l'odiato canalone finisce in soffitta

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da: Gazzetta del Mezzogiorno, 06 settembre 2002 * "Gazzetta"

 

La Regione proroga i termini per un nuovo progetto contro i rischi idreogeologici e non revoca il finanziamento
L'odiato «canalone» finisce in soffitta
Maggioranza e opposizione sulla stessa linea: «Uniti per la difesa dell'abitato»

Nulla osta della Regione per un nuovo progetto contro il rischio idrogeologico del territorio. L'Amministrazione può disporre di una «congrua» proroga per la presentazione di una soluzione progettuale «diversa e migliore» rispetto a quella che prevede la costruzione del «canalone».

E' questo l'esito dell'incontro che si è svolto l'altro giorno a Bari, presso l'Assessorato regionale ai lavori pubblici. La delegazione comunale, composta da rappresentanti della maggioranza, dell'opposizione e da tecnici, hanno incontrato i dirigenti regionali del settore competente. Il progetto del canalone, dunque, può essere rivisto, rifatto o, addirittura, definitivamente accantonato, senza correre il rischio di perdere il finanziamento Por di circa 1 milione e 720mila euro già disponibile. Quest'iniziativa «unitaria» è stata decisa la scorsa settimana dall'intero Consiglio comunale, dopo la manifestazione contro il canalone promossa dall'opposizione e dai rappresentanti dei 1755 cittadini che hanno sottoscritto una petizione popolare. All'incontro di Bari hanno partecipato, per la maggioranza, il sindaco Roberto Carlà, il presidente del Consiglio comunale Valerio Armonico e l'assessore ai lavori pubblici Lorenzo Catamo. Per la minoranza erano presenti i consiglieri Antonio Greco e Oronzo Sabato.

«Esprimiamo soddisfazione - affermano i capigruppo dell'opposizione Alessandro Aprile, Mario Aprile e Giovanni Parente - per il risultato ottenuto dalla delegazione consiliare, la quale è riuscita ad ottenere una congrua proroga dei termini per la redazione di un progetto diverso e migliore rispetto al precedente. L'intera minoranza - concludono - continua ad essere disponibile, se sarà coinvolta, per la ricerca di una soluzione eco-compatibile».

Da parte sua, l'assessore Catamo dice: «Il problema del cosiddetto canalone deve trovare una soluzione il più possibile condivisa. Per questo motivo si è deciso all'unanimità di costituire una commissione comunale formata da rappresentanti della maggioranza e dell'opposizione.
Le richieste fatte all'Assessorato regionale - precisa - hanno l'obiettivo di ricercare insieme soluzioni per la costruzione di una difesa dell'abitato di Veglie da possibili alluvioni, conservando i finanziamenti già ottenuti».
Rosario Faggiano