bandiere ed anime in vendita

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da: Dania, 05 marzo 2003 * "Liberi Pensieri"

 

Bandiere ed anime in vendita.

Che m’importa, Claudio, dove sono poste in vendita le bandiere arcobaleno? Al supermercato;  sulle bancarelle del mercato rionale, oppure presso vecchie e nuove associazioni? E’ un oggetto, la bandiera. Un semplice oggetto inanimato, che prende valore solo se noi glielo assegniamo.

Cosa non abbiamo visto vendere sulle bancarelle che sorgono come funghi intorno ad ogni basilica che richiama flussi di fedeli, semplici turisti a volte, ma spesso cristiani con sulle spalle pesanti “croci”, e che arrivano per supplicare la Vergine o i  Santi per  una grazia, un miracolo o una semplice consolazione? Cosa non abbiamo visto posto in vendita accanto ad icone, statue o altri simboli religiosi?

Che cosa non si è visto posto in vendita lungo i nostri marciapiedi. Ma , peggio ancora,  cosa non si è andati ad acquistare all’estero, col turismo sessuale? Abbiamo visto svolgersi due processi (almeno di quei due ho avuto notizia) ma quanti sorprusi su quei minori, su quei bimbi che, tanto, dicono i turisti, erano abituati e consenzienti?

Leggiamo i giornali e (senza voler entrare nelle organizzazioni malavitose del commercio degli organi),  scopriamo che esistono persone che pongono  in vendita parti del loro corpo, convinte da abili “medico-chirurghi” che si può sopravvivere anche con un rene solo, per esempio.  Così il disgraziato, o la disgraziata del momento, si lascia mutilare e con quelle quattro palanche che gli  vengono date in cambio, e che al confronto della miseria possono apparire un gran tesoro, una volta a casa potrà procurarsi qualche capo di pollaio e qualche suppellettile, sentendosi così finalmente in grado di mettere insieme il pranzo con la cena!

La televisione ce le mostra le immagini, magari sempre le stesse, magari falsate, ma ce le mostra, e noi possiamo vedere popolazioni intere con i segni più che della malnutrizione, della fame. E noi qua, ricchi ed obesi, studiamo le migliori ricette per poterci  abbuffare di cibo senza ingrassare.

Paesi interi soffrono la fame. Muoiono di fame. Anche da noi si muore e per i morti abbiamo grande rispetto: fa parte della nostra cultura. Ecco allora che si acquistano corone di fiori  per onorare i nostri defunti: gesti significativi, sembrerebbero,  ossequiosi verso coloro che ci hanno lasciato. Ma basta seguire un corteo fino al cimitero cittadino per vedere tutte quelle corone ammassate, buttate là come spazzatura, prima ancora che la cerimonia di sepoltura sia terminata.

E che altro potrei aggiungere, Claudio, in questa mia risposta, così di getto?  Non vi sarà pace, hai ragione tu, se non saremo capaci di fermarci ad osservare tutti cosa siamo diventati.
D
ania