Caro poliziotto, ti ringrazio...
da: Francesco
Milanese, 13 novembre 2001
* "Liberi pensieri"
Caro poliziotto, ti ringrazio per aver
garantito la libertà nei tristemente famosi giorni di Genova...
Tu sei andato là in pace ... e hai
trovato la guerra.
Tu non dovevi portare armi per
difenderti... perché dovevano picchiarti con le loro!
Tu sei addestrato per difendere la gente
in caso di pericolo...loro sono addestrati per creare pericolo (ma non
credevano che ce ne fosse stato bisogno)!
Tu sei pagato quasi due milioni al
mese...loro si possono permettere viaggi intercontinentali per una settimana!
Tu puoi rimetterci la pelle... loro si
immolano (ma chi glielo ha ordinato) e diventano eroi.
Tu ti riconosci sempre nello stato... loro
solo quando ne hanno bisogno.
Tu sei tenuto a proteggere tutti (anche
loro)... loro possono decidere di lapidarti.
Tu indossi una sporca divisa... loro solo
tute (bianche nere).
Tu a volte stenti la sopravvivenza... loro
protestano (anche per te!).
Tu vorresti essere nei loro panni (?)... loro
non nei tuoi
Tu picchi violentemente... loro
comprendono umanamente.
Tu esegui gli ordini... loro non hanno
mandanti.
Tu sei manipolato... loro sono liberi.
Tu difendi l'ordine dei potenti... loro
sono... i potenti!
Loro giocano una partita... tu fai loro la
guerra.
Loro giocano per vincere... a te che ti
importa!
Tu usi le armi... loro pensano di non
averne bisogno (e poi, gli estintori non sono mica armi!)
Tu ricevi ordini dai superiori... loro
seguono la loro coscienza.
Loro lottano per i deboli... tu, debole,
per i potenti.
Eppure, io, sto dalla tua parte!
Francesco Milanese
Veglieonline:
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