Con-proprietario della casa

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da: C. Penna, 16 gennaio 2002 * "Liberi Pensieri"

 

Il mio intervento, Antonio,  è stato dettato da ragioni ben diverse. Sicuramente dalla mancanza di articoli su Veglieonline; mancanza vista come un totale disinteresse  verso la vita cittadina. I miei intercolutori sono coloro che hanno affisso dei manifesti, che si sono rivolti a me - cittadino di Veglie e nei quali hanno già manifestato chiaramante la loro posizione, senza la necessità di andare a chiedergli altro. Sicuramente dietro ogni conflitto politico ci sono tante verità e, forse, tante menzogne che pendono da entrambi le parti. E' chiaro che io non sono d'accordo con le querele lanciate dal sindaco Carlà, non gli do ragione (come forse può sembrare nelle mie riflessioni). Ma non riesco nemmeno a dare ragione agli altri. 

Il perchè del mio articolo. 
I giorni in cui circolavano quei manifesti ero stato invitato ad una riunione di amici, per discutere cosa fare per la vita culturale di Veglie. Il nucleo di quella prima riunione riguardava il coordinamento di eventuali attività primaverili-estive da organizzare a Veglie. Tornando a casa riflettevo: ma possibile che questo sconvolgimento che sta avvenendo a Veglie non importi a nessuno? Possibile che l'unica preoccupazione che abbiamo - proprio in questo preciso momento - sono le attività da organizzare in primavera/estate? E la vita politica di Veglie? E i nostri intelletti dove sono? Allora è proprio vero come recita il manifesto della Rifondazione Comunista che Veglie sta dormendo e si deve svegliare?! Questo mi ha fatto un po' ribollire (un po' come il mio articolo ha fatto ribollire te!).

In questo senso - probabilmente sbaglio - sono molto estremista:  qui non si parla di fatterelli o di pettegolezzi! Si fa capire con dei pubblici manifesti che più di qualcosa non và. Abbiamo il coraggio di dire chiaramente che cosa non va? Se sono dei piccoli pettegolezzi è totalmente stupido ciò che si è fatto; se si tratta di cose ben più gravi è bene dirlo.  
Questo mio modo di pensare mi ha fatto abbandonare un lavoro - per me molto piacevole e redditizio - proprio perché non ammetto mezze verità,  cose dette e non dette; ma la mia dignità è rimasta integra e non si è venduta dietro uno stipendio. 

A me, in questo caso non importa chi ha ragione o torto, importa far capire che da sempre si va avanti in questo modo di dire e di non dire. E' una sottopolitica che andrebbe ormai rimossa. A te stesso non è mai piaciuta. Tu hai sempre avuto la capacità ed il coraggio di dire ciò che pensi. Io non sono da meno. Ho il coraggio di manifestare la mia opinione, firmandomi con il mio nome e cognome. 

Il mio punto di vista ritengo che sia abbastanza chiaro: smettiamola con la mediocrità. Tu hai ragione che la verità non è una, hai molta ragione su tante altre cose...  ma io non ammetto il lancio della pietra e il nascondimento della mano (sempre fermo restando che si è nel giusto in ciò che si fa e si dice). Chi entra in politica gioca se stesso, ha assunto un preciso ruolo, ha chiesto voti e fiducia dalla cittadinanza; ebbene il suo ruolo deve essere giocato fino in fondo, fino alla fine della partita oppure è meglio non entrarci. Io posso essere d'accordo con il sindaco Carlà quando dice che ognuno deve prendersi la responsabilità di ciò che dice. Queste stesse parole fanno ben capire che i manifesti celano sospetti, celano accuse... ma accuse di cosa? Sospetto di cosa?Tu concludi che è abbastanza chiaro, a me non sembra che lo sia. 

La capacità di esprimere un punto di vista, anche politico e partitico c'è. Non mi puoi chiedere se sono di sinistra o di destra. Nell'attuale politica si parla di coalizioni. Hanno il grande svantaggio di dividere interiormente un elettore. Quando si arriva in periodo di votazioni si entra in crisi. Se si vuole dare il proprio voto non per la semplice amicizia ma per prospettive più serie, allora si entra in crisi. Da entrambi le parti trovi persone capaci, oneste, che stimi e viceversa. Trovi persone anche si schieramenti opposti. Il candidato di un partito lo ritiene in gamba e lo riterresti ottimo come primo cittadino; altri della stessa coalizione non li stimi affatto. Questo significa che ad ogni appuntamento elettorale forse si rinnova la propria scelta. Lasciamo stare il discorso dei programmi elettorali, spesso si assomigliano, sono di linea, di massima, spesso disattesi. Ci sono scelte della destra che sono molto condivisibili, altre fallimentari. Anche per la sinistra il discorso non cambia affatto. Sono quindi le persone che attraggano. Le persone con il loro carico di vita. Le stesse coalizione, proprio in momenti come questi, hanno infatti mostrato il loro grande punto debole.

Anch'io vorrei capire perché la gente non reagisce a questa situazione, perché molti vegliesi si allontanano sempre di più da una casa di cui sono i proprietari. Proprio il sentirmi con-proprietario di questa casa mi fa parlare.

Con profonda stima
Claudio Penna