucido nel riconoscere nemici e situazioni a rischio, ogni bambino dovrà portare con sé aiuti particolari per uscire dai trabocchetti che troverà sul cammino. Soprattutto, prima di partire dovrà trovare un adulto-compagno di viaggio al quale confidare i propri segreti e che lo potrà aiutare, e con il quale potrà discutere i segnali di allarme, i semafori rossi, i segni che lo devono indurre a essere prudente e diffidare.
In altre parole, bambino e adulto immagineranno di affrontare, seguendo un percorso a tappe, una serie di situazioni «a rischio». Il gioco può essere fatto tra genitori e figli, o maestri e alunni. L'importante è cogliere l'opportunità di allenare i bambini a pensare, a riconoscere, a sentire i pericoli o le situazioni ambigue. E parlarne apertamente con persone fidate - i genitori, anzitutto, se lo meritano e non sono essi stessi predatori (l'incesto insegna), oppure un bravo insegnante, o un amico più grande - cinque secondi prima che sia troppo tardi.
Per ogni tappa, o situazione specifica, a seconda della risposta il bambino guadagnerà un visto di valore diverso. Alla fine, in base al punteggio accumulato potrà diventare un Eroe di prudenza (o l'adulto capire che il bambino è più a rischio di altri perché non sa riconoscere il pericolo...). Per esempio, viene chiesto al bambino che cosa farebbe «se un signore dall'aria educata e gentile gli chiede di accompagnarlo per aiutarlo». Il bambino può scegliere tra tre risposte:
a) l'accompagni senza riflettere;
b) hai voglia di aiutarlo ma esiti;
c) ti rifiuti gentilmente e gli dici di domandarlo ad una persona adulta. La risposta esatta ovviamente è la c) ma è probabile che molti bambini, tratti in inganno da «quell'aria educata e gentile» , come purtroppo succede nella vita, scelgano le altre due risposte.
Sarà importante capire come il bambino motiva la sua scelta, e, se errata, aiutarlo a riflettere sul fatto che spesso i lupi si travestono da agnelli per poter mangiare meglio le loro prede. Oppure «Stai giocando con degli amici. Un vicino ti invita a vedere la sua nuova console di giochi...». Possibilità:
a) hai davvero voglia di vederla e corri dai tuoi genitori per chiedere loro il permesso;
b) ne discuti coi tuoi amici e ci andate;
c) sei curioso: ci vai da solo.
È essenziale che passi un messaggio-chiave: dì sempre ai tuoi genitori dove vai, perché la curiosità può metterti in situazioni molto pericolose! Pian piano, le situazioni diventano più specifiche e delicate : «Un adulto che conosci ti fa carezze che TI IMBARAZZANO e ti domanda di tenerlo segreto». Possibilità:
a) per essere gentile, accetti anche se non ti piace;
b) dici «no» e ne parli subito ad un adulto che ti proteggerà;
c) hai paura e vergogna e quindi taci.
È' indispensabile lasciar esprimere liberamente ai bambini le loro sensazioni e associazioni, le loro paure, le loro emozioni, che magari nascono da esperienze già vissute e che finora non hanno avuto il coraggio o la forza di rivelare, magari perché minacciati. È importante che l'adulto dica che è normale provare sentimenti di paura e di vergogna, e che gli adulti cattivi approfittano proprio di questo per obbligare i bambini a stare zitti.
Ma un vero Eroe di Prudenza trova il coraggio di parlare con il suo alleato, l'adulto buono (che si spera sia tale). Il messaggio chiave è uno solo: se un segreto ti disturba, dillo!!! O, ancora: «Un adulto ti propone dei soldi o dei regali per farti spogliare o per fargli delle carezze:
a) ti piacciono i regali e accetti;
b) non si accettano regali da sconosciuti: ti rifiuti e te ne vai;
c) esiti ma resti senza sapere troppo perché.
Ancora una volta, è fondamentale che il bambino possa confrontarsi con situazioni a rischio, che lo potrebbero coinvolgere, prima che gli succedano.
Il vantaggio di questo «passaporto» è questo: senza perdersi in chiacchiere, aiuta i bambini a far crescere la loro capacità di autoprotezione e di prudenza nella vita reale, stimolandoli a sviluppare una maggiore capacità di riconoscere i pericoli e difendersene, con più fiducia in se stessi e nella loro capacità di sottrarsi ad adulti pericolosi. Un libriccino da adottare anche in Italia, uno strumento semplice ed efficace per ridurre la solitudine e la vulnerabilità di ogni bambino difronte ai predatori.

ALESSANDRA GAZIOTTIN