QUALE CHIESA E QUALE STATO?

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da: Nautilio, 27 gennaio 2004 * "Liberi Pensieri"

 
Prendo spunto dalla lettera firmata "Festività cristiane o pagane?" per fare una mia riflessione. Sono essenzialmente d'accordo con quanto afferma l'autore.

Siamo in una società strana, piena di contraddizioni su tutti i fronti.
E' chiaro che un cristianesimo serio non può essere quello delle omelie che invitano alla parsimonia, all'amore vicendevole, all'aiuto verso i bisognosi ma che, nello stesso tempo, spreca tantissimo denaro per celebrare paganamente i propri santi in un modo che sicuramente gli stessi santi detestavano.

Una chiesa così non può attirare le persone, non può coinvolgere la loro vita, non può cambiare la vita delle persone. E' normale che si svuotino le chiese dei giovani e degli adulti: quale testimonianza si ha?

Siamo nel periodo del ripetitivismo, del "si è sempre fatto così" e del non voler rompere con modi di fare inutili e controproducenti.

Ma a tutti i livelli tira la stessa aria.
Se pensiamo a quello che sta uscendo fuori dal crack della Parmalat... sembra incredibile!
Come sembra incredibile che anche questo serva a scopi politici, a far dire a Tremonti che Fazio ha sbagliato e che la Bankitalia ha troppo potere; ma non si pensa minimamente alle decine di persone messe sul lastrico, alle centinaia di lavoratori che forse perderanno il posto. Sembra che il concetto di "responsabilità" e di "moralità" siano andati ad abitare lontano.

Ma la cosa più penosa è il continuo uso che si fa di tanti termini altisonanti e la faciloneria con la quale vengono usati. E' incredibile la cosiddetta "Carta dei Valori" che Forza Italia ha fatto preparare da Adornato in occasione dei 10 del progetto "Forza Italia", sembra effettivamente scritta da uno scolaretto che deve scrivere i primi pensierini nei quali si ripetono sempre le frasi tipo "Vogliamo la pace nel mondo", "Amiamo la libertà".
Un carta del valori ripresa in qualche modo, penso involontariamente, dal nostro presidente del consiglio comunale che, in una intervista apparsa su un mensile (forse) dell'amministrazione comunale, ha proclamato idee quali moralità, giustizia, uguaglianza, leggi scritte e non scritte, imparzialità (per poi attaccare subito, come presidente imparziale, il fare dell'opposizione!),  ecc...

Molta retorica.
Il nostro lo ritengo un periodo quanto mai strano; il periodo del fumo negli occhi, il periodo del pensare che delle semplici frasi possano colpire ancora qualcuno e quello del pensare che gli altri siano molto ignoranti e grandi bevitori delle nostre parole e delle nostre frasi fatte ma alle quali, spesso, non crediamo neanche noi.

Lo stesso Stato è incredibile con il suo atteggiamento sulle sigarette e sulla sanità in generale.
Parla di prevenzione, di fare degli screening quando è quasi impossibile fare una visita medica urgente in ospedale prima dei tre-quattro mesi! Uno Stato che ha il monopolio sul tabacco, che sa che il fumo attivo e passivo fa male, fa leggi per evitare che si fumi in locali pubblici, fa stampigliare a grandi caratteri sui pacchetti delle sigarette "Il fumo uccide" e frasi del genere, ma poi lo stesso Stato le fa vendere guadagnando un mare di denaro con il monopolio.

Nautilio