Basket: sport soppresso. Poveri ragazzi!

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da: Stefania Ingrosso, 09 marzo 2002 * "Liberi Pensieri - Sport"

 

Ho assistito attentamente alle vicende sullo sport a veglie e mi rendo conto che mio figlio, e suppongo molti altri ragazzi, non praticheranno più basket.

Tutto ciò è terribile, assurdo, e ingiusto.

Non voglio dare colpe a nessuno, non conosco esattamente le vicende (vi invito a delucidarmi) ma posso raccontarvi che dall'ultimo giorno che mio figlio non gioca più soffre.

A mio parere non mi sembra giusto che una struttura pubblica venga assegnata, se pur in maniera legittima e legale, ad una sola associazione sportiva.

E' chiarissimo che qualunque associazione tende a far fuori l'altra specie se la posta in gioco è alta.

Prima di tutto bisognava definire una figura di supervisore preposto a far rispettare alcune regole e norme per l'utilizzo corretto (quindi equo) della struttura.

Dopo la notizia della chiusura del basket, a noi genitori non è andata giù, ci sentiamo vittime dell'arroganza di alcune associazioni sportive che si sono impossessate del palazzetto dello sport, mandando a casa RAGAZZI DI VEGLIE, per far entrare giocatori da fuori.

E sì loro hanno la precedenza, loro producono BUSINESS loro rappresentano l'investimento economico, i ragazzi del basket quelli vengono molto dopo, se vogliono si devono allenare quando lo diciamo noi e al prezzo nostro.

Ci dispiace anche per il Sig. Stifanelli che da più di 10 anni si è prestato per coltivare uno sport che ha fatto sognare e divertire molti ragazzi e invece oggi vede svanire tutti i suoi buoni propositi, questo è la distruzione dello sport.

Vorremmo che la nostra voce giungesse a chi ha il potere per risistemare la situazione, non è mai troppo tardi i ragazzi sono un bene prezioso , devono praticare lo sport e l'amministrazione comunale deve garantirglielo perché in quella struttura ci sono soprattutto soldi dei cittadini di Veglie.

Veglie uniamoci per la rinascita del basket.
Siamo fiduciosi.
Stefania Ingrosso