Serveglie & Malasanità

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da: Lorenzo Bocconi - SerVeglie, 28 ottobre 2001 * "Liberi pensieri"

 
Al Presidente della Regione Puglia dott. Raffaele FITTO
All’Assessore Regionale alla Sanità
Alla Commissione Sanità del Consiglio regionale

OGGETTO: Esposto dei fatti accaduti in data 22.10.2001                       

Il sottoscritto sig. BOCCONI Lorenzo, in qualità di presidente pro-tempore della P.A. SerVeglie con sede in Veglie alla via IV Novembre
 
COMUNICA

Che in data 22.10.2001, la associazione suddetta ha effettuato un trasporto in ambulanza regolarmente autorizzata dalla Regione Puglia in data 05 Ottobre 1998 con n° 031, autorizzazione al trasporto di infermi e feriti.

I fatti sono questi: Verso le ore 11.15 l’ambulanza FIAT Ducato di proprietà della associazione P.A. SerVeglie arriva al nosocomio di Lecce per consegnare al reparto Ortopedia il paziente trasportato, questo in riferimento alle indicazioni del medico curante. I volontari, recatosi in Pronto Soccorso si sono visti rifiutare dai medici di turno le chiavi di accesso all’ascensore porta-lettiga, nonché si sono visti rifiutare di lasciare il paziente su una lettiga dell’ospedale sotto la custodia del personale del pronto soccorso. Il sottoscritto rappresentante legale ha chiarito la posizione del SerVeglie, adducendo ai medici summenzionati che nel corso dell’anno 2000 era stata inoltrata al direttore generale della ASL LE/1 richiesta per una copia delle chiavi di accesso alle porta-lettiga, richiesta respinta dal direttore generale per motivi di sicurezza interna.

Nella stessa il direttore generale comunicava alla associazione che sarebbero stati gli infermieri di turno i referenti aventi il compito di trasbordare il paziente su lettiga dell’ospedale o accompagnare i volontari con propria barella fino al reparto. Cosa che poi ieri non si è verificata in quanto il paziente non solo è rimasto ad aspettare a lungo nel Pronto Soccorso, ma è stato addirittura rinfacciato al responsabile legale che l’ambulanza, in quanto percepiva tariffe, doveva impegnarsi essa stessa a procurarsi le chiavi e gli accessi.

Il sottoscritto ribadisce che la Pubblica Assistenza SERVEGLIE è una associazione di volontariato ONLUS, che non persegue cioè scopi di lucro. Non ci và di essere considerati mercenari perché non lo siamo. La nostra associazione vive con le gentili offerte dei cittadini e con alcuni contributi percepiti del Comune di Veglie e dalla Provincia di Lecce. 

Ai trasportati nulla è chiesto, ma quello che si chiede è solo rispetto a tanto lavoro che tanti Volontari e Obiettori di Coscienza svolgono a favore e sostegno del prossimo.

I fatti di ieri, del rifiuto dell’aiuto a raggiungere il reparto, dell’accusa di essere pagati per effettuare tali prestazioni, di non vedersi riconsegnate le lenzuola di proprietà della struttura sanitaria di Copertino, sono solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Al nosocomio di Lecce i volontari vanno con paura, non sono ben accetti e ogni volta devono subire  le ire di medici che si trovano di turno al Pronto Soccorso.

Per questo ci rivolgiamo a voi istituzioni reggenti la sanità, per risolvere questo annoso e preoccupante problema di “malasanità”.

 Rimaniamo a disposizione per ogni eventuale e successivo chiarimento. 

Veglie, lì 24.10.2001

                                                                                               Il Rappresentante Legale

                                                                                               (Sig. BOCCONI Lorenzo)