la schiavitu' non è metafora

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segnalato da: Veglieonline.it, 19 giugno 2002 * "Articoli Vari"

 
La schiavitù non è metafora

Anche nella città di Brindisi, nei giorni scorsi si leggeva in cronaca "una schiava è stata liberata",  un "prostituta nigeriana comprata a Roma e venduta a Brindisi".
La schiavitù non una metafora, esiste e non è lontana, m tra noi, ci riguarda, ha nome, cognome, età, colore di pelle e capelli.
Cerchiamo sempre di rimuovere pensieri così forti, non è facile accettare l'dea che ci siano persone, donne e bambini, che vengono acquistati/venduti per turpi fini. C'è chi è schiavo del telefonino, della macchina, della televisione... e chi è schiavo di un altro essere umano, di un altro Adamo.

Il Papa, nell'incontro con i partecipanti al Convegno Internazionale sul Traffico di Esseri Umani, tenutosi il 15 e 16 maggio a Roma, e nel quale era impegnata la Caritas di Brindisi, ci ha ripetuto che "la tratta delle persone, specialmente a fini sessuali, è una offesa scioccante della dignità umana e una grave violazione dei diritti umani. Le vittime di questo crimine sono spesso i più deboli e indifesi membri della famiglia umana, gli ultimi dei nostri fratelli e sorelle ".
Ognuno può fare qualcosa, a cominciare dai "clienti", perché non diventino corresponsabili di questo grave crimine. Insieme si può, Istituzioni locali, Forze dell'Ordine, Parlamentari, Società civile, parlino di questi drammi. 

La giusta repressione, ferma e decisa, contro i trafficanti da sola non basta: occorre promuovere cultura non solo della donna, ma  della dignità umana.
Doveroso impegno nella lotta alla tratta e nel recupero delle ragazze coinvolte, ma altrettanto impegno a prevenire, con programmi di interventi e promozione nei Paesi di origine, non ci sono prostitute, ma prostituite.

Doveroso impegno a fermarsi e curare le piaghe, ma stesso e doveroso impegno a far  sì che le piaghe non si formino.

Insieme è possibile
Bruno Mitrugno
Direttore Caritas Diocesana.
da FERMENTO, Agenzia di orientamenti pastorali - Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni, Anno XXV - n. 5 - 31 maggio 2002.