puglia notizie 3/2004

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a cura di: A. Maniglio, marzo 2004 *  "Articoli"  -  BOLLETTINO PUGLIA NOTIZIE  n.2/2004

 

A cura di Antonio MANIGLIO
 
consigliere regionale dei Democratici di Sinistra
Vicepresidente Comm. Attività Produttive
Bollettino  n.3/2004
23 marzo 2004

1.  Legge 488/92: bando per gli artigiani.

2. Impianti fotovoltaici: scorrimento graduatoria comuni.

3. Oncologico: a Bari un nuovo centro d’eccellenza, a Lecce un nastro da tagliare.

4.  Sistemi industriali: graduatoria POR.

5. Ancora sui Consorzi di bonifica

 

1.  Legge 488/92: bando per gli artigiani.
E’ aperto il bando della 488 rivolto agli artigiani. Entro il 31 maggio p.v.  possono presentare domanda le imprese artigiane che presentano programmi di apertura di nuovi impianti o di ammodernamento, riconversione,  trasferimento e ampliamento di impianto già esistente.

I progetti debbono comportare spese non inferiori a 52.000,00 euro e non superiori a 1.549.37,70 euro.
La giunta regionale pugliese, con delibera n. 2233 del 23 dicembre 2003 ha stabilito  gli indicatori necessari per compilare la graduatoria tra le imprese concorrenti.
Tutti gli altri aspetti tecnici possono essere ricavati sul sito www.artigiancassa.it.

2. Impianti fotovoltaici: scorrimento graduatoria comuni.
Sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 26 del 4 marzo u.s. è stata pubblicata la graduatoria relativa al programma regionale per la realizzazione di impianti fotovoltaici. Si è proceduto, in sostanza, a finanziare quei progetti ammessi ma non finanziati per insufficienza di risorse. In questo secondo elenco sono rientrati i comuni di Corigliano, Tuglie, Soleto, Seclì, Arnesano, Leverano, Specchia e Maglie.

3. Oncologico: a Bari un nuovo centro d’eccellenza, a Lecce un nastro da tagliare.
“Sulla salute dei cittadini non si fanno passerelle. Per questo Fitto sbaglia a presentare come un evento straordinario l’apertura, oggi, marzo 2004, di un “normalissimo” reparto di oncologia al “Fazzi” di Lecce.
La possibilità di curare i tumori non dipende dal numero dei posti letto ma dalla capacità di organizzare un sistema che sia in grado di prevenire, di fare diagnosi esatte, di curare in modo efficace  il male. Un sistema a rete che, utilizzando le migliori energie che anche a Lecce sono in trincea da anni, interagisca con altre strutture sanitarie di eccellenza.
Ecco perché nelle settimane scorse abbiamo proposto l’attivazione a Lecce di un vero e proprio centro oncologico jonico-salentino, altamente specializzato, in grado di fare anche ricerca in collegamento con il sistema universitario pugliese.
Tale proposta nasce dal fatto che la Provincia di Lecce, come è documento dai dati dall’osservatorio epidemiologico regionale, continua a segnare le percentuale più alti per le patologie tumorali in Puglia. Se a questi aggiungiamo i dati che riguardano anche le province di Brindisi e Taranto emerge con nettezza che il Salento nel suo complesso è un’area ad alta rischio e che in questa area andava localizzato un centro oncologico interprovinciale.
La scelta di Fitto, al contrario, è andata in direzione opposta. Proprio nei giorni scorsi, infatti, è stato firmato il protocollo con Sirchia che prevede l’attivazione a Bari, in tre anni, per una spesa di 49 milioni di euro, di un polo oncologico d’eccellenza. Dopo San Giovanni Rotondo si punta su Bari.  Altro che venti posti letto in più!
Questa è la realtà dei fatti. E il luccichio di qualche nuovo macchinario non cancella la realtà di una sanità che non funziona. Ancora oggi ci vogliono quattro mesi per una radioterapia al “Fazzi” o  sei mesi per una risonanza magnetica e per una visita cardiologia;  la sanità pugliese è prenotare una  mammografia a un anno di distanza (altro che prevenzione!).
Per questo, a quasi due anni dall’entrata in vigore del piano di riordino ospedaliero, sarebbe quanto mai utile fare una verifica sullo stato della sanità in Puglia e sul diritto alla salute dei pugliesi. Ma Fitto, ormai entrato nell’ottica di candidato alle prossime europee, dopo aver tagliato posti letto, servizi e reparti taglia nastri. Lui sarà contento, non altrettanto lo sono i pugliesi che si barcamenano tra disservizi e ticket  introdotti dal centrodestra pugliese.

4.  Sistemi industriali: graduatoria POR.
Per la misura Por 4.3, relativa al 2003, è stata approvata la graduatoria definitiva dei progetti  relativi alle zone PIP.

Sono in graduatoria  i comuni di Castrignano dei Greci, Castro, Campi, Botrugno, Muro, Sanarica, Miggiano, Maglie-Melpignano (a cura del Sisri).

5. Ancora sui Consorzi di bonifica
Solo in questi giorni il Consorzio di Bonifica dell’Arneo ha fatto affiggere un manifesto per annunciare che il tributo 2003 è sospesa. In verità tale sospensione è in vigore da quasi un anno, ossia da quando fu approvato dal consiglio regionale l’art. 16 della legge n. 4/2003.

Nonostante ciò i consorzi hanno continuato a far emettere  cartelle esattoriali illegittime che hanno creato tensione tra i cittadini.
Adesso, però, compete alla Regione intervenire. Non è più accettabile che le diverse proposte di riforma dei consorzi rimangano nei cassetti. Anche perché, è sempre il caso del consorzio dell’Arneo, si tende a utilizzare in maniera pretestuosa l’inerzia della giunta regionale per sospendere l’erogazione dell’acqua agli agricoltori che ne hanno fatto richiesta. Scaricare sui coltivatori i costi dell’inefficienza dei consorzi e dell’incapacità del centrodestra di approvare una legge di riforma non è giusto! E per questo, nei prossimi giorni, il centrosinistra si assumerà la responsabilità di avanzare un’ulteriore proposta con l’obiettivo di voltare definitivamente pagina in materia di gestione delle acque e difesa del suolo in Puglia.