MORTI POLITICI "RESUSCITATI"

Achille R. * 21 dicembre 2004 * __Chiudimi_|x|__


Ha ragione Observator, a Cesare quel che è di Cesare.

Non intendo dire che la vecchia amministrazione, abbia fatto il massimo. Anche quella, come questa, ha i suoi bravi errori.

In questa amministrazione ho visto molta pubblicità su opere solo completate da loro ma non ideate (vedi Convento dei Francescani, che tutto può essere tranne opera di questa amministrazione, nonostante i festeggiamenti fatti per osannare il completamento dell'opera).
Nei depliant pubblicitari che hanno fatto, con soldi pubblici ovviamente, mi riferisco alla pubblicazione "Un Amico in Comune", la campana non suona diversamente: pubblicità.

Noi vegliesi conosciamo chiaramente i vari personaggi che si affacciano alla scena politica, conosciamo spesso anche il loro retroterra, il loro impegno sociale e civile per il paese, anche al di fuori della sfera politico-amministrativo.
In quelle pubblicazione non si è mai parlato, per esempio, di come è stato speso il denaro pubblico, a chi sono stati dati gli appalti, nessun resoconto chiaro. Abbiamo letto soltanto pagine pubblicitarie.

Lei parla di farmi un giro in piazza, in questi giorni, per vedere che anche i morti (politici) sono resuscitati! Ma quanti della vecchia amministrazione sono morti politici che ci troviamo sempre e nuovamente candidati? Da quanti anni ci ritroviamo candidati ed eletti alcuni consiglieri/amministratori (vedi Cascione, vedi Armonico)? Secondo lei, questi sono da considerare "morti politici resuscitati"? In base a quale criterio? Oppure sono personaggi dei quali le amministrazioni non possono farne a meno per il loro operato?

Nella vecchia amministrazione mi è sembrato di vedere molta più trasparenza, un modo diverso di governare. Errori anche loro ne hanno fatti. Uno di questi, per esempio, è stato l'innalzamento dell'inferriata che cinge la scuola media, invece di smantellare proprio l'inferriata e lasciare quello spazio comunale pubblico a disposizione dei ragazzi, è stato recintato ancora maggiormente. Sono d'accordo con qualcuno che, tempo fa, su questo sito, scriveva che ai ragazzi del paese si pensa poco e male, soprattutto alla fascia scuola media-primo biennio. Non esiste nulla per loro che li possa interessare, non che esista qualcosa per quelli più grandi o per quelli più piccoli!

E' vero, il Palazzetto dello Sport è stato fatto, ma quanto costa mandare un figlio/a per dieci ore settimanali? Ben 30 euro o 60 mila lire del vecchio conio! Quanti possono permetterselo? Si farà la tanto agognata piscina? Ma chi potrà permettersi di mandare il proprio figlio/a là?
Questi luoghi per chi sono? Per chi può permetterseli o per tutti i cittadini? So che lo scorso anno, alla scuola elementare, molti genitori hanno dovuto comprare i normali libri di testo. Spiegazione delle cartolibrerie? Il budget messo a disposizione dal Comune non copriva la spesa totale dei libri? Mi chiedo e le chiedo: sono più importanti tutte queste cose o il prato inglese di fronte alla casa del fautore del progetto?

Achille R.