Appello alla vigilia del summit di Genova

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gentilmente segnalato da: Tonino Dell'Anna, 04 luglio 2001 * "Articoli vari"

Manifesto delle associazioni cattoliche ai leader del G8,
firmato da 42 organismi, che pubblichiamo integralmente.

Perché nessuno rimanga escluso.
«La persona umana si guida da sé mediante l’intelligenza e la volontà;
esiste non soltanto fisicamente, c’è in lei un esistere più ricco e più elevato, 
una sovraesistenza spirituale nella conoscenza e nell’amore.
E’ così, in qualche modo, un tutto e non soltanto una parte, 
un universo a sé un microcosmo in cui il grande universo può, 
tutto intero, essere contenuto per mezzo della conoscenza.
Mediante l’amore, può darsi liberamente ad altri esseri che per lei sono
altri sé stesso- relazione, questa, della quale 
non è possibile trovare l’equivalente in tutto l’universo fisico».

                                                       Jacques Maritain

 

Tutti siamo persone e la vita umana è un valore universale. 

Garantirla in ogni momento del suo esistere, così come tutelarla nella sua dignità, è una precisa responsabilità politica che la comunità internazionale, insieme a ciascuno, di noi, nessuno escluso, è chiamata ad esercitare per il raggiungimento del bene comune. 

Oggi nel mondo la dignità della vita umana è violata. Molti sono gli ambiti in cui questo accade, dalla guerra alla povertà, dal sapere, privilegio di alcuni, al potere monopolio di pochi.

Noi sentiamo l’impegno di appartenere a una famiglia, quella umana – la nostra famiglia, alla quale apparteniamo tutti -, che va oltre i confini nazionali e le logiche economiche.

Crediamo fermamente che tutti siamo veramente responsabili di tutti e non possiamo rimanere indifferenti di fronte alle clamorose differenze che esistono nella vita delle persone sul nostro pianeta. 

Affermiamo che ogni uomo è una risorsa, un bene prezioso per gli altri, e a sua volta chiede agli altri di essere accompagnato e aiutato nel suo cammino verso il compimento definitivo.

Nessuna persona può essere considerata soltanto come soggetto economico passivo, il cui valore è commisurato alla sua capacità di acquisto. 

Noi siamo qui per ricordarvi che voi siete noi. Voi, cioè i responsabili delle  nostre nazioni, siete i nostri rappresentanti.

Voi avete una grande responsabilità.     

Voi non siete il governo del mondo, ma le decisioni che prenderete hanno inevitabili ripercussioni su molti, anche al di fuori  dei confini  dei nostri e vostri Paesi.

Noi siamo qui perché anche noi abbiamo un sogno: non vogliamo più essere i ricchi che guardano ai poveri da aiutare.

Vogliamo essere cittadini di un mondo e di una comunità solidale che diano a tutti lo stesso diritto di avere necessità e offrire opportunità.

Noi siamo qui perché vogliamo realizzare il nostro sogno.

Per questo facciamo a voi le richieste che riteniamo punto di partenza perché ogni persona, di oggi e di domani, possa vivere autenticamente libertà, solidarietà, dignità.

                                                                                             

(Famiglia Cristiana  del 01/07/2001)